Conti correnti online: aumentano i costi

I conti correnti bancari nel corso degli ultimi mesi hanno visto crescere in misura notevole i costi a carico dei clienti.

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I conti correnti bancari nel corso degli ultimi mesi hanno visto crescere in misura notevole i costi a carico dei clienti: sia per gli istituti di credito tradizionali, che operano attraverso sportelli fisici e filiali, e ancor di più per quelli online. Le banche hanno, più o meno esplicitamente, motivato l'incremento dei costi dei c/c con le sfavorevoli politiche monetarie della BCE. Per stimolare l'economia l'Eurotower ha infatti adottato misure straordinarie tra cui i tassi negativi sui depositi: dopo essere stati portati a zero nel luglio 2012, i tassi sono diventati negativi (-0,10%) nel giugno 2014. A settembre 2019 l'ultimo ritocco: da -0,40% a -0,50%. I tassi di deposito negativi costituiscono un costo per le banche che intendono effettuare depositi overnight presso una delle banche centrali nazionali dell'Eurosistema. Gli istituti di credito hanno quindi preso le contromisure, in pratica scaricando sui clienti i maggiori costi.

Ma in definitiva, quanti soldi in più devono sborsare i correntisti per mantenere un c/c online? La risposta arriva dall'indagine condotta dal sito specializzato SosTariffe.it su 17 banche italiane. Complessivamente a gennaio 2020 le condizioni di contratto per i conti correnti rispetto a gennaio 2019 comportano un aumento medio di oltre il 29%. Il costo annuo del conto è infatti passato da 45,26 euro a 58,58 euro. Scendendo nel dettaglio e analizzando le varie tipologie di clienti l'indagine specifica che per le coppie l'aumento è stato di quasi il 33%, per i single di quasi il 29%, mentre le famiglie hanno visto crescere i costi di circa il 27%.