Proroga sospensione rata mutuo e prestito: come richiederla

Mutui e prestiti, dopo la proroga del fondo di garanzia prima casa offerto dal Consap in collaborazione con il Ministero dell'Economia arriva anche il rinnovo dell'accordo tra banche ABI e associazioni dei consumatori per estendere la possibilità di sospendere le rate di finanziamenti o mutui fino al 31 marzo 2021. Ecco a chi spetta la nuova sospensione e come si richiede.

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A causa del perdurare della crisi dovuta alla pandemia da Covid-19, proseguono gli interventi a favore delle soggetti indebitati che non riescono a far fronte al pagamenti delle rate pendenti per quanto riguarda i mutui per l'acquisto della casa ma anche per i finanziamenti o prestiti personali. 

Grazie ad una proroga dell'accordo tra le associazioni a tutela dei consumatori firmato con l'Associazione bancaria italiana ABI, sarà ancora possibile accedere alla sospensione del mutuo ipotecario anche se non rientrante nel fondo di garanzia per l'acquisto prima casa previsto dal Consap. Fino al 31 marzo 2021. 

Possibile anche congelare e sospendere le rate di prestiti personali, a causa dell'emergenza covid con richiesta sempre entro la stessa data. I termini potrebbero anche essere poi ulteriormente prorogati se le condizioni di crisi sanitaria dovessero perdurare.

Ecco quali sono le misure ancora attive, come fare domanda e chi può averne diritto. 

Sospensione rate mutuo prima casa: il fondo di garanzia Consap

il Consap è un concessionario di servizi assicurativi pubblici, organismo appartente al Mef Ministero dell'Economia e delle Finanze. Il fondo di solidarietà e garanzia del Consap prevede una copertura e una sospensione per quanto riguarda i mutui agevolati per l'acquisto della prima casa che deve essere anche la stessa dove si ha la residenza abituale. 

La nuova legge ha prorogato l'accesso al fondo e inoltre aveva reso possibile l'accesso ad un'ulteriore sospensione, quando ci fossero stati i requisiti di base, anche per chi ne aveva già usufruito in passato. 

Dal 17 dicembre sono cessate alcune regole straordinarie che includevano molte eccezioni ma è ancora oggi possibile sospendere le rate per un massimo di 18 mesi in caso di perdita o sospensione del lavoro. La misura di accesso al fondo per la sospensione dei mutui infatti è stata prorogata di un anno e quindi le domande saranno valide fino al 31 dicembre 2021.

Fondo Consap: quando è possibile sospendere le rate del mutuo prima casa?

Il Fondo può garantire una sospensione del pagamento della rata mutuo arrivando fino a 18 mesi. Il Consap provvederà al rimborso durante la durata della sospensione degli oneri relativi alla quota degli interessi per il 50%. L'intestatario del mutuo che usufruisce di tale misura dovrà riprendere al pagamento delle rate al termine della sospensione sia per quanto riguarda la quota capitale sia per gli interessi non pagati dal fondo cioè il restante 50%.

Per una maggiore velocità, visto il periodo la legge ha previsto la sospensione immediata già dalla prima rata dopo l'accettazione della domanda e senza commissioni, interessi o spese istruttorie a carico del beneficiario.

Le condizioni che devono essersi verificate per poter usufruire del fondo di solidarietà mutuo prima casa sono le seguenti: 

Isee familiare non superiore a 30000 euro, perdita o cessazione del rapporto di lavoro subordinato o parasubordinato, grave handicap o condizione di non autosufficienza come ad esempio il riconoscimento dell'invalidità civile e la conseguente dichiarazione di inabilità lavorativa. 

Esteso con l'emergenza Covid anche ai soggetti che abbiano solo interrotto il lavoro per almeno 30 giorni ed abbiano beneficiato di cassa integrazione e a quelli che abbiano dovuto ridurre l'orario di lavoro di almeno il 20% rispetto a quello previsto dal contratto

Negli ultimi due casi il numero di mesi di sospensione ai quali si avrà diritto sarà legato all'effettiva entità della riduzione del lavoro.

La modulistica per accedere al fondo Consap si trova sia sul portale ufficiale che sul sito del Mef ed è possibile presentare il modulo debitamente compilato unitamente ad una copia di un documento di riconoscimento in corso di validità anche via email da indirizzare alla banca che ha concesso il mutuo. 

Questa risorsa è inoltre cumulabile con altri periodi di sospensione già fruiti in passato come ad esempio quello previsto dall'accordo ABI associazioni consumatori, per la stessa abitazione e anche per altre moratorie istituite dai singoli istituti finanziari che hanno concesso il mutuo in base ai singoli regolamenti. 

