Contanti, dal 1 gennaio cambia tutto! E occhio alle multe!

Siete affezionati ai pagamenti con i contanti? Attenzione perché cambiano le soglie. E con il nuovo anno cambiano anche le regole. Da gennaio cambiano i limiti massimi di pagamento possibili con i contanti. Occorre fare attenzione perché si rischiano sanzioni e multe. Vediamo la situazione nel dettaglio e cosa cambierà a partire dal 1 gennaio 2022.

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Siete affezionati ai pagamenti con i contanti? Attenzione perchè cambiano le soglie. E con il nuovo anno cambiano anche le regole. Da gennaio cambiano i limiti massimi di pagamento possibili con i contanti.

Occorre fare attenzione perchè si rischiano sanzioni e multe. Vediamo la situazione nel dettaglio e cosa cambierà a partire dal 1 gennaio 2022.

Stop contanti: sempre più transazioni digitali

L'impegno del Governo capitanato da Mario Draghi è noto. Si vogliono a tutti i costi ridurre i pagamenti attraverso il contante.

Occorre favorire i pagamenti tracciabili tramite bonifici, tramite carte di debito o di credito. Gli inguaribili affezionati al denaro contante per effettuare la maggior parte dei pagamenti dovranno per forza di cose mutare le loro abitudini visto che il bonifico o il pagamento con il bancomat saranno sempre più estesi.

Dal 1 gennaio 2022 infatti entrano in vigore importanti novità che cambiano molte abitudini in casi di pagamenti di servizi. 

Stop pagamento contanti: le regole in vigore oggi

Prima di entrare nel dettaglio delle novità e delle nuove limitazioni sull'uso del contante vediamo quale è la situazione di oggi. Vediamo i limiti all'utilizzo del contante che sono attualmente in vigore nel nostro paese. Tutto questo fino al 31 dicembre prossimo. 

La Legge prevede che non si possano effettuare transazioni di denaro contante oltre il limite di 2.000 euro.

Chi effettua acquisti di prodotti oltre la soglia dei 2.000 euro deve per legge effettuarlo tramite sistemi elettronici come ad esempio bonifici, pagamenti elettronici con carte di credito o debito o altri tipi di pagamenti comunque di natura elettronica e tracciabili. 

Naturalmente è possibile sempre chiedere pagamenti rateizzati e sotto la soglia dei 2.000 euro fino al 31 dicembre è possibile effettuare questi pagamenti in contanti.

Stop pagamento contanti: ecco i nuovi limiti

Vediamo questi nuovi limiti. Oggi il limite massimo di pagamento che si può fare utilizzando i contanti è di 1999,99 euro. In altre parole fino a 2.000 si possono usare i contanti con disinvoltura senza particolari problemi e senza dovere rendere conto a nessuno.

Dall'anno prossimo, dal 1 gennaio, quindi tra poco più di un mese questo limite massimo con il quale si può effettuare il pagamento in denaro contante viene dimezzato. Esaattamente la metà.

A partire dal 1 gennaio 2022 il pagamento massimo che sarà consentito effettuare in contanti non può essere superiore a 999,99 euro.

Ogni pagamento che si deve fare nella vita di ogni giorno, basta pensare anche per fare due esempi ad un lavoro dal meccanico per la propria auto o ad un soggiorno alberghiero di una famiglia, deve essere fatto con metodi diversi dal denaro contante se il pagamento che si effettua è superiore ai 1.000 euro.

Questo sempre per proseguire nella lotta al denaro contante. Ogni pagamento dai 1.000 euro in su deve essere effettuato con bancomat o bonifici tramite conto corrente. 

Stop al pagamento con i contanti oltre un certo limite: stop all'evasione fiscale

Era da tempo nell'aria questa stretta all'uso dei contanti con l'obiettivo di ridurre l'evasione fiscale e mettere sistemi di pagamento sempre più tracciabili.

Questo stop all'uso dei contanti oltre una certa soglia entra in vigore dal 1 gennaio 2022 e va a cambiare abitudini radicate. Questo cambiamento dei limiti massimi di pagamento con il contante che passa sostanzialmente da 2000 a 1000 euro, imporrà anche contestualmente la necessità di attivare sistemi di controllo, di sanzioni e divieti.

Il tutto per cercare di ridurre l'evasione fiscale che continua a rappresentare una delle problematiche più gravi presenti nel nostro paese.

Questa stretta vuole portare sempre più persone a usare sistemi tracciabili di pagamento che è uno degli obiettivi che ogni governo di questo paese, e il Governo Draghi non fa eccezione in questo senso, per cercare di arginare il fenomeno dell'evasione fiscale. 

Stop al pagamento in contanti: Italia fanalino di coda in Europa sui pagamenti digitali

Il 1 gennaio è alle porte e le nuove regole sul contante stanno per entrare in vigore.

Si dimezza quindi la cifra che è prevista fino al 31 dicembre. Da sottolineare che questa norma è ancora una decisione che si può ascrivere al Governo precedente guidato da Giuseppe Conte. Visto che la norma è inserita nel Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020.

Non è la prima volta che nel nostro paese si decide di effettuare una stretta al contante visto che l'Italia su questo aspetto è molto indietro rispetto ad altri paesi europei.

Sul conteggio dei pagamenti con carta o elettronici il nostro paese si trova in un non troppo invidiabile 25esimo posto su 27 paesi europei per numero di pagamenti attraverso una transazione elettronica.

