Ecco come pagare meno l’affitto e risparmiare sulle tasse!

Come pagare meno l'affitto? Non è impossibile, anzi, con il giusto contratto o con il bonus under 31 potrai pagare di meno e risparmiare sulle tasse!

Tutti quanti vogliamo pagare meno l’affitto, specie in un momento come questo. Ma come?

Purtroppo la situazione non è delle migliori per chi ha da poco preso casa e deve pagare l’affitto ogni mese.

Un affitto che potrebbe aumentare a seconda di come il Governo si imporrà riguardo alla riforma del catasto, e al possibile aumento delle tasse sugli immobili, come ipotizzato da alcuni partiti della maggioranza.

Per fortuna ci sono dei trucchetti che puoi utilizzare per cercare di pagare meno l’affitto, e di portare a casa un risparmio considerevole.

Anche perché, oltre a questi stratagemmi puoi sempre richiedere un bonus statale, molto utile per chi è giovane e non ha un reddito basso.

Ma ne parleremo meglio nel corso dell’articolo.

Come pagare meno l’affitto: ecco come abbassare il prezzo!

Pagare meno l’affitto non sarà facile, dal momento che il prezzo è concordato da un preciso contratto sottoscritto da entrambe le parti, cioè da te come locatore e dal tuo locatario. Pertanto, la prima cosa possibile sarebbe quella di sottoscrivere un nuovo canone d’affitto, ma è molto difficile ottenerlo, specie in questi tempi.

Qualora tu riuscissi ad ottenere questo incredibile successo, dovrai procedere a concordare una riduzione dell’importo del canone di locazione, pertanto dovrai riformulare un accordo tra le parti, cioè tra il proprietario e il coinquilino.

Il nuovo accordo dovrà presentare una nuova cifra, e anche il periodo di validità della riduzione se si parla di un periodo transitorio.

Potrai procedere anche in “scrittura privata“. Avrà valore fiscale solo quando verrà registrata, altrimenti tale contratto non avrà alcun valore per nessuna delle parti, e varrà invece il precedente accordo.

Se hai notato ho usato non il classico termine “valore legale“, ma “valore fiscale“. Di norma la scrittura privata non ha alcun obbligo di registrazione, come ripete businessonline.it, ma in questo caso sì.

Perché hai già registrato un precedente contratto di locazione, il quale è anche stato depositato presso il database dell’Agenzia delle Entrate.

Su di esso l’Agenzia delle Entrate calcolerà le imposte, e in caso di variazione dovrai comunicare tempestivamente ogni modifica dell’importo, altrimenti l’Agenzia stabilirà il calcolo delle imposte sul reddito già accertato.

Sarebbe pertanto molto sconveniente in questo caso per il locatore, che ri ritroverà non a pagare meno l’affitto, ma a spendere di più.

Altrimenti bisogna optare per un nuovo contratto d’affitto.

Come pagare meno l’affitto: risparmia sul contratto! Ecco quello più conveniente

Se vuoi pagare meno l’affitto, puoi anche optare per la variazione di contratto, e scegliere una formula completamente diversa.

Attualmente ci sono diverse formule contrattuali, una più conveniente dell’altra, che vanno dal canone concordato, all’affitto a canone libero, fino a quello decisamente più richiesto negli ultimi anni: il contratto con cedolare secca.

Quest’ultimo è un contratto che prevede una riduzione delle imposte sull’affitto a carico non solo del proprietario, ma anche dell’inquilino.

O meglio, l’inquilino in realtà non dovrà pagare alcun’imposta, ma avrà il beneficio di ritrovarsi con una somma di canone di locazione sempre uguale, perché il contratto di locazione con cedolare secca protegge il locatore da aumenti dovuti a rivalutazioni dell’immobile e da adeguamenti sul costo generalizzato.

E in un periodo come questo, con un’inflazione praticamente al 7%, è ancora più conveniente. Eviti così di pagare l’affitto in più che ti toccherebbe pagare grazie all’iper-inflazione.

Parliamo infatti di un’aliquota fissa al 21%, altrimenti aumentabile anche sopra il 23% secondo le ultime disposizioni della riforma dell’IRPEF

Se opti invece per il contratto concordato, potrai ritrovarti con un’agevolazione fiscale praticamente dimezzata, pari al 10%, ma solo se il contratto riguarda un’immobile situazione in grandi città ad alta densità abitativa, come Milano, Roma, Firenze, ecc.