Sospensione rate mutuo non coperto da fondo garanzia: a chi spetta e come fare richiesta

Grazie ad una proroga dell'accordo tra ABI e associazioni dei consumatori per far fronte alla grande richiesta di sospensioni rate mutui e prestiti a causa della crisi finanziaria ed economica generata dalla pandemia, si è reso necessario l'allungamento del periodo durante il quale sarà possibile fruire dello stop ai pagamenti di rate mutui e prestiti

La novità è anche di poter scegliere se sospendere i pagamenti anche solo relativi alla quota capitale del mutuo stesso, continuando a pagare la sola parte degli interessi. La sospensione è possibile fino ad un massimo di 9 rate consecutive. Questo nuovo accordo è valido anche per chi non rientra nei parametri dei mutui coperti già dal fondo di garanzia Consap.

Si potrà inoltrare la domanda anche via email, visto il divieto di spostamenti, alle banche aderenti fino al 31 marzo 2021 a condizione che si tratti di mutuo acceso prima del 16 dicembre 2020, cioè dall'entrata in vigore dell'accordo

Rientrano quindi nella misura anche i mutui per seconde case e quelli per liquidità così come altri tipi di finanziamenti personali.

Per quanto riguarda i mutui ipotecari sono ammessi anche quelli concessi per le ristrutturazioni, ed anche in caso di surroghe ma la norma prevede che gli immobili non devono essere risultanti al catasto come "di lusso" cioè nelle categorie A1, A8 e A9. Inoltre anche i mutui per liquidità e quelli di consolidamento sono parte dell'accordo e sarà possibile fare richiesta di sospensione delle relative rate

Le condizioni per beneficiare della sospensione rate sono: 

perdita del posto di lavoro, per cessazione contratto o risoluzione che sia diversa dalla giusta causa e non per dimissioni volontarie, il rapporto di lavoro può essere di tipo dipendente o subordinato o a collaborazione continuativa. In caso di morte o totale inabilità o stato di non autosufficienza sopraggiunta improvvisamente di uno o più intestatari del mutuo.

Nel caso in cui la condizione lavorativa sia stata interrotta e sospesa per più di 30 giornate, anche con integrazione al reddito di ammortizzatori sociali come ad esempio la cassa integrazione o altri trattamenti assistenziali come l'invalidità civile

Per la richiesta si può scaricare il modulo ed inviarlo insieme ai propri documenti anche via email alla banca che ha erogato il mutuo, potrebbero poi essere richieste integrazioni di altri certificati come ad esempio la lettera di licenziamento o una copia attestante la riduzione dell'orario di lavoro causa covid. 

Proroga sospensione rate prestiti: come funziona e per chi

Non solo mutui, infatti l'accordo prevede la possibilità di sospendere le rate anche per quanto riguarda i prestiti personali e i finanziamenti con altre finalità. 

Se viene sospesa solo la quota relativa al capitale residuo, gli interessi dovranno essere corrisposti. Se invece viene sospesa l'intera rata la parte relativa agli interessi potrà essere rimborsata con una ulteriore dilazione di pagamento

Anche se in passato era stata richiesta la sospensione delle rate può essere rinnovata se ci sono le condizioni e i requisiti, a patto che allo scadere della precedente il debitore abbia ricominciato a pagare regolarmente tutte le rate. 

Le condizioni che obbligatoriamente devono essersi verificate nel recente periodo per poter fruire della nuova sospensione sono le stesse di quelle riguardanti i mutui ipotecari, cioè sempre la perdita o la riduzione del lavoro. Il massimo di rate che è possibile sospendere è 9, e nel caso si fosse già usufruito in passato dello stesso accordo per la sospensione sarà possibile avere la proroga per i mesi mancanti non utilizzati. 

Così come per i mutui anche i finanziamenti si potrà scegliere di interrompere i pagamenti della sola quota capitale o di tutta la rata completa, in tutti e due i casi allo scadere della sospensione si dovrà provvedere di nuovo a regolarizzare i pagamenti con nuova scadenza e allungamento del piano di ammortamento.

Quando non si può richiedere la sospensione delle rate prestito o mutuo 

Come già esposto dal regolamento sul sito ufficiale dell'Abi nell'accordo è previsto che chi è già in sofferenza ed ha dovuto saltare il pagamento anche solo di una o più rate e quindi ricevuto la relativa segnalazione di ritardo non potrà purtroppo richiedere la nuova sospensione. Purtroppo infatti la domanda non verrà accettata nel caso ci fossero una o più rate non pagate precedenti alla richiesta. Inoltre non si applica a mutui che hanno già in corso provvedimenti amministrativi, nuove ipoteche o pignoramenti

Neanche i titolari di cessione del quinto potranno sospendere le rate, in quanto il finanziamento è strettamente legato alla garanzia offerta dal contratto di lavoro e detratto direttamente da busta paga o pensione. In quest'ultimo caso però potrebbero essere previste clausole specifiche nel regolamento inserito nel contratto firmato.  

