Cig partita IVA e Reddito di emergenza: nuovi Ristori 2022!

Nuovi Ristori arriva il decreto Sostegni ter. Arrivano i soldi a fondo perduto per le partita IVA. Novità per la Cig. Bonus lavoratori e Reddito di emergenza.

Sempre più vicini all’introduzione di nuovi Ristori: Reddito di Emergenza, Cig bonus stagionali e contributi a fondo perduto per le Partita IVA. Il peso delle bollette inizia a diventare ingombrante, pressa la stangata dei rincari delle forniture di luce e gas, tanto che le associazioni dei consumatori hanno sottolineato in più riprese che la presenza degli aiuti adoperati dal Governo Draghi è palesemente scarsa.

Nulla che si accosti a sollevare le famiglie e imprese. Non solo. Dall’altra parte, ci sono gli interventi imminenti per il settore del turismo messo alle strette in seguito alle misure restrittive di capodanno.

Il reddito disponibile delle famiglie, cittadini e imprese non regge più, piegato dalla massiccia pressione degli aumenti selvaggi. Il valore della spesa media si è quadruplicato mettendo in ginocchio le famiglie.

Per questo motivo, si fa sempre più strada l’introduzione di diversi interventi, come: Reddito di emergenza, Gig e bonus stagionali e occasionali. Non un salvagente qualsiasi, ma l’innesco di misure urgenti necessarie per riequilibrare anche se in forma minima il potere di acquisto delle famiglie. 

D’altra parte, il Governo Draghi ha emesso un provvedimento in cui proroga lo stato di emergenza sino a marzo 2022. Di fronte a questo elemento non si può nascondere l’avvio di altre questioni urgenti e indifferibili. 

Ecco, perché insistentemente si parla dell’introduzione di nuove forme di aiuti economici a favore di cittadini, famiglie e imprese. Un pacchetto composto da bonus, agevolazione e contributi economici destinati non solo a risollevare le sorti del settore del turismo, ma anche per sostenere gran parte dell’indotto industriale a esso collegato. 

Nell’ultimo provvedimento siglato dal Cdm sono state varate le misure restrittive oggi operative, al fine di contrastare la variante Omicron. Ad oggi, si aspetta l’approvazione del nuovo decreto Sostegni ter. Sempre nel medesimo ordine temporale, poi a seguire dovrebbe essere emanato il decreto Sostegni quater. 

Interventi varati non in ordine sparso, ma mirati in funzione delle risorse disponibili. Ecco, perché, il Governo si appresta a varare nuove forme di contributi a fondo perduto per supportare le partite IVA, bonus per sostenere il reddito dei lavoratori stagionali e occasionali, senza tralasciare la Cassa integrazione in deroga (Cig). In questo quadro entrano anche le nuove rate del Reddito di emergenza. 

Reddito di Emergenza Cig bonus P. IVA: nuovi Ristori 2022

Per il momento, l’Esecutivo intende adoperare un centinaio di milioni senza operare uno scostamento di bilancio.  Un’operazione che assicurerebbe l’apporto finanziario alla copertura del fondo per le misure indifferibile. Una misura che garantirebbe un aiuto economico alle attività lavorative che hanno subito la pressione delle misure restrittive attivate nel periodo natalizio. Un aiuto immediato per le partite IVA. 

Non si tratterebbe delle risorse finanziarie già inserite nella Legge di Bilancio 2022, ma tra qualche settimana il Governo Draghi si prepara a varare un nuovo decreto Sostegni mettendo in campo una dote finanziaria di circa 150 milioni di euro in soccorso per il settore del turismo. 

Secondo quanto si legge dalla sezione economia di Today.it, il premier Draghi ha confermato la non presenza di aiuti diretti a sostenere la Cig da Covid-19. Questo perché, è stata resa operativa la nuova riforma degli ammortizzatori, nella quale è stata ampliata la categoria degli aventi diritto.

In sostanza, rientrano nel beneficio dei nuovi ammortizzatori sociali anche le micro imprese del terziario, ma con l’onere del costo del sussidio.

Non si esclude del tutto, la presenza di un intervento riparatore che miri alla prosecuzione della Cig, né tantomeno, del bonus per i lavoratori, nonché del Reddito di emergenza. D’altra parte, le trattative sono ancora in corso. 

Si consiglia la visione del video YouTube di Speedy News Italia sulle novità dei Sostegni previsto per il 2022. Stanziati nuovi aiuti economici a favore di diverse categorie di lavoratori.

