Conto deposito o Btp? La migliore scelta è questa. Quale conviene di più per rendimento

Btp o Conto Deposito? Nonostante l’aumento degli interessi di entrambe le forme di risparmio, la scelta degli italiani risulta essere ardua. Ecco le due scelte a confronto e quale convenienza anche in ottica di rendimento.

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Btp o Conto Deposito? Nonostante l’aumento degli interessi di entrambe le forme di risparmio, la scelta degli italiani risulta essere ardua. 

La crisi internazionale tra Russia e Ucraina sta avendo forti ripercussioni nei sistemi economici dei vai paesi. L’aumento del prezzo del gas legato all’attuale contesto di conflitto sta facendo lievitare i prezzi dei beni al consumo facendo perdere potere di acquisto ai consumatori italiani. 

Da una stima si Eurostat, l’inflazione ha raggiunto i 10,7 punti percentuali nel mese di ottobre contro i 9,9% del mese di settembre.

Coloro che hanno risparmiato una piccola somma di denaro, oggi preferiscono tenerla al sicuro per gli imprevisti, ferma sui conti corrente. Ma la scelta senza dubbio non è delle migliori per due motivi. 

Il primo è legato, come già detto, alla perdita del potere di acquisto delle famiglie italiane. Ne deriva che i soldi depositati sul conto hanno un valore sempre più basso. 

In altre parole, la cifra depositata nel futuro permetterà di acquistare meno prodotti e meno servizi. Altra motivazione è legata al fatto di mancati guadagni se investiti in migliori opportunità di risparmio.

In tempi di incertezza economica è molto difficile capire, però, qual è l’opportunità di risparmio migliore e soprattutto dove investirli. Questa è la motivazione che spinge molte famiglie italiane a lasciare parcheggiati i soldi sui propri conti correnti. 

La propensione al rischio degli italiani e tendenzialmente bassa, ma ci sono due alternative che possono essere utilizzate per poter far fruttare i soldi depositati. 

Stiamo parlando dei Conti Deposito e dei Btp. I conti deposito, gestiti da banche fisiche o virtuali, sono molto utilizzati dai risparmiatori italiani anche se i rendimenti offerti sono più bassi di alcuni anni fa.

I Buoni del tesoro poliennale (Btp), invece, sono emessi dallo Stato e sono una forma di investimento più rischiosa.

Ma quali sono risultano più convenienti e in quali bisogna investire oggi anche prendendo in considerazione il rendimento? Ecco tutte le spiegazioni a riguardo.

Conto deposito o Btp? La migliore scelta è questa. Quale conviene di più per rendimento

Se mettiamo a confronto le due soluzioni di risparmio a breve e con bassa propensione al rischio ci rendiamo conto che la soluzione del Conto Deposito è la soluzione di risparmio più semplice che può essere gestita online con procedura dedicata.

Il Conto Deposito offre infatti rendimenti annui lordi non superiori al 4%, cioè 2,96% netti, mentre il tasso di rendimento è garantito solo per le somme vincolate, cioè quelle che non vengono ritirate per un certo periodo di tempo che va tre mesi a un massimo di 60 mesi. 

Inoltre, sono molto sicuri perché in caso di fallimento della propria banca, la sua adesione al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), gli permette di rimborsare fino a 100 mila euro.

Più remunerativi ma più rischiosi sono Btp.

Se si investe in Btp per 5 anni e si confronta con lo stesso investimento con un conto deposito, il rendimento ad oggi è pari a 4,49% lordo e 3.93% netto, comprensivo della rivalutazione del capitale.

Investire in Btp comporta maggiori rischi e costi certamente più elevati, perché il valore dei Btp prima della scadenza può subire oscillazioni in funzione delle variazioni dei tassi di interesse del mercato obbligazionario.

Una differenza con il Conto Deposito è che per investire in Btp è necessario una somma non inferiore ai 1.000 euro. Al contrario, nei Conti Deposito non c’è alcun vincolo legato alla cifra da investire.

Valutare se risulta più conveniente investire in Conti Deposito o Btp, quindi, dipende molto dalla propensione al rischio e dal tempo che si vuole tenere vincolate le cifre.

Quando conviene investire in un Conto Deposito

Prima di decidere di investire in un Conto Deposito bisogna considerare alcune variabili. Per prima cosa un risparmiatore deve capire la propria propensione al rischio. Se questa è molto bassa si preferirà certamente investire in Conti Deposito rispetto ai Btp, con tassi di rendimento più bassi.

Altra variabile da considerate è il vincolo temporale, ossia la durata temporale di rinuncia per prelevare le somme dal proprio conto corrente. Più la durata sarà lunga più i rendimenti saranno alti.

Attenzione ai rendimenti in crescita, se i tassi di interesse sono in continua evoluzione meglio i Conti Deposito, perché se i tassi di interesse continuassero a salire, il risparmiatore si dovrà accontentare del tasso negoziato inizialmente. 

Quando investire in Btp e perchè

Va detto che i Btp possono essere a tasso fisso o a tasso variabile. Quelli a tasso fisso sono certamente più sensibili alla variazione dei tassi di interesse. 

I Btp acquistati quando i tassi erano più bassi sono meno attraenti di quelli di nuova emissione che presentano tassi più alti. Pertanto in questo caso è opportuno conservali fino alla scadenza.

Quelli a tasso variabile indicizzati all’inflazione, hanno cedole che si adeguano al costo del denaro. Perciò in situazioni di tassi al rialzo conviene acquistare Btp a breve vita meno sensibili a queste variazioni.