Cashback i furbetti tremano: scattano controlli sull’app IO

Il cashback potrebbe cambiare: un nuovo messaggio apparso sull'app IO preoccupa e fa tremare i "furbetti". Sono scattati i controlli: le transazioni considerate non valide potrebbero essere stornate e cancellate. Chi fraziona i pagamenti rischia anche l'esclusione dal programma: cosa sta succedendo? Ecco le novità.

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Il Ministero dell’Economia aveva annunciato da tempo l’avvio di opportuni controlli sul cashback di Stato e in particolare sui furbetti che frazionavano le transazioni in migliaia di micropagamenti per collezionare un numero elevato di operazioni e scalare la classifica del super cashback. Per questi utenti “furbetti” sono in arrivo opportuni provvedimenti, tra i quali l’ipotesi di esclusione dalla corsa al super cashback che permette di vincere 1.500 euro aggiuntivi.

Sull’applicazione IO, alcuni utenti hanno segnalato l’apparizione di un messaggio sconvolgente che rivela la cancellazione e lo storno delle transazioni sospette. La novità, apparsa sul web lo scorso 27 maggio 2021, fa tremare i furbetti del cashback. Non trovando comunicazioni ufficiali da parte del Ministero competente o dalla società PagoPa, però, non sappiamo se questo messaggio sia reale o se si tratti invece di una bufala.

Ecco cosa sta succedendo al cashback e cosa rischiano i furbetti: le ultime novità dal web. Quali sono i provvedimenti in arrivo dal Ministero dell’Economia e cosa sappiamo ad oggi.

Cashback e furbetti: spunta un messaggio sull’app IO

Il messaggio che alcuni utenti hanno visto circolare sul web, sulle pagine social dedicate al cashback e sul portale Forum Italia dell’AgID riguarda un’eventuale azione contro i furbetti del cashback. L’avviso rivela l’attivazione di opportuni controlli sulle transazioni effettuate presso il medesimo esercente con il potenziale storno delle transazioni anomale (e non valide) in relazione al programma Italia Cashless.

Al momento non ci sono notizie certe in relazione alla veridicità della notizia: né sul sito del Ministero dell’Economia, né su quello della società PagoPa sono riportate comunicazioni ufficiali. Ma quindi cosa sta succedendo al cashback di Stato?

Probabilmente questo messaggio vuole essere un monito contro i “furbetti del cashback” che decidono di frazionare le transazioni per collezionare un numero maggiore di pagamenti utili per scalare la classifica del super cashback (leggi i consigli “legali” per scalare la classifica), che consente di vincere il premio aggiuntivo di 1.500 euro ai primi 100.000 utenti in classifica.

Cosa dice il messaggio e come comportarsi

Il messaggio apparso sull’app IO, nel dettaglio, metterebbe in guardia tutti i furbetti che hanno realizzato transazioni frequenti, con importi molto bassi, in un lasso di tempo troppo ravvicinato e presso il medesimo esercente. Queste transazioni non sarebbero quantificabili come acquisti di beni e servizi utili per aderire al programma del cashback di Stato.

Nel testo del messaggio – il cui mittente sarebbe il Ministero dell’Economia (ma non è ancora chiaro se sia una comunicazione reale ed effettiva o se si tratti di una bufala) – vengono anche riportate alcune indicazioni nel caso in cui l’utente ritenga siano stati effettuati degli errori nei suoi confronti.

In particolare, dalla data di invio del messaggio – si legge nel testo – decorrono 7 giorni di tempo per presentare una prova che giustifichi lo sbaglio effettuato dal Ministero. A tal fine, viene messo a disposizione un apposito modulo online da compilare nel quale l’utente è tenuto a dichiarare che l’acquisto effettuato e contestato è relativo a un bene o un servizio realmente acquistato e che, quindi, risulta idoneo ai fini del cashback.

Cashback, messaggio app IO: bufala o verità?

Mentre ci si interroga in merito alla veridicità del messaggio che sta circolando sul web, molti “furbetti” iniziano a tremare. Tutte le transazioni non conformi e non quantificabili come acquisto di beni o servizi (e certificate come tali) potrebbero essere stornate e non risultare valide ai fini della partecipazione al super cashback.

Da tempo, comunque, il Ministero dell’Economia e delle Finanze aveva annunciato l’avvio di opportuni controlli contro i furbetti del cashback, anche attraverso l’introduzione di algoritmi in grado di scovare le transazioni sospette.

Nonostante questo, appare alquanto insolito che non sia apparso un comunicato ufficiale sui siti del Ministero dell’Economia o sul sito della società PagoPa. In attesa di eventuali comunicazioni, vediamo quali sono i correttivi al cashback allo studio del Ministero di concerto con la società PagoPa.

Mef e PagoPa contro i furbetti: le novità in arrivo

Tra le criticità evidenziate in merito al cashback di Stato è evidente il problema relativo ai furbetti del cashback, ovvero quegli utenti che per accaparrarsi un maggior numero di transazioni (per scalare la classifica del super cashback) decidono di frazionare le transazioni in micropagamenti.

Come ha evidenziato il sottosegretario all’Economia Claudio Durigon nell’audizione dello scorso 24 marzo 2021:

il totale delle transazioni giornaliere pari o superiori a 10, effettuate presso lo stesso esercente, è pari allo 0,2 per cento.