Molti italiani sono ancora legati ai pagamenti con i contanti anche per cifre importanti e non sono troppo avvezzi a effettuare pagamenti in maniera digitale con carte di credito o debito o con l'utilizzo di bonifici.

Stop passaggio denaro contante: il sostegno del governo Draghi alla misura di Conte 

Se sul cashback le perplessità di questo nuovo esecutivo sono note, sul discorso dello stop dove possibile all'uso dei contanti la posizione del Governo Draghi invece è nettamente chiara.

Draghi ha più volte sottolineato l'importanza di cercare di limitare l'utilizzo massiccio di denaro contante che è presente nel nostro paese.

Quindi da questo punto di vista questa norma che era partita dal precedente Governo Conte sostenuto principalmente da Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, non verrà toccata perchè tra le priorità dello stesso Draghi esiste la possibilità di effettuare ogni sforzo per incentivare i pagamenti di natura elettronica. 

Stop passaggio denaro contante: quali sono i passaggi coinvolti

Abbiamo detto che le novità introdotte dal 1 gennaio 2022 riguardano principalmente lo stop ai passaggi di denaro contante a partire da cifre superiori a 999,99 euro.

Ma quali sono le nature di passaggi in cui tutto questo viene vietato?

Occorre subito essere chiari: vale per tutti i passaggi sia che si tratti di passaggi tra persone giuridiche tra impresa e impresa ad esempio, che tra persona fisica e persona giuridica (un cittadino ad esempio che paga un'impresa o un'azienda per un servizio svolto) e anche tra persone fisiche.

E qui si apre anche un altro discorso che tratteremo successivamente nell'articolo ad esempio legato a regali in denaro che come consuetudini abituali nel nostro paese avvengono nelle famiglie. 

Per tutto questo genere di pagamenti la norma prevede che pagamenti superiori a 999,99 euro devono non essere fatti attraverso le banconote ma attraverso strumenti tracciabili come ad esempio bonifici, assegni, addebiti, pagamenti via interne con app o internet e carte di credito o di debito. 

Naturalmente si tratta di una norma che incide pesantemente sull'utilizzo dei contanti in maniera libera. Utilizzo che sotto la cifra dei mille euro può continuare in maniera lineare ma sopra questa cifra per ogni tipo di transizione non sarà più consentito.

Stop denaro contante: l'esempio sulle donazioni in famiglia

Non faranno eccezione, sulla carta quantomeno, nemmeno le donazioni anche nell'ambito familiare, donazioni ad amici e parenti.

Un genitore che vuole aiutare il proprio figlio ed è abituato, magari, a dare cifre una tantum superiore ai 1.000 euro è bene  che prenda l'abitudine di non farlo più in contanti ma con sistemi tracciabili come il bonifico. Per evitare problemi con l'Agenzia delle Entrate.

Questo perchè se ci possono essere controlli del Fisco, ad esempio su uno studente universitario che riceve soldi dai genitori e effettua acquisti importanti ma non ha reddito. In caso di accertamento può dimostrare al fisco con il bonifico da dove proviene quel denaro. Cosa che col contante non è possibile.

E attenzione perchè ci saranno controlli e sanzioni. La norma prevede anche la possibilità di effettuare controlli per quelle che tecnicamente vengono definite transazioni frazionate. Ovvero operazioni collegate tra di loro che avvengono in un periodo temporale di breve durata.

Stop pagamento contanti a 1.000 euro: cosa rischia il cittadino che lo effettua?

Questa soglia da 1.000 è stata fissata e dal 1 gennaio 2022 entra in vigore.

Ma che cosa succederà ai cittadini che dal 1 gennaio 2022 decideranno di pagare nonostante la nuova disposizione sull'acquisto oltre i 1.000 euro con denaro contante?

Cosa succede a chi va oltre il valore che è stato previsto dalla nuova legge? Attenzione perchè effettuando operazioni di questo genere si entra nel mirino dell'Agenzia delle Entrate. Perchè la spiegazione è molto semplice: si può entrare nelle sanzioni che vengono previste in tema di anti-riciclaggio.

Ci saranno sanzioni amministrative e in denaro molto importanti: se si trasgredisce alla norma ci sono multe dai 1.000 euro in su anche in relazione alla cifra. La norma prevede regole anche per chi riceve il pagamento.

Se ci sono persone che non effettuano la comunicazione sul pagamento in contanti avvenuto oltre i 1.000 euro queste persone se controllate naturalmente e trovate in possesso di una non tracciabilità legata ad un deterinato pagamento devono fronteggiare e pagare una multa che può variare dai 3.000 ai 15.000 euro. 

Stop pagamento contanti: resta la libertà di prelievo

Al momento la Legge non prevede limiti al versamento o al prelievo di contante dal proprio conto corrente. La norma non ha collocato limitazioni ad esempio per i prelievi.

Naturalmente tutto quello che sarà sopra 1.000 euro a partire dal 2022 sarà guardato con la lente d'ingradimento.

Quindi per non terminare nel mirino dell'Agenzia delle Entrate è meglio fare attenzione perchè la banca stessa potrebbe richiedere delle spiegazioni in merito a questa cifra prelevata.

Non saranno effettuati accertamenti fiscali sul denaro prelevato dal proprio conto corrente ma la banca dobrà chiedere al cliente la destinazione del denaro. Perchè oltre certe soglie di importi prelevati ci può essere la segnalazione all'Unità di Informazione Finanziaria onde evitare reati come il riciclaggio. 

Quindi anche in famiglia per trasferimenti importanti di denaro occorrerà farli tramite conto corrente.