Inoltre non possono accedere alla sospensione i titolari di assicurazione facoltativa a copertura delle rate del finanziamento o mutuo in determinate condizioni che possono essere legate anche alla perdita o riduzione dell'orario di lavoro.

In questo caso bisognerà rivolgersi direttamente alla compagnia assicurativa con la quale si è sottoscritta la polizza per verificare cosa prevede il contratto, perchè la maggior parte delle volte questo tipo di coperture garantisce il pagamento delle rate e qualora sussistano le condizioni l'aggiunta di un indennizzo giornaliero nel caso si debba sospendere il finanziamento per gravi questioni di salute

Infine i prestiti con delega di pagamento che non rientrano in quelli sospendibili previsti dall'accordo.

Tuttavia ricordiamo che ci sono state alcune moratorie su base volontaria ed ancora in vigore, da parte di numerose banche, anche che riguardano esclusivamente il credito al consumo (esempio carte di credito di tipo revolving) e cessioni del quinto stipendio/pensione.

Per questo tipo di finanziamenti occorre chiedere al proprio istituto per sapere se abbia o no aderito alla sospensione sulla base sempre dei requisiti di perdita involontaria di lavoro, o riduzione dell'orario o altri eventi straordinari personali ricollegabili alla crisi economica e sanitaria da coronavirus

 

Prestiti e mutui autonomi e partite iva: come richiedere la sospensione delle rate 

Per i mutui prima casa coperti dal fondo di garanzia Consap purtroppo la possibilità estesa anche ai lavoratori autonomi e alle partite iva come commercianti ed artigiani, o liberi professionisti è decaduta il 17 dicembre 2020 e la categoria non è stata al momento reinserita nella proroga

Ma con il nuovo accordo Abi le banche aderenti potranno accettare di sospendere il mutuo o il prestito anche ad autonomi e titolari di impresa individuale.  In questo caso se la propria banca è tra quelle aderenti al nuovo accordo il requisito sarà quello di inviare la documentazione nella quale si autocertificherà di aver subìto la riduzione del fatturato che dovrà essere minimo del 33% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019.

Il periodo da prendere in esame sarà uno dei trimestri successivi al 21 febbraio 2020. La certificazione di perdita guadagni compensi o fatturati dovrà essere riconducibile alla chiusura imposta dalle restrizioni a causa del covid-19. Ad esempio titolari di negozi in zona rossa che hanno dovuto sospendere le attività o autonomi con contratti di lavoro ricollegabili a tali imprese che per lo stesso motivo hanno avuto compensi ridotti

Sospensione rate mutuo prestito: l'elenco delle banche e finanziarie aderenti 

Sul sito dell'Abi viene reso noto il nuovo accordo siglato in data 16 dicembre 2020, tra le banche aderenti e le associazioni dei consumatori per la proroga della moratoria sui mutui e prestiti al 31 marzo 2021. Per il momento hanno aderito 107 istituti bancari e società finanziarie di credito, che fanno parte del progetto salvo recesso. 

L'elenco è aggiornato al 5 gennaio e può essere consultato sul portale al link "banche aderenti all'accordo",  ma come fa notare anche la stessa associazione nel documento ufficiale, oltre a questo accordo le singole banche potranno offrire comunque soluzioni equivalenti ed in qualche caso migliorative delle condizioni di accesso alla sospensione delle rate, anche con criteri diversi di valutazione non presenti allo stato attuale.

Per qualsiasi tipo di informazione quindi è sempre possibile chiedere presso la propria banca o finanziaria se sono state attivate altre misure aggiuntive per aiutare chi è in posizione di debito e sofferenza finanziaria legata a condizioni sfavorevoli momentanee ed involontarie

Importante ricordare che se si accede alla sospensione e si è in posizione debitoria regolare con le precedenti rate, non si rischia in alcun modo la segnalazione alla centrale rischi dei “cattivi pagatori” come previsto e spiegato anche nelle risposte alle domande frequenti (FAQ) sull'argomento inserite sul sito di Banca d'Italia:

“non verranno segnalati ritardi nei pagamenti per coloro che beneficiano della moratoria, in quanto le rate sono sospese. Inoltre, il cliente non potrà essere segnalato a sofferenza dal momento in cui la moratoria gli è stata concessa.”