Come richiedere l’Assegno unico? Ecco la domanda passo passo

Come richiedere online l’Assegno unico temporaneo? Posso presentare domanda all’INPS autonomamente? Quali credenziali posso utilizzare? Di quali documenti devo disporre? Qual è il valore Isee massimo accettato? Come modifico la modalità di pagamento una volta inserita la domanda? Tutto quello che c’è da sapere per inviare correttamente la domanda della misura di sostegno per i figli a carico, in questo articolo.

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L’Assegno unico per figli a carico continua fare parlare di sé. Se in fase di progettazione era protagonista del grande disegno di legge del Family Act, ora nella sua veste temporanea è forse l’attore principale di uno degli insuccessi governativi dell’estate.

Come riporta Il Giornale, secondo gli ultimi dati INPS, per ora l’Assegno unico temporaneo a favore di lavoratori autonomi e disoccupati con figli a carico ha incontrato l’adesione del solo 20% dei nuclei familiari aventi diritto.

Le ragioni di questo disinteresse generalizzato non sono molto chiare. Le vacanze estive potrebbero avere la loro parte di responsabilità, come il fatto che la misura prevede arretrati garantiti per tutti i richiedenti che inoltrano domanda dell’Assegno entro il 30 settembre. Scadenza che non ha creato particolare urgenza fra i genitori. Oppure ancora, un'insufficiente informazione da parte del Ministero per le pari opportunità e la famiglia, che è il principale portavoce di questa misura universale per la famiglia.

Qualunque siano le ragioni dell’attuale disinteresse, l’Assegno unico temporaneo può essere richiesto all’INPS dal 1° luglio al 31 dicembre 2021, e la procedura di inoltro della domanda online è molto semplice. Leggiamo allora cos’è questa nuova misura a sostegno della genitorialità e come fare per averla prima possibile.

Cos’è Assegno unico e universale INPS

La misura economica è finalizzata al sostegno della genitorialità, alla promozione dell’occupazione, in particolare quella femminile, e a favorire la natalità.

La versione definitiva dell’Assegno unico e universale, che sarà attuata nel 2022, prevede un beneficio mensile sotto forma di accredito o credito di imposta per ciascun figlio a carico, dal settimo mese di gravidanza ai 21 anni di età.

Viene definito Unico in quanto, dal momento in cui entrerà in vigore, assorbirà la buona parte dei benefici e bonus attualmente a favore delle famiglie con figli. Spariranno gli Assegni al nucleo familiare, il Bonus mamma domani, il Bonus natalità (anche noto come Bonus Bebè) e il fondo a sostegno della natalità.

L’Universalità dell’Assegno è riferita invece alla possibilità per tutti i nuclei familiari di accedere alla misura di sostegno. L’Assegno mensile sarà composto da una quota fissa, alla quale avranno diritto tutte le famiglie, indipendentemente dalla situazione reddituale e patrimoniale, e una quota variabile aggiuntiva commisurata al valore Isee.

Il Canale YouTube INPS offre tutorial per i cittadini, presentazioni dei servizi, conferenze ed eventi. In questo video presenta l’Assegno unico temporaneo per figli a carico e la procedura dettagliata per presentare la domanda online.

Gli importi sono ancora in fase di definizione da parte del Ministero, tuttavia le cifre provvisorie che attualmente sono state comunicate, parlano di una quota minima pari a 50 Euro, e di un importo massimo dell’assegno intorno a 200-250 Euro per figlio, con maggiorazioni in presenza di minori con disabilità.

Fino a quel momento però, il 1° gennaio 2022, l’assegno provvisorio anticipa le sole finalità per cui è nato, mentre dei dettagli economici e tecnici definitivi presenta molto poco.

Cos’è l’Assegno unico temporaneo?

In attesa dell’entrata in vigore dell’Assegno unico e universale prevista per il 1° gennaio 2022, è stata disposta per tutto il 2021, la misura transitoria conosciuta come Assegno unico temporaneo che, per le famiglie aventi diritto, prevede un assegno mensile per ciascun figlio a carico minore di 18 anni.

