Cashback del pedaggio autostradale: come funziona

Dopo anni di incuria Autostrade per l'Italia ha avviato una campagna di riqualificazione della sua rete autostradale. Per compensare i disagi causati dai lavori la società ha sviluppato un'applicazione che rimborserà gli utenti in caso di ritardi. Il cashback autostradale sarà sperimentato ad agosto, ed andrà a pieno regime a settembre.

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I viaggi di chi deciderà di percorrere l'Italia in macchina quest'estate saranno segnati dai numerosissimi cantieri che rimarranno aperti su tutte le autostrade. A differenza degli anni scorsi, quando i lavori venivano sospesi per non esacerbare il traffico di esodo e controesodo, nel 2021 non ci sarà tregua. 

La situazione delle autostrade del Bel Paese è tale che gli interventi di riqualificazione non possono aspettare settembre. Le criticità di tunnel, ponti e cavalcavia saranno risolte il prima possibile, senza badare al traffico vacanziero. 

I percorsi accidentati delle strade italiane diventano però terreno perfetto per la sperimentazione di una nuova iniziativa da parte di Autostrade per l'Italia. La società ha sviluppato un'applicazione, tramite un'azienda controllata da Aspi, che calcola i ritardi accumulati dagli automobilisti, per poi risarcire il pedaggio autostradale. 

In questo modo Autostrade per l'Italia spera di attenuare i contrattempi creati dai lavori, resisi necessari dopo anni di incuria. L'applicazione però ha alcuni punti poco chiari, e Assoutenti ha già mosso le prime critiche. 

Quando scatta il cashback

La condizione necessaria perché Autostrade per l'Italia risarcisca il pedaggio di un tratto autostradale è che in quella porzione di strada ci sia un cantiere che limita la viabilità. Questo significa che il rimborso non sarà disponibile in caso di ritardi dovuti al semplice traffico intenso, ma nemmeno in caso i lavori riguardino l'ampliamento delle corsie, o comunque siano considerati "fuori traffico". 

A questa condizione di base vanno ad aggiungersene altre. L'entità del ritardo accumulato è fondamentale per capire se si avrà diritto al rimborso del proprio pedaggio autostradale. Il tempo perso in coda va comunque confrontato con quello di percorrenza del tratto incriminato. Se ad esempio si dovesse accumulare un ritardo di quindici minuti su un tratto la cui percorrenza media è di venti minuti, si avrebbe sicuramente diritto al cashback. Se invece il quarto d'ora di ritardo fosse accumulato su un tratto di tre ore, non se ne avrebbe diritto. 

I tempi di percorrenza sono calcolati da Autostrade per l'Italia dividendo la propria rete in tratti. La lunghezza di queste porzioni dipende dal mezzo su cui si viaggia. Per le automobili i tempi sono calcolati su tratti di cento chilometri. Per i mezzi pesanti invece la lunghezza è ridotta a settanta chilometri. 

Come Autostrade calcola i ritardi per il cashback

Capire se un ritardo sia o no dovuto ad un cantiere non è facile. Monitorare la situazione caso per caso è molto complesso, quindi Autostrade per l'Italia ha deciso di affidarsi a tre fonti di dati, incrociando le quali può ottenere un quadro completo della situazione sulle sue strade. 

La prima fonte di dati in realtà è a disposizione di tutti, sul proprio smartphone. Si tratta dei dati di traffico elaborati dal software di navigazione GPS di Google, Google Maps. Quando si apre l'applicazione è possibile attivare la visualizzazione degli ingorghi stradali, che influiscono sui tempi di percorrenza segnalati dalla app stessa.

La seconda fonte è invece interna ad Autostrade per l'Italia, e considera i cantieri aperti sulla sua rete autostradale. I cantieri sono distinti in due tipologie: quelli che restringono la carreggiata e quelli "fuori traffico". I primi saranno gli unici che verranno conteggiati per il cashback. Gli altri invece, che di solito non creano disagi o ritardi, saranno esclusi. 

Infine Autostrade utilizzerà un terzo dato personalizzato. Calcolerà infatti i tempi di percorrenza dei tratti autostradali di ogni vettura o mezzo pesante. Per farlo utilizzerà gli orari di entrata ed uscita dal casello autostradale di ogni utente. Utilizzando queste tre fonti la società potrà avere un quadro completo dei disagi subiti durante il percorso, e potrà individuare con precisione chi ha diritto al cashback. 

Free to X, l'app per il cashback

Per elargire il rimborso del pedaggio autostradale in caso di disagi dovuti ai cantieri, Autostrade per l'Italia ha sviluppato un'applicazione. Il nome del programma è Free to X, lo stesso della società che ci ha lavorato, controllata da Aspi e specializzata nello sviluppo di servizi avanzati per la mobilità. 

L'app avrà due funzioni principali. La prima sarà quella di notificare l'utente nel momento in cui maturerà il diritto al cashback autostradale. L'altra è quella di portafogli digitale. L'applicazione avrà infatti un proprio conto sul quale verrà accumulato il credito nei confronti di Autostrade per l'Italia. I soldi non saranno immediatamente restituiti, almeno non all'inizio della sperimentazione. 