Decreto sostegni 2022: arrivano gli aiuti economici, ma non per tutti

Le prime indiscrezioni trapelate sul nuovo decreto Sostegni, parlano di nuovi aiuti economici immediati che vadano a risollevare le tasche dei lavoratori impiegati nei settori che maggiormente hanno risentito il peso delle attuali misure restrittive.

Ecco, perché i primi contributi economici dovrebbero andare alle discoteche, nonché spettacoli costrette alla chiusura o riduzione della capienza. Nello stesso ordine, entrerebbero i tour operator e agenzie di viaggio su cui è pesata la scure negli incassi. Restano nel limbo le imprese appartenenti al settore eventi e congressi, per loro non è ancora chiaro la misura e la portata degli aiuti. 

Il gioco ruota sulle risorse disponibili, una dote finanziaria di appena due miliardi, di cui uno già presente nella Legge di Bilancio 2022. Il che porta a deludere ancora una volta le aspettative, perché non tutte le richieste di aiuto saranno accolte. E potrebbe sfumare il Reddito di Emergenza, la Cig e bonus per i lavoratori. Resterebbero gli aiuti alle partite IVA, ma forse non per tutti. 

Il Governo Draghi non intende procedere con un altro scostamento di bilancio, anche se la maggioranza politica rema contro quest’ultima decisione. 

Alessandra Carbonaro, vice capogruppo del MoVimento 5 nella seduta alla Camera dei deputati ha spiegato che la fotografia del Paese è chiara, le famiglie si trovano ad affrontare una profonda crisi economica, strattonate dai rincari non solo delle bollette. Incide anche la pressione della Dad, non sempre le giornate sono organizzate al meglio. 

Nello stesso tempo, non si può nascondere che le imprese si trovano letteralmente accasciate a terra. Abbattute dalle chiudere in un circuito pressante di sofferenza economica che si abbatte su interi settori produttivi. 

Il premier Mario Draghi ha anticipato la presenza di nuovi Ristori 2022, tuttavia non sono sufficienti a consentire quella spallata necessaria per risollevare famiglie e imprese. Per questo motivo, il Movimento 5 Stelle pressa per ottenere uno ulteriore scostamento di bilancio.

Un provvedimento coraggioso che rientra perfettamente nelle potenzialità dell’Esecutivo Draghi, per combattere attivamente il filo delle disuguaglianze sociali che impoveriscono il Paese. 

Non è semplice prevedere cosa accadrà nei prossimi giorni, pesano i rincari delle bollette e non è l’unico problema. Intanto, si è attivato un circuito di aumenti dalle dimensioni sproporzionati avanzato in tutti i comparti.

Questa volta non basterà tirare una coperta già piena di toppe per rimediare o far pensare di aver rimediato al meglio con misure di sostegno economiche, occorre qualcosa di molto di più decisivo, mirato e immediato.  

Aumento delle bollette 2022: la spina nel fianco del premier Draghi 

Secondo l’Unione nazionale consumatori il premier Draghi ha disatteso le aspettative o, meglio, le risposte sul tema dei rincari delle bollette sono state giudicate inadeguate. 

In particolare riportiamo la testuale risposta evidenziata da Today.it, sull’aumento delle forniture di luce e gas pronunciata dal premier Draghi nella conferenza stampa: 

“’vedremo poi, è previsto vengano presi altri provvedimenti per affrontare l’emergenza bollette nel trimestre successivo e nei mesi a seguire”.

La risposta del premier Draghi ha innescato un tonfo d’insoddisfazione. Una caduta di stile, evidenziata da Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori.

È bastata una dichiarazione infelice nel far ruzzolare indietro il premier Draghi, rispetto alle affermazioni pronunciate nella conferenza di chiusura dell’anno 2021. Ricordiamo che il quell’occasione il premier Draghi si era mostrato pronto a mettere in campo una dote finanziare di circa 3,8 miliardi. 

Eppure sono trascorsi appena 15 giorni dalla dichiarazione ufficiale d’impegno ad affrontare l’emergenza bollette in tempo utile.

Adesso, non si comprendono la motivazione di un questo cambio di pensiero, specie considerando che oggi si concentrano i maggiori consumi di gas dovuti al periodo. Pensare a un intervento dopo la primavera sembra una controtendenza inutile e priva di fondamento. 

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