Conto corrente per professionisti: caratteristiche necessari

Il conto corrente per professionista è una tipologia di conto pensata esclusivamente per le esigenze di professionisti e libero professionisti. Vediamo in dettaglio le tipologie di lavoratori e conti correnti, i servizi fondamentali di un conto corrente online e i suoi vantaggi e svantaggi.

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Che si tratti di risparmiare il proprio denaro o di inziare un lavoro con cui guadagnare e mettere da parte i primi stipendi, il conto corrente è uno strumento bancario molto utile per depositare il proprio denaro. Grazie a questo strumento, i correntisti possono depositare sul proprio conto l'accredito dello stipendio o della pensione, pagamenti, incassi, bonifici e addebiti diretti quali il pagamento delle bollette.

Afferma quellocheconta.gov:

"Il conto corrente bancario è uno strumento per la gestione del denaro".

Il conto corrente bancario può anche essere implementato attraverso altre funzioni: può fungere infatti anche da carta di debito, carta di credito ed è utile per l'emissione di assegni. E' possibile versare e prelevare in qualsiasi momento e spesso, molte operazioni possono essere svolte online. 

Il conto corrente per professionisti è una tipologia di conto pensata esclusivamente per le esigenze di professionisti e libero professionisti. La maggior parte delle banche fisiche e online prevede sempre un piano dedicato ai professionisti e un conto corrente rivolto alle imprese, con la differenza di base che il secondo non è un conto di cui può usufruire un privato, o che comunque presenta dei vantaggi rivolti in special modo alla prima categoria. 

Prima di approfondire il tema è necessario capire a che categoria di lavoratori si appartiene così da scegliere il conto corrente più giusto per le proprie esigenze. 

Conto corrente e tipologie di lavoratori

Ma quali sono le tipologie di lavoratori e il conto corrente più adatto a loro?

Una prima distinzione necessaria è fra imprenditori e libero professionisti. Secondo il nostro Codice Civile, una attività imprenditoriale è tale quando:

"È imprenditore chi esercita professionalmente una attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni e di servizi." Questo significa in primo luogo che "chi esercita professionalmente" lavora in modo abituale e continuativo, coordina i prodotti e le risorse e soprattutto ha l'obiettivo commercializzare i beni e/o servizi". 

Se l'attività di impresa è esercitata da una persona fisica, si tratta di una ditta individuale che può essere di tipo artigianale o commerciale. 

Secondo la definizione di attività di impresa: la ditta individuale è la professione svolta da una persona fisica, unico titolare dell'impresa, che può avvalersi di collaboratori. La ditta individuale si divide in artigianale (comprendendo le categorie di artigiani, parrucchieri, giardinieri, meccanici) e commerciale, quando è prevista la vendita di prodotti e/o servizi (negoziante).

E' una delle forme di impresa più utilizzate perchè prevede la semplice apertura di partita IVA. Sebbene fra i vantaggi non vi sia l'esistenza di un capitale minimo obbligatorio iniziale, lo svantaggio maggiore è rappresentato da un rischio di natura patrimoniale. L'imprenditore è infatti totalmente responsabile di terzi creditori e risponde con il suo intero patrimonio personale dei debiti dell'impresa.

Il libero professionista invece, è colui che, secondo l'articolo 2229 del Codice Civile italiano, svolge una professione intellettuale sotto compenso, è organizzato in maniera autonoma ed è iscritto in appositi albi o elenchi (avvocato, medico, ingegnere, psicologo, commercialista). Dette anche libere professioni ordinistiche, sono un sotto insieme delle libere professioni. 

I professionisti non ordinistici, disciplinati dalla legge 4/2013, sono quei lavoratori autonomi con partita IVA non organizzati in ordini o collegi, iscritti alla Gestione separata dell'INPS. Queste figure, nella maggior parte dei casi diplomati, laureati e specializzati, sono professionisti detentori di partita iva, raramente imprenditori o dipendenti. All'interno della categoria dei professionisti non ordinistici si trovano anche i professionisti esclusivi, i professionisti concorrenti e i collaboratori concorrenti. 

L'articolo 1 comma 2 della legge 4/2013 fornisce la definizione di professione come:

“L’attività economica, anche organizzata, volta alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitata abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale, o comunque con il concorso di questo, con esclusione delle attività riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi ai sensi dell’art. 2229 del codice civile, delle professioni sanitarie e delle attività e dei mestieri artigianali, commerciali e di pubblico esercizio disciplinati da specifiche normative”.

Chi appartiene all'elenco: figure come consulenti, urbanisti, grafici, wedding planner, pubblicitari, manager, artisti, istruttori di fitness e così via. 

Per lavoratore autonomo (art. 2222 Codice Civile) si intende la persona che, in cambio di denaro, svolge un servizio o realizza un'opera per un committente, sia esso un imprenditore o un datore di lavoro. Sebbene il lavoro autonomo sia molto vantaggioso per chi lo svolge, vista la grande libertà di gestione del lavoro e degli orari e per il fatto che manca il vincolo di subordinazione, d'altro canto risulta svantaggioso nei casi in cui il professionista non possa lavorare (malattia, assenza di affari, viaggi).

