Terremoto bancomat, la tassa che svuota il conto corrente

Questa volta quella che arriva dritta dritta sul nostro conto corrente non è l'ennesima patrimoniale o la tassa occulta imposta dalla Bce. No, questa volta sono direttamente gli istituti di credito, che vogliono far cassa direttamente sulle nostre operazioni, sui nostri prelievi al bancomat.

Image

Questa volta quella che arriva dritta dritta sul nostro conto corrente non è l'ennesima patrimoniale o la tassa occulta imposta dalla Bce. No, questa volta sono direttamente gli istituti di credito, che vogliono far cassa direttamente sulle nostre operazioni, sui nostri prelievi al bancomat. Qualcuno ha provveduto a definirla come la tassa sul contante ed in un certo senso possiamo anche affermare che non ha tutti i torti: l'aumento delle commissioni per chi preleva al bancomat è una vera e propria tassa. Anche se in realtà sono delle commissioni, che rimangono nelle tasche dell'istituto di credito.

In queste ore è tornata al centro del dibattito l'ipotesi di un'introduzione delle commisisoni da pagare alla banca proprietaria dell'ATM dal quale si starebbe procedendo ad effettuare il prelievo. Come molti ben ricorderanno la procedura è stata avviata nel corso del mese di dicembre, attraverso un comunicato inviato direttamente all'Agcom, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

Tassa sui contanti: di cosa stiamo parlando!

Quella che potrebbe essere applicata sul nostro conto corrente, nel momento in cui si dovessero prelevare dei contanti da uno sportello bancomat, è a tutti gli effetti una vera e propria tassa. Bancomat S.p.A., la società che gestisce il circuito degli ATM, in un comunicato, spiega:

tra le novità più importanti si registrano l’abolizione della commissione interbancaria e il pagamento della commissione applicata al prelievo - da parte del consumatore - direttamente all’istituto di credito dove è collocato l’ATM. Dal momento che, secondo consolidata prassi e giurisprudenza nazionale ed europea, le regole di circuito sottoposte da Bancomat S.p.A. all’Autorità costituiscono un’intesa fra soggetti concorrenti, l’Antitrust valuterà se le nuove regole di circuito possano configurare un’intesa suscettibile di restringere o falsare la concorrenza nel mercato comune ai sensi dell’articolo 101 del TFUE.

Secondo molti osservatori questa modifica richiesta da Bancomat S.p.A. potrebbe determinare un irragionevole aumento dei costi: si parla di qualcosa come qualche milione di euro di commissioni, avendo come conseguenza una riduzione dell'uso del contante a favore dei pagamenti elettronici. 

Conto corrente, tutti i nodi da sciogliere!

Al momento queste nuove commissioni che verranno addebitate direttamente sul conto corrente non sono ancora una certezza. L'Antitrust deve sciogliere alcune riserve, ma soprattutto deve chiudere l'istruttoria avviata dopo la comunicazione effettuata da Bancomat S.p.A., con la quale si informava dell'intenzione di riformare i sistemi di costi e commissioni dei prelievi agli sportelli ATM.

Una domanda, comunque, che molti nostri lettori si stanno ponendo è quanto possa costare questa piccola rivoluzione. Quali costi andremo a trovare sul nostro conto corrente e come dovremmo cambiare le nostre abitudini? Giusto per avere un'idea basti pensare che nel corso del 2020 sono state effettuate qualcosa come 510 milioni di prelievi presso gli sportelli automatici, per un importo complessivo pari a 80 miliardi di euro. Giusto per fare un calcolo al volo, se per ogni prelievo venisse applicata una commissione da un euro, le banche arriverebbero ad incassare qualcosa come 510 milioni di euro. Ovviamente è necessario capire quali banche decideranno di applicare le commissioni ai propri clienti e verificare l'eventualità che l'istituto bancario decida di permettere di prelevare gratuitamente ai clienti nel momento che usano i bancomat del proprio circuito.

Giusto per avere un'idea di cosa si stia parlando, basti pensare che al momento l'azionariato di Bancomat S.p.A. è costituito da 125 banche, che eleggono la governance bancaria e che quindi, alla fine della fiera, dettano le regole del gioco. Nel CdA della società ci sono tre consiglieri di Intesa Sanpaolo, due di Unicredit ed uno di Bper, Mps, Credem, Iccrea e Bpm.

Come salvare il conto corrente!

Quale strada possono percorrere i clienti per non veder lievitare troppo le spese sul conto corrente? Una possibilità è costituita dai sistemi di pagamento digitali: possono iniziare a pagare tutto con la carta di credito o qualsiasi altra App sullo smartphone e limitare al massimo il prelievo del contante. L'alternativa è quella di scegliere una banca che abbia una fitta rete di sportelli ATM presso i quali prelevare e verificare, tra le righe del contratto del conto corrente, che i prelievi al bancomat siano gratuiti nel momento in cui si preleva da uno sportello della banca presso la quale si sia clienti. Ricordiamo, comunque, che al momento ci sono varie iniziative che stanno spingendo i consumatori ad utilizzare i sistemi di pagamento elettronici e ad abbandonare il contante.

La gestione del contante sta diventando, mese dopo mese, un'attività considerata sempre meno strategica per le banche, ma soprattutto sempre meno profittevole. Aggiungiamo, poi, il fatto che l'uso sempre maggiore dei canali digitali, sta cambiando le abitudini dei clienti, tanto che molte banche stanno provvedendo a chiudere i propri sportelli.