Conti correnti sempre più cari. Lo strumento di deposito e risparmio più amato dagli italiani ha subito negli ultimi mesi forti rincari. Ma nonostante tutto resta la soluzione preferita. Ecco allora quali sono i migliori secondo la classifica di Altroconsumo.
I rincari colpiscono ancora. A farne le spese, in ordine di tempo anche i conti corrente. Negli ultimi mesi i costi relativi alla soluzione preferita dagli italiani hanno raggiunto il 21% in più rispetto allo scorso anno anche se sono migliorati i saldi finali dei conti degli italiani, attestati intorno ai 20.000 euro.
Ad essere maggiormente colpite le famiglie con alta operosità e i pensionati. Ad evidenziare perplessità anche un’indagine della Banca di Italia che ha messo in risalto come i conti correnti aperti da più tempo sono certamente meno convenienti delle nuove soluzioni.
In estrema sintesi la fedeltà non paga.
Da un’altra analisi fatta da Altroconsumo emerge come i rincari maggiori toccano i giovani con un +10% a seguire le famiglie con un +8,1% e i pensionati (+7,9%).
Mediamente i giovani spenderanno in più 76 euro con circa 164 operazioni all’anno. Per le famiglie con una media di 228 operazioni l’anno, il rincaro è di 160 euro, per i pensionati invece si attesta intorno ai 151 euro.
La differenza tra il conto più caro e quello meno caro si attesta intorno ai 200 euro.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono secondo Altroconsumo i conti correnti migliori in termini di costi.
Conto corrente, quali sono i migliori? Ecco la classifica di Altroconsumo
L’inflazione non lascia stare nemmeno i conti correnti. A dirlo è Altroconsumo che ha confrontato l’Icc (l’Indicatore dei costi complessivi annuo, standard, parametri della Banca d’Italia) del 31 gennaio 2023 con quelli del 6 febbraio 2022.
I costi salgono per l’aumento dei canoni, sul conto e sulle carte di pagamento. La classifica è stata stilata tenendo conto di alcuni parametri, ha calcolato il costo per le famiglie tipo che precede l’accredito dello stipendio, dodici prelievi Atm, la domiciliazione delle bollette e dodici rate del mutuo.
Dall’analisi si evince che è possibile ancora accedere a conti con costo zero, soprattutto se si fa riferimento a quelli online.
Tra le migliori soluzioni c’è il conto Bbva, che garantisce una carta gratuita e la possibilità di depositare il denaro con tassi di interesse lordo del 2% per dodici mesi.
Tra gli altri migliori in classifica ci sono i conti correnti di banca Sistema e Banca Progetto che garantiscono un tasso lordo dell’1,50% a zero spese mentre con Banca Progetto c’è la possibilità di aggiungere il conto deposito senza costi aggiuntivi e con un tasso di interesse dell’1% lordo su base annua.
In più sul sito ufficiale della Banca si legge che fino al 28 febbraio il tasso è al 2,50% in promozione fino al 30 giugno 2023 con bollo a carico della banca per tutto il 2023.
Altri conti in classifica sono quelli di Banca Ifis, MeglioBanca, Illimity, Ing, Webank e Bbva.
L’offerta migliore è senza dubbio quella di Banca Sella, che offre una soluzione sia fisica che virtuale a 18 euro seguita da quella di Ibl (21,32 euro) e da quella di banca Widiba e Unicredit con 24 euro.
Altroconsumo, questi i conti correnti più costosi
Secondo la classifica di Altroconsumo invece i conti correnti considerati più costosi sono online Fineco, Mps e Credem mentre per uso fisico e online Crede, Mps e Banco Bpm.
Nota a parte, secondo Altroconsumo, hanno Credite Agricole, Intesa Sanpaolo, CheBanca! e Deutsche Bank dove le spese per il conto sono arrivate a 118 euro.
In merito ai costi legati all’inflazione però le Credit Agricole Italia ha sottolineato che nonostante l’indice Icc per il 2023 è molto elevato si potrà aprire un conto a 5 euro al mese riducendosi fino a 2 euro con accredito di stipendio/pensione.
Altroconsumo, ecco cosa succede con gli interessi
Altroconsumo si è focalizzata anche sul tema degli interessi, cresciuti dopo le misure adottate dalla BCE a partire dalla scorsa estate.
Se si considerano gli interessi sulle giacenze si attestano allo zero o sono quasi vicine allo zero, mentre ad aumentare sono i tassi di interesse passivi applicati sul rosso di conto corrente che crescono del 4,15% con una media annuale salita al 17,80% contro i 17,08% nel 2022.
In estrema sintesi i tassi da pagare alle banche tendono ad aumentare cosa che non caratterizza i tassi attivi sulle giacenze di conto.