Una volta istallata sul proprio telefono, l'applicazione permetterà di fotografare gli scontrini dei pedaggi, in modo da poter ottenere il rimborso in caso di ritardi. Per gli utenti Telepass invece sarà tutto più semplice e automatico. 

Chi può partecipare alla sperimentazione sul cashback

Anche se l'iniziativa del cashback di Autostrade per l'Italia è prevista per inizio agosto, non tutti possono parteciparvi. La sperimentazione con clienti veri sarà limitata a 10.000 persone, scelte da particolari gruppi. Prima di tutto avranno diritto a partecipare i 6.000 utenti iscritti alla newsletter Free to X, che dava la possibilità di restare aggiornati sullo sviluppo dell'app. 

Ma gli utenti della newsletter non sono gli unici fortunati che potranno usufruire del cashback durante le vacanze. Autostrade per l'Italia ha intenzione infatti di lavorare con le associazioni dei consumatori, per distribuire altri accessi all'app nel mese di agosto. In questo modo spera di ampliare la fascia di clienti disposta a testare il nuovo sistema. 

Infine, saranno aperti in determinate stazioni di servizio sparse per tutta le rete di Autostrade per l'Italia, alcuni banchetti di Free to X. L'obbiettivo sarà quello di pubblicizzare l'iniziativa, informare i viaggiatori e coinvolgere nella sperimentazione di agosto i clienti, spiegando loro il funzionamento del cashback. 

Quando sarà versato il cashback

L'app Free to X di Autostrade per l'Italia ha un portafogli digitale su cui gli utenti accumulano il cashback. I soldi non vengono però accreditati automaticamente. È importante sottolineare che quando un viaggiatore matura i requisiti per il cashback, ad essergli rimborsata non sarà soltanto la tratta interessata dal cantiere, ma l'intero viaggio da casello a casello

Finita la fase di test di agosto se ne aprirà un'altra, tra il 15 e il 20 settembre, durante la quale l'applicazione Free to X sarà resa disponibile a chiunque voglia scaricarla. Anche in questo frangente però gli utenti continueranno ad accumulare credito nei confronti di Autostrade per l'Italia senza che sia possibile ottenere effettivamente il rimborso. 

I soldi saranno però accreditati a fine anno, entro il 31 dicembre 2021. Con questa data si concluderà ufficialmente anche la fase di sperimentazione del servizio. Da quel momento in poi Autostrade per l'Italia dovrebbe aumentare la frequenza della liquidazione dei rimborsi, anche se non ha ancora specificato le tempistiche precise. La società ha comunque stanziano 250 milioni di euro per finanziare questa iniziativa. 

Cashback autostrade, problemi per la privacy?

L'iniziativa del cashback di Autostrade per l'Italia ha però sollevato anche alcune critiche, soprattutto per quanto riguarda le protezione dei dati degli utenti che vi aderiscono. In particolare Assoutenti, per voce del presidente Furio Truzzi, ha espresso preoccupazioni: 

"Chi intende ottenere l’indennizzo per essere stato coinvolto in disservizi autostradali dovrà fornire tutti i propri dati alla App, informazioni sensibili anche ai fini del tracciamento degli spostamenti dei cittadini."

Truzzi sottolinea come questa cessione di dati non sia in realtà necessaria per il funzionamento adeguato dell'iniziativa. Secondo il presidente di Assoutenti infatti, ben il 62% degli utenti di Autostrade per l'Italia paga i propri pedaggi tramite il Telepass, mentre il 23% utilizza le carte di credito. Questo lascia un 15% marginale che ancora utilizza i contanti. 

I metodi di pagamento telematici dovrebbero, secondo Assoutenti, fornire già tutti i dati necessari per il rimborso del pedaggio in caso di disagi causati dai cantieri. In questo modo la grande maggioranza dei clienti di Autostrade, l'85%, non dovrebbe cedere i propri dati ad un app di terzi. 

La situazione dei cantieri, il cashback serve?

Dopo anni di tagli alle spese di manutenzione, Autostrade per l'Italia ha intrapreso un'ampia campagna di ristrutturazione della propria rete stradale. A spingere questi lavori straordinari sono state le nuove linee guida del Ministero dei Trasporti, varate nel 2020, che hanno rivelato la situazione disastrosa di molti tratti autostradali. 

I lavori sono quindi non solo necessari, ma non più rinviabili, per questa ragione i cantieri rimarranno aperti anche d'estate, nonostante il traffico delle vacanze. Le ferie post Covid-19 vedono l'85% degli italiani spostarsi in macchina, per evitare i mezzi pubblici. Dalla Liguria alla Sicilia, dalla A4 alla A1 però, i cantieri sono ovunque e rischiano di causare ritardi consistenti. 

Il cashback non è soltanto un modo per compensare i disagi da parte di Autostrade per l'Italia, ma anche una diretta risposta ad una multa che la società ha dovuto pagare all'Antitrust. Il motivo erano proprio i pedaggi nelle tratte interessate dai lavori di riqualificazione. Autostrade per l'Italia non aveva ridotto i pedaggi come indicato dalle direttive ministeriali. L'iniziativa quindi è necessaria per tamponare i disguidi causati da anni di gestione approssimativa delle strade.