Che cos'è il conto corrente: tipologie, prezzi, documenti necessari

Il conto corrente o C/C, è uno strumento bancario utile all'utente per depositare il proprio denaro, utilizzare denaro elettronico e una serie di strumenti finanziari offerti dalla propria tariffa. Questo strumento è utile sia ai privati, per l'accredito dello stipendio e l'addebito di spese e utenze, sia alle aziende per convogliare i flussi di denaro quali incassi e pagamenti nazionali e internazionali tramite bonifici. 

Di solito aprire un conto corrente è gratuito, ma i costi dipendono nella maggior parte dei casi dal tipo di conto corrente scelto. Solitamente, le voci di costo possono essere dovute a: un canone annuale o mensile, ovvero una cifra fissa  da corrispondere alla propria banca che comprende un certo numero di servizi inclusi; l'imposta di bollo, ovvero la tassa obbligatoria di  € 34.20 all'anno da pagare allo Stato Italiano; il costo delle singole operazioni non incluse nel canone o che ne superano i limiti; il costo di un prestito bancario nel caso in cui venga superata la propria disponibilità di denaro; bonifici e prelievi bancari. 

I documenti richiesti all'apertura di un conto corrente sono, per i cittadini italiani, il codice fiscale e un documento di identità in corso di validità, sia esso la carta di identità, la patente o il passaporto. Più raramente invece vengono richiesti il certificato di residenza e una copia della busta paga o del contratto di lavoro a titolo di verifica dell'affidabilità del cliente. 

Questo video di FEduF - Economia a scuola, chiarisce le idee su che cos'è un conto corrente e come aprirne uno:

 

Conto corrente per professionisti: i servizi fondamentali 

Possedere un conto corrente per professionisti permette di separare le finanze personali da quelle professionali, di gestire e tenere traccia della contabilità e di usufruire di servizi dedicati specificatamente alla propria attività. Vediamo in dettaglio i servizi fondamentali che un conto corrente per professionisti deve avere.

Uno dei vantaggi di avere un conto corrente, anche online, è la possibilità di aprire e gestire il proprio conto in modo gratuito, online e tramite App. Il piano base, senza costi fissi, è vantaggioso soprattutto per i lavoratori autonomi in regime forfettario. E' possibile inviare e ricevere bonifici SEPA (Single Euro Payments Area, ovvero il classico bonifico europeo) istantanei e gratuiti e spesso è abilitato ad inviare e ricevere bonifici esteri, SWIFT(Worldwide Interbank Financial Telecommunication, per pagamenti o bonifici bancari internazionali all'infuori del circuito SEPA). Ogni spesa è classificata e aggiornata, così l'utente potrà avere una panoramica costante delle sue spese. 

Salendo con il piano tariffario, è possibile accedere a servizi aggiuntivi, offerti dal proprio conto a pagamento. In questo caso sarà possibile usufruire di specifiche polizze assicurative, sconti e offerte. 

Ci sono anche compagnie che si rivolgono esclusivamente a professionisti e PMI (piccole e medie imprese). In questo caso, offrono pacchetti mirati a soddisfare le esigenze esclusivamente del loro target. Una delle possibilità è di sostituire il proprio tradizionale conto corrente e aprire svariati conti con IBAN italiano, - servizio utile alle piccole e medie imprese e alle Startup- gestire i pagamenti F24, eliminare le note spese e ottimizzare la gestione contabile, gestire i conti correnti in team e tramite App. 

 Conto corrente: rischi e minacce 

Ma attenzione ai rischi! Una delle principali minacce per chiunque sia in possesso di un conto corrente è la sottrazione fraudolenta di denaro. Scrive BNL sul proprio sito:

 "Con la nascita dei sistemi di home banking e di pagamento online, la minaccia più comune è diventata il crimeware, un software maligno che si presenta sotto forma di virus, worm, Trojan o altro malware con lo scopo di ottenere profitti illeciti."

Oltre a questo tipo di minacce i correntisti potrebbero incappare anche in azioni di phishing, ovvero delle frodi informatiche tramite false e-mail, il cui scopo è quello di ottenere i dati sensibili del detentore del conto portandolo ad aprire link dannosi o malware. Lo smishing (da sms + phishing) è una truffa basata sull'uso di messaggi di testo. Chi invia questo tipo di sms di solito si cela dietro i nomi di istituzioni note come banche o corrieri postali, per indurre le vittime a cliccare su falsi link o pagine web da compilare con i propri dati. Il vishing funziona come le precedenti truffe, ma si serve delle chiamate per captare e rubare i dati della vittima. 

Come proteggersi allora da queste ed altre truffe? Bisogna sempre prestare attenzione ai messaggi: vincite improvvise, messaggi di riscatto, mail sospette ed altro ancora. Inoltre, è sempre utile tenere a mente che le banche e gli istituti finanziari non comunicano mai con i propri clienti via sms, nè chiedono dati sensibili attraverso messaggi di testo o chiamate a freddo. Mai cliccare su link sospetti o rispondere a numeri strani, nè conservare password e altri dati sensibili sul telefono.