Quindi sì, quest’ultimo conviene ancora di più della cedolare secca, ma solo pochi fortunati potranno pagare meno l’affitto e risparmiare il 10% di tasse.

Quasi come controproposta, la cedolare secca propone rispetto al contratto in concordato anche uno sconto del 25% sull’IMU, più l’esenzione totale dal pagamento delle imposte di registro e di bollo in ben tre occasioni:

  • all’inizio del contratto,
  • alla registrazione del contratto,
  • alla proroga o alla risoluzione anticipata.

Ecco come pagare meno un affitto troppo alto: il comodato d’uso!

Come alternativa a questi due contratti, per pagare meno un affitto troppo alto, potresti optare per il comodato d’uso gratuito.

Ha la sua convenienza da un punto di vista fiscale. Non ci sono redditi aggiuntivi, pertanto a livello di IRPEF non pagheresti nulla come proprietario. Inoltre il locatario non avrebbe alcuna spesa da dover affrontare. Altro che pagare meno l’affitto: non paghi proprio nulla!

Il problema è che non c’è guadagno per il locatore. La cessione dell’immobile prevede l’assenza di alcun corrispettivo mensile, pertanto, sì, non paghi nulla di tasse, ma non guadagni nulla.

Anzi, ci perderesti come locatore, visto che il contratto di comodato d’uso gratuito non prevede l’esenzione dal pagamento dell’IMU, cioè dall’Imposta Municipale Unica.

E’ un’imposta prevista per chi è proprietario dell’immobile, non per chi ne è locatario. Così facendo, il locatore a fine dell’anno si ritroverà con delle tasse che non potranno nemmeno essere compensate col netto del reddito proveniente dall’affitto, se l’avesse fatto con un diverso contratto.

Il locatore avrebbe diritto comunque a degli sconti sulle imposte di registrazione all’Agenzia delle Entrate, ma dovrà essere comunicato entro 20 giorni dalla stipula.

Lo sconto è praticamente un’imposta fissa di 200 euro, altrimenti, in altre condizioni, sarebbe stata richiesta un’imposta proporzionale al valore del contratto. Più l’imposta di bollo di 16 euro, per un contratto a 4 facciate con non più di 100 righe.

Mentre per il locatario la situazione è molto più che conveniente. Essendo intestatario di TARI, bollette, consumi e spese condominiali, potrà affrontare al meglio le spese non dovendo pagare l’affitto. Praticamente risparmi centinaia di euro al mese!

Per questo la soluzione del comodato conviene, ma al locatario. Altrimenti, una soluzione conveniente è nel richiedere il bonus under 31.

Chi può chiedere la riduzione, e come pagare di meno l’affitto col bonus under 31?

Altro modo per pagare meno l’affitto è con il bonus affitto giovani under 31, un’agevolazione fiscale che garantisce dai quasi 1000 euro ai massimo 2000 euro.

O meglio, un rimborso pari al 20% sul canone annuo di locazione. La minima di quasi 1000 euro (per la precisione 991,60 euro) è prevista per chi, al calcolo del 20%, si ritrova con una quota inferiore, come nel caso di un affitto annuo di 4000 euro, al calcolo ben 800 di rimborso. In casi come questi la quota non sarà inferiore ai quasi 900 euro. 

Però come agevolazione bisogna attenersi a tutti i contratti che prevedono un versamento del canone mensile, pertanto i comodati d’uso citati sopra non sono ammessi.

Inoltre, il richiedente dovrà garantire una Dichiarazione dei Redditi inferiore a 15.493,71 euro, oltre la quale non si potrà più avere alcun beneficio fiscale. E non si potrà fare per edifici non residenziali o ad uso turistico/commerciale, così come per quelli appartenenti alla categoria dell’edilizia residenziale pubblica.

Altrimenti, altri modi su come pagare meno l’affitto non ci sono, se non il classico “risparmio domestico”: riduci i consumi, limiti le bollette, aggiungi qualche altro coinquilino per arrotondare, così alla fine del mese hai più soldi per pagare l’affitto. Ma non è proprio il massimo del risparmio.

Ti consigliamo di richiedere quanto prima possibile il bonus affitto, se non hai modo di cambiare contratto. Se hai una situazione reddituale simile, perché non provare?

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