La versione ponte dell’Assegno unico per figli a carico si sostanzia in due prassi:

  • Un aumento degli importi mensili degli Assegni al Nucleo Familiare, che automaticamente sono incrementati di 37,5 Euro per ciascun figlio, e di 55 Euro per famiglie con più di tre figli,
  • Un assegno mensile studiato per tutti i nuclei familiari, con figli a carico di età inferiore a 18 anni, che non percepiscono ANF, ovvero i lavoratori autonomi, coltivatori diretti, mezzadri, coloni, titolari di pensione da lavoro autonomo, disoccupati e percettori di Reddito di Cittadinanza.

L’Assegno unico temporaneo non presenta ancora il carattere di universalità, risultando ancora strettamente legato al valore Isee come requisito di accesso.

Un Isee inferiore a 7.000 Euro determina un assegno pari all’importo massimo di 167,5 Euro per ciascun figlio, o 217,8 Euro per i nuclei con più di tre figli. Anche in questo caso è presente la maggiorazione di 50 Euro per ogni minore con disabilità.

Gli importi diminuiscono al crescere del valore Isee, fino ad azzerarsi quando quest’ultimo supera i 50 mila Euro.

L’Assegno unico temporaneo può essere richiesto dal 1° luglio al 31 settembre 2021.

Ai genitori che presentano domanda entro il 30 settembre vengono riconosciuti gli arretrati con decorrenza dal mese di luglio. Per le presentazioni successive, la prestazione riconosciuta decorre dal primo giorno del mese di presentazione della domanda.

Ma come si inoltra la domanda all’INPS?

Come si richiede l’Assegno unico temporaneo INPS?

La domanda di Assegno unico va inoltrata all’INPS esclusivamente in modalità telematica. La presentazione può avvenire avvalendosi di un intermediario abilitato (CAF o patronato) che su nostra delega procederà all’inserimento dei nostri dati e della richiesta della prestazione.

In alternativa è possibile procedere in maniera autonoma accedendo alla sezione dedicata del sito web INPS, a partire da questa pagina.

Per procedere sono necessarie le credenziali di accesso al portale INPS. Il PIN permette di accedere al solo portale INPS, mentre le credenziali più evolute e in linea con le misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale (SPID, CIE, CNS) consentono l’accesso a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione.

Come comunicato nel messaggio INPS 127/2021, per i soli residenti in Italia, i PIN ancora in uso saranno dismessi a partire dal 30 settembre 2021, senza che ne vengano rilasciati altri.

Per riuscire a interagire con la PA, occorre dunque aggiornare i propri permessi entro questo mese, richiedendo ad es. lo SPID.

Esiste comunque la possibilità di utilizzare il PIN oltre la data di scadenza, delegando una persona di fiducia. La delega dell’identità digitale è riservata ai casi in cui il soggetto sia rappresentato da tutore, amministratore di sostegno, curatori e esercenti la potestà genitoriale. Questo articolo di Trend online illustra nei dettagli i prossimi cambiamenti che dovremo affrontare per accedere alla PA.

La procedura online passo passo per fare domanda dell’Assegno unico INPS

Va ricordato che per i percettori di Reddito di Cittadinanza non è necessario inoltrare la domanda, in quanto l’Assegno unico verrà mensilmente integrato sulla carta di pagamento RdC.

Prima di inoltrare la richiesta è opportuno verificare di avere un Isee in corso di validità di valore inferiore a 50 mila Euro, e avere a portata di mano i codici fiscali di tutta la famiglia.

A questo punto si inizia la procedura partendo dall’area riservata MyINPS del sito web INPS, dedicata alla richiesta dell’Assegno temporaneo, accedendo con il PIN, oppure SPID, CNS o CIE.

Una volta all’interno del sistema, clicchiamo sul link all’area ‘Assegno temporaneo’.

La schermata che si apre mostra in alto una barra blu con l’icona della famiglia. Per presentare la domanda clicchiamo in questa area.

