Cashback di Stato sospeso: cosa succede ora?

Dopo il semestre da gennaio a giugno 2021, il Cashback di stato è stato sospeso e i primi rimborsi del super cashback sono stati rinviati. Scopriamo insieme cosa sta succedendo e cosa aspettarci.

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Il Cashback di Stato, incentivo alle spese tramite carta di credito e bancomat introdotto alla fine del 2020 dal Governo Conte, che doveva coprire tutto il 2021, è stato sospeso al termine del primo semestre di attività.

Come indicato con l'approvazione del decreto n. 99/2021, infatti, al termine del semestre scaduto il 30 giugno 2021 il Governo Draghi ha ufficialmente messo in stand by la seconda fase dell’iniziativa.

In particolare il decreto sottolinea che tra gennaio e giugno 2022 ritornerà effettivo il super cashback, mentre non sono fornite ulteriori informazioni per il semplice cashback.

Cos’è il Cashback di Stato?

Iniziativa messa in campo durante l’ultimo periodo di lavoro dell’ultimo Governo Conte, il cashback di Stato è stato ideato per incentivare i pagamenti tramite carta di credito, bancomat o mezzi tracciabili, evitando l’utilizzo dei contanti.

Con questa formula, infatti, una percentuale dei pagamenti effettuati cashless (per l’appunto “senza denaro contante”) viene restituita, fino ad un massimo di 150 euro per il semestre da gennaio a giugno 2021.

Ecco spiegato come funziona il cashback in questo video di ANDREA GALEAZZI (andreagaleazzi.com) dal titolo "CASHBACK di STATO come FUNZIONA. SPID si o no, CIE 3.0, APP IO e tutte le ISTRUZIONI UTILI!" in cui l'autore spiega nel dettaglio non solo come iscriversi al cashback ma anche e sopratutto come è strutturata l'iniziativa

 

Una prima fase sperimentale, prima dell’effettiva entrata in vigore dell’iniziativa nel 2021, si è avuta con il “cashback di Natale”, per le operazioni che rientravano nel periodo tra l’8 e il 31 dicembre, per un minimo di 10 operazioni cashless.

Questo primo tentativo, andato a buon fine, ha visto l’erogazione di rimborsi pari a 223 milioni di euro.

A partire dal 1 gennaio 2021 ha preso il via quindi la prima vera e propria fase del cashback di Stato.

Il rimborso previsto per tutti i pagamenti cashless nel periodo del semestre tra gennaio e giugno è di un importo pari al 10% della spesa effettuata, per un tetto massimo di spesa di 1.500 euro a semestre ed un relativo rimborso massimo di 150 euro a semestre.

Possono partecipare all’iniziativa, dopo essersi iscritti tramite la app IO, tutti i maggiorenni residenti in Italia.

La condizione fondamentale è che l’utente effettui un minimo di 50 operazioni cashless nell’arco dei sei mesi, per incentivare chi effettua più operazioni cashless e non coloro che effettuano singoli pagamenti consistenti.

Per poter far cumulo con il numero minimo di transazioni da effettuare per accedere cashback, si potranno effettuare qualsiasi tipologia di spesa, purché appunto il pagamento avvenga cashless.

Rientrano quindi nel computo gli acquisti di generi alimentari, le spese mediche, i pagamenti nei ristoranti o tutte le altre tipologie di servizi.

Rimangono invece escluse tutte le spese effettuate online.

Chiaramente questa differenziazione è stata fatta per incentivare  le spese e gli acquisti nei negozi tradizionali.

Inoltre rimangono esclusi tutti gli acquisti effettuati nell'ambito dell'attività professionale o imprenditoriale.

L’iniziativa, con rimborsi di cadenza semestrale, avrebbe dovuto essere attiva fino al 30 giugno 2022.

Ad oggi però, come indicato dal Governo, quest’intervento sarà sospeso per almeno sei mesi.

In aggiunta al cashback di Stato, era stato previsto anche il super cashback, ovvero un rimborso aggiuntivo pari a 1.500 euro, per i primi 100.000 registrati che abbiano effettuato il maggior numero di operazioni cashless.

Anche in questo caso il super cashback è stato momentaneamente messo in sospeso e l’erogazione dei rimborsi è stata rinviata.

Come monitorare il cashback di Stato

Per verificare il numero di transazioni valide effettuate per poter ricevere il cashback di Stato e lo stato del rimborso, è possibile utilizzare la app IO.

All’interno dell’apposita sezione dedicata al servizio cashback, infatti, è possibile monitorare i periodi di rimborso, ovvero

  • 1° gennaio 2021 - 30 giugno 2021;
  • 1° luglio 2021 - 31 dicembre 2021;
  • 1° gennaio 2022 - 30 giugno 2022.

Ad oggi però, in seguito al provvedimento emanato, la app IO riporta la momentanea sospensione del servizio per il semestre iniziato il 1 luglio.

Qualche numero sull’utilizzo del Cashback

Io Italia, proprietaria della App Io che ha consentito ai partecipanti di registrarsi all’iniziativa e monitorarne l’andamento, ha tenuto in costante aggiornamento i numeri relativi alla partecipazione al cashback di Stato.