Nonostante questo comportamento non sia di fatto vietato dal decreto attuativo del cashback di Stato, il Ministero dell’Economia e la società PagoPa hanno annunciato l’introduzione di opportuni provvedimenti nei confronti di coloro che “collezionano” ingiustamente le transazioni.

Cosa rischiano i furbetti del cashback?

Nel dettaglio, il Ministero dell’Economia ha annunciato che è in corso un costante monitoraggio sulle transazioni giornaliere degli utenti aderenti al cashback, al fine di individuare quei comportamenti “abusivi” o scorretti che inficiano gli obiettivi della misura. Per arginare questo problema e contrastare il fenomeno dei “furbetti del cashback” sono necessari dei correttivi.

I furbetti del cashback, secondo le ultime novità, potrebbero essere esclusi dalla corsa al super premio da 1.500 euro, oppure la loro iscrizione al programma potrebbe essere cancellata per sempre, con la conseguente perdita del diritto al rimborso accumulato.

Nelle parole del sottosegretario all’Economia Durigon e nelle intenzioni del Governo, quindi, non pare trapelare alcun indizio di cancellazione o taglio del cashback. Almeno per il momento.

Cashback, aumentano gli utenti attivi e le transazioni

Cogliamo l’occasione anche per riportare il successo di una misura introdotta dal Governo Conte bis e confermata anche dal nuovo Governo presieduto da Mario Draghi. Il bonus cashback, o cashback di Stato, è una misura particolarmente apprezzata dagli utenti.

Come conferma Informazione Fiscale, infatti:

a marzo 2021 si registrano ben 8 milioni di aderenti al cashback, con un totale di 14 milioni di strumenti di pagamento registrati, 9,7 dei quali attivi.

L’incremento è evidente, considerando che nel periodo sperimentale del cashback di natale a dicembre 2020 erano quasi 6 milioni i cittadini aderenti (con più di 4 milioni di utenti attivi), mentre ad oggi sono 8 milioni gli utenti registrati (7 milioni dei quali sono utenti attivi).

Non solo, anche le transazioni digitali sono aumentate grazie al cashback di Stato. Come conferma il sottosegretario all’Economia Claudio Durigon, il programma cashback:

ha costituito un segnale positivo per i pagamenti digitali, soprattutto per la percentuale della quota dei pagamenti elettronici sul numero totale di transazioni, come risulta attestato anche dall’Osservatorio Innovative payments.

Il numero di strumenti di pagamento registrati, infatti, è salito dai 9,6 milioni di dicembre 2020 ai più di 14 milioni di marzo 2021. L’incremento medio mensile è nell’ordine del 20%.

Per quanto riguarda, infine, gli importi delle transazioni effettuate possiamo notare come la maggior parte dei pagamenti effettuati dagli utenti sia inferiore ai 25 euro.

Super cashback verso la fine: la classifica

Il primo periodo del cashback di Stato sta per volgere al termine: è scattata, nelle ultime settimane, la corsa al super premio da 1.500 euro. 

Il programma inserito nel piano Italia Cashless , partito all’inizio del 2021, prevede tre periodi:

  • primo periodo - dal 1° gennaio 2021 al 30 giugno 2021;
  • secondo periodo - dal 1° luglio 2021 al 31 dicembre 2021;
  • terzo periodo - dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2022.

Per finanziare il cashback, il Governo ha previsto lo stanziamento di 2,2 milioni di euro per il 2020 (cashback di Stato sperimentale), e 1,75 miliardi di euro per l’anno successivo, il 2021. Sono previsti, infine, 3 miliardi di euro per l’ultimo anno, il 2022. Qualora i fondi non dovessero bastare, i rimborsi verranno ridimensionati in misura proporzionale.

Il primo periodo, iniziato lo scorso 1° gennaio 2021, si conclude il 30 giugno 2021: è questa la data fissata anche relativamente alla classifica del super cashback, ovvero il premio aggiuntivo di 1.500 euro riservato ai primi 100.000 utenti che avranno realizzato il maggior numero di transazioni.

La classifica finale del super cashback verrà resa pubblica il 10 luglio 2021, in seguito alla contabilizzazione di tutti i pagamenti effettuati fino al 30 giugno 2021. L’aggiornamento è continuo: per rientrare in classifica, infatti, ad oggi occorre aver eseguito più di 400 operazioni ma il limite è destinato ad aumentare nel corso delle prossime settimane.

Cashback, quando arrivano i rimborsi?

In vista della chiusura del primo periodo del cashback di Stato, la cui data di scadenza è appunto fissata al 30 giugno 2021, molti utenti si stanno chiedendo quando arriveranno i rimborsi.

Ricordiamo che il cashback di Stato è un bonus che permette di ottenere il rimborso del 10% sugli acquisti effettuati nei negozi fisici utilizzando metodi di pagamento digitale (ad esempio, carte di credito o debito, bancomat o applicazioni per i pagamenti digitali). L’importo massimo di spesa è pari a 150 euro (che danno diritto a 15 euro di rimborso), ma le transazioni minime per ottenere il credito devono essere pari almeno a 50 ogni semestre.

Il bonifico con il rimborso viene erogato direttamente sul conto corrente del beneficiario (indicato in sede di registrazione): le tempistiche si aggirano attorno ai due mesi dopo il termine del periodo. In altre parole, al 30 giugno 2021 coloro che avranno effettuato almeno 50 transazioni riceveranno il credito spettante entro i due mesi successivi.