Se siamo entrati con SPID, CNS o CIE, i nostri dati sono già inseriti e dobbiamo soltanto selezionare se siamo il genitore, il genitore affidatario o il tutore del minore.

Nella stessa schermata inseriamo nell’ordine: il codice fiscale del figlio per cui richiediamo il sostegno, se è portatore di disabilità o no, e il codice fiscale dell’altro genitore se presente.

Per aggiungere gli altri figli minori di 18 anni, clicchiamo sul pulsante verde in alto a destra ‘Aggiungi minore’ e ripetiamo la stessa procedura per ciascuno.

Una volta inserito i dati di tutti i figli, clicchiamo ‘Avanti’ in basso a destra.

Nella schermata successiva decidiamo la modalità di pagamento dell’Assegno temporaneo, scegliendo fra accredito su Conto Corrente bancario o postale, Libretto Postale, Conto Corrente estero area Sepa, Carta prepagata dotata di Iban, o Bonifico domiciliato.

Clicchiamo ancora ‘Avanti’.

Nell’ultima sezione dedicata alle dichiarazioni di responsabilità, dichiariamo di non percepire RdC, né Assegni al nucleo familiare e che siamo in possesso di un Isee in corso di validità.

Poco più sotto, sempre nella stessa schermata dichiariamo di essere italiani o di uno stato membro UE, oppure di uno stato non membro UE e in possesso del permesso di soggiorno almeno biennale, di essere soggetti all’imposta sul reddito in Italia, oppure di essere residenti e domiciliati in Italia con minori a carico per l’intera durata del beneficio, oppure di essere residenti in Italia da almeno 6 mesi anche non consecutivi, o titolari di lavoro dipendente determinato o indeterminato di durata almeno semestrale.

Al fondo della schermata spuntiamo la casella con cui dichiariamo di accettare la normativa sulla privacy, e clicchiamo di nuovo ‘Avanti’.

Si apre la schermata di riepilogo dove possiamo verificare se tutti i dati inseriti sono corretti e finalmente cliccare sul tasto verde Invia la domanda’ che ci conduce alla schermata di conferma di ricezione della domanda dell’Assegno temporaneo.

Qui possiamo scaricare e stampare la ricevuta e il riepilogo della domanda inoltrata all’INPS.

Dalla pagina iniziale dell’area dedicata all’Assegno temporaneo, cliccando sulla barra blu a destraConsulta e gestisci le domande che hai presentato’, si visualizzano le richieste inviate, oppure si possono modificare i dati di pagamento precedentemente indicati.

Quando pagano l’Assegno unico temporaneo INPS?

Purtroppo anche per questa misura, l’INPS mostra il proprio aspetto più caotico, e i quesiti posti dai cittadini sui canali social Facebook e Twitter lo dimostrano ampiamente.

Ritardi nei pagamenti, negli esiti delle domande presentate e nell’erogazione delle mensilità arretrate sono all’ordine del giorno. Complici anche le vacanze estive, pare che i tempi di lavorazione delle domande, nello scorso mese, si siano allungati fino a 60 giorni, rallentando l’intera filiera di attribuzione dell’Assegno temporaneo.

Dopo le ultime disposizioni di pagamento del 30 e 31 agosto, da quanto possiamo dedurre leggendo le risposte dell’INPS ai quesiti, e dallo stesso comportamento dell’Istituto il mese scorso, il giorno 9 settembre dovrebbero essere disposti i rimanenti pagamenti del mese, oltre gli eventuali arretrati per chi percepisce l’Assegno unico per la prima volta.

Per i percettori del Reddito di Cittadinanza, ai quali fino a questo momento non è ancora arrivato nulla, nel mese di settembre potranno finalmente beneficiare dell’Assegno Unico temporaneo INPS integrato alla ricarica ordinaria sulla Carta RdC nelle due consuete date: il 15 del mese per i nuovi percettori e il 27 per chi già percepisce il Reddito di Cittadinanza.