Cashback regole: quali sono e come partecipare senza errori?

Una mini-guida per partecipare al gioco nazional-popolare: tutto su cashback, regole e modalità per iscriversi. Allo stato attuale, il cashback di Stato risulta sospeso ma probabilmente, con alcune modifiche al regolamento, riprenderà a partire da gennaio 2022. Vediamo dunque come iscriversi e partecipare.

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Una mini-guida per partecipare al gioco nazional-popolare: tutto su cashback, regole e modalità per partecipare. Allo stato attuale, il cashback di Stato risulta sospeso ma probabilmente, con alcune modifiche al regolamento, riprenderà a partire da gennaio 2022.

Vediamo dunque come iscriversi e partecipare.

Il sistema di rimborso sugli acquisti previsto dal cashback non è una novità, di per sé. Infatti è da anni che i grandi brand o catene di negozi e supermercati propongono questo strumento di fidelizzazione per conquistare la loro clientela.

Ciò che va riconosciuto al governo è di aver regalato al cashback un successo del tutto inaspettato. Infatti, è proprio grazie all’iniziativa governativa che questo sistema è diventato così famoso e alla portata di tutti. Anche perché, a onor del vero, la formula proposta è decisamente allettante. A fronte di un rimborso medio del 2-5%, il governo propone invece ben il 10% di “soldi indietro” sui propri acquisti. 

Ma non è tutto.

Infatti c’è anche la possibilità di concorrere a un superpremio da ben 1.500 euro, grazie al super cashback.

Per un totale di 3.300 euro all’anno.

Il problema è l’abuso che se ne è fatto. E che ha portato alla sua sospensione.

Come si cita testualmente dal discorso del ministro dell’Economia Daniele Franco, il cashback ha avuto 

effetti positivi sull’incremento delle transazioni effettuate tramite strumenti di pagamento elettronici, ma si tratta ora di valutare il costo sopportato dallo Stato (di un miliardo e mezzo di euro) e se questo è in grado di restituire dei benefici adeguati.

Nell’attesa dunque di modifiche ed eventuale ripresa a gennaio 2022, vediamo questo vademecum cashback, regole e procedura per iscriversi al programma.

Cashback regole: ecco le principali

L’obiettivo del cashback di Stato è incentivare l’utilizzo dei pagamenti elettronici, garantendo un rimborso del 10% sulle somme spese, a patto di utilizzare solo carte di credito, debito o prepagate

Tracciabilità e trasparenza dunque, per limitare l’utilizzo dei contanti e quindi circoscrivere il più possibile il fenomeno dell’evasione fiscale.

Ma quali sono le regole per partecipare, soprattutto al fine di avere transazioni valide e senza rischi che vengano annullate?

La partecipazione al programma cashback di Stato prevede l’iscrizione all’App Io, di cui riportiamo le modalità di accesso nel prossimo paragrafo.

Una volta iscritti, per ottenere il rimborso previsto del 10% su ogni acquisto fatto, ecco le regole cashback a cui attenersi.

Gli acquisti vanno effettuati nei negozi fisici. Infatti ai fini del rimborso cashback, non risultano valide le transazioni online. Questo per il semplice motivo che si tratta di acquisti già di per sé tracciabili, che non possono essere quindi effettuati in contanti.

Il “ciclo” di cashback dura sei mesi, prima di vedere effettivamente accreditati i soldi sul conto corrente. Infatti il primo semestre 2021 si è concluso il 30 giugno e tutti i rimborsi arriveranno entro il 29 agosto (massimo dunque entro 60 giorni) come previsto dal regolamento.

Nell’arco di questi sei mesi “di gioco”, per maturare il diritto al rimborso, le regole cashback prevedono che siano state effettuate almeno 50 transazioni nei sei mesi disponibili. Una media dunque di un paio alla settimana.

Ogni acquisto viene rimborsato per il 10% del suo valore, ma nel limite massimo di 15,00 euro per singola transazione. Questo significa che, spendendo 150,00 euro, si ottengono 15,00 di “soldi che ritornano sul conto”. Ma se l’acquisto ha un valore di 200,00 euro, il 10% da calcolare sarà sempre entro il tetto massimo di 15,00 euro.

