Chi ha vinto nel rally di novembre?

Tra le stock Large Cap del Vecchio continente volano le quotazioni di finanziari ed energetici, mentre l’healthcare è stato il settore peggiore. A Piazza Affari l’unico segno negativo lo ha fatto registrare Diasorin.

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Le Borse mondiali hanno festeggiato la notizia dei primi vaccini contro il Covid-19. Nelle ultime tre settimane di contrattazioni i listini globali hanno guadagnato poco meno del 10%. Nel Vecchio continente, che nel complesso ha registrato un +14% (in euro), Piazza Affari è stata la Borsa migliore salendo di oltre 20 punti percentuali. Mentre Wall Street ha sottoperformato fermandosi sotto quota 9% (vedi Figura 1).

Figura 1: Mercati a confronto

I settori ciclici si prendono una rivincita

Ma quali sono i settori che hanno tratto maggior vantaggio dall’euforia dei listini? Focalizzando l’attenzione sui titoli a maggior capitalizzazione di mercato si nota come le aspettative circa la disponibilità a breve di un vaccino abbia proiettato gli operatori verso la fine della fase peggiore della recessione e abbia di conseguenza spinto i settori maggiormente legati al ciclo economico come energia, finanza e consumer ciclici.

In Europa, tra le prime 20 stock per rendimento 12 appartengono al settore finanza e a farsi notare sono state in particolare le banche spagnole con Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, Banco Santander SA e CaixaBank SA, che hanno realizzato guadagni ampiamente superiori al 40%, e i gruppi finanziari transalpini come Societe Generale, BNP Paribas, AXA SA e Credit Agricole SA.

Il settore beni di consumo ciclici è stato trainato dai titoli dei comparti auto e retail. Le case automobilistiche tedesche Daimler, BMW, Volkswagen e Porsche hanno guadagnato più di 20 punti percentuali, mentre tra le stock del segmento retail hanno brillato Cie Financiere Richemont, Inditex e la svedese H&M. Tuttavia, a registrare i risultati migliori sono stati i titoli energetici, con Total, Eni e Royal Dutch Shell che hanno guadagnato tutte oltre il 30%.

In coda alle performance delle azioni a larga capitalizzazione si collocano quelli del comparto salute. In media il loro rendimento è stato il più basso e nella Top 5 dei peggiori ribassi ben tre riguardano titoli healthcare (Sartorius Stedim Biotech, BioMerieux e Diasorin SpA) con perdite superiori al 7%. Non stupisce, inoltre, il comportamento di Just East Takeaway. La società di food delivery sta fortemente beneficiando del periodo di lockdown e ora che si prefigura un possibile ritorno alla normalità le sue azioni sono state oggetto di forti vendite sul mercato (-8,12%).

Diasorin in coda alle Large Cap di Piazza Affari

Il comportamento delle azioni quotate su Piazza Affari è stato sostanzialmente in linea con quelle del Vecchio continente. A guidare i rialzi è stata Eni, con un +38,58%, seguita dai finanziari Unicredit, Intesa Sanpaolo e Generali, mentre i guadagni dei titoli consumer cyclical sono state trainati da FCA e Ferrari. L’unico segno negativo tra le Large Cap di Borsa Italiana riguarda la società farmaceutica Diasorin che ha ceduto quasi l’8%.

Di Francesco Lavecchia