I cittadini che hanno partecipato all’iniziativa del cashback di Stato, effettuando almeno 50 transazioni nel primo semestre, sono stati quasi 9 milioni per il primo semestre, per un totale di 799.803.400 transazioni effettuate e oltre 16 milioni di strumenti di pagamento attivati, come indica la stessa Io Italia.

La maggior parte dei partecipanti, circa 6 milioni, raggiungeranno il rimborso massimo di 150 euro.

Oltre al numero dei partecipanti, molta importanza è stata data anche agli importi delle transazioni effettuate:

  • la maggior parte delle spese, il 21,4 per cento, ha avuto un importo tra i 25 e i 50 euro;
  • il 16,3 per cento è stato invece effettuato per acquisti di importo  minimo, non superiore a 5 euro;
  • solo 0,84% delle transazioni sono state effettuate per spese superiori ai 300 euro.

Più nel dettaglio, come riporta Skytg24, lo scontrino medio è risultato essere di 35,6 euro.

Sono state impiegate sia carte, quali carte di credito e bancomat, ma anche app.

Cashback in sospeso e nuovi tempi per i rimborsi

Come previsto dal decreto n. 99 del 30 giugno 2021, il Cashback di Stato è stato sospeso per il nuovo semestre che sarebbe dovuto iniziare il primo luglio 2021.

Inoltre è stato rinviata anche la data dei rimborsi relativi al super cashback di 1.500 euro.

A partire da luglio viene quindi a mancare una delle componenti del progetto “Italia cashless” che era stato messo in campo alla fine del 2020 dal Governo Conte.

Non solo una momentanea sospensione del servizio cashback ma anche una ridefinizione dei tempi dei pagamenti per coloro che ne hanno usufruito.

Come previsto dal Decreto che ha introdotto il servizio e come avvenuto per la prima esperienza del “cashback di Natale”, il rimborso ( che ricordiamo essere esentasse ) deve avvenire entro 60 giorni dalla fine del periodo.

Quindi per il primo semestre del 2021, il bonifico di rimborso per le spese effettuate cashless è previsto entro e non oltre il 29 agosto 2021.

Non sono previsti al momento rinvii per quanto riguarda la ricezione dei bonifici da parte degli utenti che hanno aderito all’iniziativa e hanno effettuato le 50 transazioni minime.

Ma il decreto Lavoro e imprese ha indicato un calendario differente per i pagamenti dei rimborsi di questo primo semestre per quanto riguarda il super cashback.

Il decreto legge n. 99/2021 non apporta alcuna modifica ai tempi indicati dal decreto n. 156 del 24 novembre 2020 del Ministero dell’Economia.

Ma se infatti rimane intatto il limite dei 60 giorni per la ricezione del rimborso di massimo 150 euro per il cashback di Stato, è stato spostato al 30 novembre il rimborso del super cashback da 1.500 euro.

Al momento la sospensione del cashback è prevista solo per il secondo semestre del 2021: è necessario attendere ulteriori dettagli futuri.

L’auspicio è quello che per l’inizio del nuovo anno si abbiano nuove direttive da parte del Governo in merito alla riattivazione dell’iniziativa che, stando ai numeri, ha avuto un ottimo riscontro a livello nazionale.

La motivazione della sospensione del cashback

Ufficialmente sospeso per un semestre, a partire dal 30 giugno 2021, il cashback è stato messo in stand by per consentire al Consiglio dei Ministri di impiegare diversamente le risorse finanziarie che erano state stanziate per l’iniziativa.

Il Governo, infatti, in seguito alla necessaria riforma degli ammortizzatori sociali per il prolungarsi del periodo di crisi causato dalla pandemia di Covid 19, ha dovuto distribuire in modo diverso le riserve economiche a disposizione.

Il decreto n. 99 del 30 giugno 2021 approvato in Consiglio dei Ministri ha quindi disposto la sospensione del cashback di Stato con decorrenza dal primo luglio 2021 per far fronte alla situazione economica generale.

Ma il motivo non è meramente economico

Il Governo infatti è stato chiamato a correggere alcuni punti critici, come le problematiche collegate alle micro transazioni, che hanno interessato il primo semestre di vita dell’iniziativa.

Proprio a tal proposito si era infatti espressa la Corte dei Conti, con le valutazioni in merito espresse nel Rapporto sul Coordinamento della Finanza Pubblica 2021.

In questo rapporto infatti emerge l’impossibilità di pronunciare valutazioni in merito all’andamento e all’effetto del cashback di Stato sull’economia italiana a causa della mancanza di dati sufficienti in merito.

La Corte dei Conti aveva quindi proposto la revisione del sistema delle transazioni utili per poter ricevere il rimborso.

Nello specifico era stato proposto l’aumento del numero minimo di transazioni necessarie per poter accedere all’incentivo, proprio per poter prevenire o quantomeno arginare l’azione dei cosiddetti “furbetti del cashback” per il premio di 1.500 euro previsto per il super cashback.

E’ probabile quindi che la momentanea sospensione dell’iniziativa sia dovuta alle migliorie e correzioni al sistema da apportare in questo senso.

Inoltre, godendo di maggior tempo a disposizione, la CONSAP potrà stilare in modo più accurato la classifica definitiva dei primi 100.000 partecipanti che, per numero di transazioni, potranno godere del super cashback.