Inoltre, nell’arco dei sei mesi di tempo disponibili, si ha diritto a un massimo di 150,00 euro di cashback sui propri acquisti. Pur spendendo di più dunque, è questa la somma che nella migliore delle ipotesi, si vedrà ritornare sul proprio conto corrente. Considerando l’intero anno, si ha diritto quindi a 300,00 euro di rimborso, somma che è possibile destinare ad altre spese o pagamenti di utenze ad esempio. Un vantaggio non da poco, dal momento che si tratta di acquisti fatti a prescindere, in quanto necessari.

Per partecipare al cashback di Stato è necessario essere maggiorenni e residenti in Italia.

Non ci sono limiti per quanto riguarda la partecipazione di più componenti del nucleo familiare. Quindi possono partecipare al cashback di Stato sia i genitori che i figli maggiorenni conviventi, purché ognuno abbia la sua carta elettronica personale.

Le regole cashback non prevedono inoltre limiti all’utilizzo di un conto bancario cointestato. Quindi i coniugi oppure genitori e figli possono utilizzare lo stesso conto corrente, purché ognuno con la propria carta di pagamento.

Non è al momento previsto un importo minimo di spesa o limiti di altro genere, temporali ad esempio (cioè è possibile effettuare più transazioni una dopo l’altra e presso lo stesso esercente). Questo però rappresenta il punto più dibattuto delle regole cashback, che senza dubbio si andranno a modificare. Tutti i dettagli sul nuovo possibile regolamento in questo articolo dedicato ai pro e contro del cashback.

Tutti i partecipanti al cashback di Stato possono concorrere alla vincita del maxi premio da 1.500 euro previsto dal super cashback. Il jackpot va ai primi 100 mila classificati, in base al numero delle transazioni effettuate. Quindi più pagamenti elettronici si fanno e più si ha la possibilità di scalare la classifica. Come già sottolineato, sono sufficienti 50 transazioni per aggiudicarsi il rimborso (e concorrere al super cashback in teoria) ma gli ultimi classificati tra i 100 mila fortunati del super cashback ne avevano accumulato in media 700.

Le regole cashback prevedono una durata di 18 mesi per il gioco. Il primo semestre si è concluso il 30 giugno 2021. Era prevista la ripartenza il 1 luglio, con termine al 31 dicembre 2021 e poi un’altra manche di sei mesi nel 2022. Come tutti ormai sappiamo però, il cashback è stato sospeso a causa di un vuoto normativo che ha permesso il proliferare di tanti furbetti del cashback. Per tale motivo è probabile che assisteremo a una modifica del regolamento cashback attuale, in vista di una possibile ripresa del gioco a partire dal 1 gennaio 2022.

Per essere certi che la transazione cashback rispetti le regole, è importante verificare al momento del pagamento che l’esercente sia convenzionato e che il circuito utilizzato risulti abilitato ai fini del rimborso. Un disguido infatti si era presentato in fase iniziale con il circuito Maestro. Si tratta di un circuito di pagamento internazionale, che non era abilitato per il cashback nazionale. Quindi al momento del pagamento è indispensabile accertarsi di utilizzare il circuito PagoBancomat, per i possessori di carte che viaggiano appunto su entrambi i circuiti.

Cashback regole 2021, come partecipare

Per la partecipazione al programma, gli step da seguire sono semplici. Bisogna innanzitutto scaricare l’App Io sul proprio smartphone oppure tablet.

Per poter effettuare l’accesso sull’App Io è necessario utilizzare le credenziali SPID oppure quelle della CIE, la carta d'identità elettronica con il relativo codice Pin rilasciato.

L’App Io richiede l’accettazione di tutti i termini e condizioni per poter partecipare al gioco. Una volta spuntato il tutto, si passa alla registrazione della carta (o delle carte, se più di una) che si intende utilizzare ai fini del cashback. 

Una volta completato anche questo passaggio, si inserisce l’Iban sul quale si intende ricevere il rimborso tramite bonifico.

Volendo è possibile utilizzare App private per partecipare al cashback di Stato e non necessariamente l’App Io. È importante sapere però che solo quest’ultima offre la possibilità di registrare più metodi di pagamento, diversamente dalle altre App, per le quali bisogna scegliere quella fornita dall’issuer convenzionato.