Come risparmiare sulle spese per neonati tra pannolini, cibo, giochi e molto altro

L’arrivo di un neonato, per quanto riempia di gioia, solleva la necessità di trovare strategie su come risparmiare sulle tante spese dei primi 3 anni di vita.

L’arrivo di un neonato, per quanto riempia di gioia, solleva anche la necessità di trovare strategie su come risparmiare sulle tante spese che vengono affrontate tra il primo e il terzo anno di vita. 

Avere un figlio, infatti, implica un aumento non indifferente delle spese. Solo per quelle mediche specialistiche durante il periodo di gravidanza, nel privato, si può spendere tra i 1.000 e i 2.000 euro. Alla nascita, poi, siamo chiamati ad acquistare tantissimi prodotti, tra pannolini, carrozzine, fasciatoi, giocattoli, alimenti e molto altro per i quali i genitori possono arrivare a spendere un massimo di 15.000 euro all’anno. 

Se, da un lato, non ci sono dubbi sul fatto che esistono moltissimi prodotti essenziali per la cura del proprio bambino nei primi anni di vita, lo è anche che, non di rado, veniamo sopraffatti dalla tentazione di effettuare acquisti su acquisti, alcuni dei quali non strettamente necessari. 

Un primo metodo per risparmiare sulle spese per un neonato, infatti, è fare una distinzione tra ciò che realmente risulta essere indispensabile e cosa, invece, non è essenziale acquistare. Su quest’ultimo punto esistono tanti metodi per risparmiare e ottenere i medesimi risultati. 

Come risparmiare sui pannolini, tra le spese più ingenti per un neonato

Partiamo da una delle spese fondamentali con l’arrivo di un bebè. In Italia, una famiglia può spendere, durante tutto il periodo in cui il bambino utilizza i pannolini (circa due anni e mezzo) fino a 2.000 euro. 

Una spesa ingente che si somma, inoltre, a una delicata questione ambientale. I pannolini monouso, infatti, riempiono le nostre discariche ogni anno, un utilizzo che contribuisce a inquinare l’aria che respiriamo tutti i giorni.

È vero, i metodi per risparmiare sui pannolini comprendono anche offerte e promozioni, sia nei negozi fisici che in quelli online. In particolare, in quest’ultimo caso, grazie a codici sconto o a offerte particolari durante l’anno, si può già risparmiare una bella cifra sul costo di questo fondamentale prodotto. 

In linea generale, però, con questi metodi si può ottenere uno sconto che non sempre fa davvero la differenza, oltre a non essere in alcun modo d’aiuto per l’ambiente. 

In realtà, la scelta più conveniente rimane l’acquisto dei pannolini lavabili, non solo dal punto di vista economico o ambientale, ma anche per la salute del bambino. 

Cominciando a usare i pannolini lavabili, infatti, si riducono gli sprechi e la quantità di rifiuti e, allo stesso tempo, preserviamo il bambino dalle frequenti irritazioni da pannolino causate dai normali pannolini monouso. Inoltre, il risparmio è davvero significativo: anche se è richiesto un investimento iniziale di 300-400 euro, i lavabili durano di più, salvando il portafoglio nei due o tre anni di utilizzo da parte del bambino. 

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Come risparmiare sulle spese per neonati e sugli omogeneizzati grazie a offerte o a quest’alternativa fai da te

Al pari dei pannolini, anche delle spese alimentari per i neonati non si può di certo fare a meno. Ma, esattamente come per i pannolini, anche per quanto riguarda questa voce di spesa è possibile risparmiare grandi cifre. 

In generale, infatti, esistono diversi modi per risparmiare sugli omogeneizzati, senza rinunciare alla qualità. È bene, comunque, essere consapevoli che un minor prezzo non implica necessariamente che si tratti di un prodotto scadente e che, molto spesso, a incidere sul costo finale di un prodotto per il consumatore sono le spese per la pubblicità e il marketing.  

Per risparmiare sugli omogeneizzati ci sono diverse alternative tra cui scegliere: 

acquistare gli omogeneizzati approfittando di offerte e promo da parte di supermercati e negozi specializzati; 

acquistare gli omogeneizzati online (in questo caso, è consigliabile fare scorta in modo da risparmiare anche sui costi di spedizione);

preparare gli omogeneizzati in casa. 

Tra tutte quelle proposte, di certo l’ultima è la più conveniente, sia dal punto di vista che economico che salutare. Online ci sono tantissime ricette semplici e veloci da seguire e, soprattutto, si può congelare l’omogeneizzato preparato per averlo a disposizione ogni volta che si vuole. 

Come risparmiare sulle spese per neonati: giochi, vestiti e altri strumenti utili

Anche i vestiti rientrano, senza dubbio, tra le spese essenziali per un neonato. Da questo punto di vista, va detto molti sono i genitori che provano piacere ad acquistare nuove tutine, scarpette o altri accessori per i nuovi nati. 

È giusto, ovviamente, cedere alla tentazione qualche volta, ma è anche importante riflettere su quanto questa spesa incida sul bilancio familiare. Acquistare tanti abiti nuovi non è mai una buona idea: in primis perché i bambini crescono a vista d’occhio e quanto abbiamo acquistato oggi non andrà più bene già solo dopo pochi mesi, in secondo luogo perché si può approfittare di vestiti usati dei bambini di amiche, zie, cugine o anche acquistabili online. 

La stessa cosa vale per molti altri strumenti e, soprattutto, per i giocattoli per bebè. Anche in questo caso, parliamo quasi sempre di spese non necessarie. Fatta eccezione per il carrozzino, per l’ovetto auto e altri prodotti dei quali non si può fare a meno, si possono trovare soluzioni alternative evitando di acquistare, ogni volta, cose diverse. 

Il fai-da-te, per esempio per l’arredamento della stanzetta o per i giocattoli, richiede un po’ di tempo in più, ma consente di raggiungere lo stesso obiettivo: il tuo bambino sarà ugualmente contento e tu farai a meno delle spese inutili, destinando quei soldi ad altri acquisti essenziali per lui o, perché no, per le attività di coppia.

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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