Contributi a fondo perduto: scadenze, requisiti e importi

Attenzione alle scadenze fissate per la presentazione delle istanze di richiesta dei contributi a fondo perduto previsti dal decreto Sostegni bis. Dagli affitti ai finanziamenti perequativi: ecco le date da ricordare, i requisiti e gli importi previsti per ciascun aiuto.

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Il mese di settembre è un mese ricco di appuntamenti e scadenze: tra le tante si nascondono anche tre date fondamentali da tenere a mente per non perdere i contributi a fondo perduto previsti dal decreto Sostegni bis. 

Imprese, professionisti e Partite Iva hanno ancora una manciata di giorni per richiedere i finanziamenti perequativi, ovvero quel bonus “reale” che viene assegnato sulla base delle reali perdite di esercizio. Ma la prima scadenza è quella che riguarda i contributi destinati alle attività stagionali. In seguito, scadranno i termini per richiedere anche i contributi a fondo perduto previsti dal bonus affitto 2021, destinato ai proprietari di immobili ad uso abitativo – in Comuni ad alta densità abitativa – che hanno ridotto il canone di locazione ai propri inquilini. Infine, attenzione ai termini per la presentazione della dichiarazione dei redditi.

Tante scadenze e altrettanti requisiti e condizioni di accesso ai contributi a fondo perduto del decreto Sostegni bis: riassumiamo e chiariamo tutti i punti chiave da tenere a mente per richiedere i bonus. A chi spettano, come si richiedono ed entro quali date? Qui tutte le informazioni di cui hai bisogno.

Contributi a fondo perduto nel decreto Sostegni bis: quali sono?

L’Agenzia delle Entrate ha realizzato un documento pdf scaricabile che riassume tutte le diverse tipologie di contributi a fondo perduto previsti dal decreto Sostegni bis. Come spiega il documento:

i tre nuovi contributi a fondo perduto (introdotto dal dl numero 73 del 2021 ndr.) sono destinati a sostenere le attività economiche maggiormente danneggiate dal perdurare dell’emergenza da Coronavirus.

Esistono, quindi, tre tipologie di contributi a fondo perduto che si possono richiedere: si tratta di aiuti che riguardano prevalentemente le imprese, i professionisti e le Partite Iva che sono stati duramente colpiti dalla crisi pandemica.

Analizzeremo, nei paragrafi seguenti, questa serie di aiuti:

  • Finanziamenti a fondo perduto automatici;
  • Finanziamenti per le attività stagionali;
  • Finanziamenti a fondo perduto perequativi.

Contributi a fondo perduto automatici 

Il primo aiuto statale inserito nel decreto legge numero 73 del 2021 è il contributo a fondo perduto automatico, ovvero il più semplice da ottenere. Destinato a tutti i vecchi beneficiari di questi finanziamenti, questo tipo di contributo non necessita nemmeno la presentazione dell’istanza all’Agenzia delle Entrate, in quanto viene riconosciuto in automatico a tutti i beneficiari che hanno già ottenuto gli aiuti previsti dai precedenti provvedimenti.

L’importo che viene riconosciuto in automatico è il medesimo di cui si è beneficiato nel decreto Sostegni e viene riconosciuto in automatico tramite bonifico bancario o attraverso le modalità scelte in precedenza.

Contributi per le attività stagionali

Esistono poi i contributi a fondo perduto riservati alle attività stagionali, che sono i primi a scadere nel mese di settembre. Questa misura è alternativa alla precedente, ma viene erogata soltanto in presenza di particolari requisiti fissati dal provvedimento governativo e previa presentazione dell’istanza di richiesta.

I contributi a fondo perduto per le attività stagionali possono essere richiesti dai seguenti soggetti:

  • coloro che hanno registrato delle perdite di fatturato pari ad almeno il 30% dei corrispettivi nel periodo compreso tra il primo aprile 2019 e il 31 marzo 2020 rispetto al medesimo periodo degli anni 2020-2021. 
  • soggetti che hanno percepito compensi non superiori a 10 milioni di euro.

Ricordiamo, infine, che gli importi che spettano a ciascun soggetto che beneficia dei contributi per le attività stagionali è pari alla differenza tra la media mensile di fatturato conseguita tra il primo aprile 2020 e il 31 marzo 2021 rispetto al medesimo periodo del biennio precedente (2019-2020). In questa sede occorre distinguere due situazioni:

  • per coloro che hanno già ottenuto una precedente tranche di aiuti nel decreto Sostegni sono previste aliquote dal 60% al 20%;
  • per i nuovi beneficiari esclusi dai precedenti aiuti, invece, sono previste aliquote che vanno dal 90% al 30%.

Le istanze di richiesta si possono presentare al 5 luglio 2021 e fino al 2 settembre 2021. Tale data segna anche la scadenza per la presentazione di eventuali istanze integrative o di modifica alla precedente richiesta.

Contributi a fondo perduto perequativi

Il decreto Sostegni bis ha previsto anche un’altra tipologia di finanziamenti per imprese, professionisti e Partite Iva: i cosiddetti contributi a fondo perduto perequativi o “di bilancio”. Questi aiuti si basano sul calcolo delle reali perdite di esercizio riscontrate nel periodo pandemico (anno di imposta 2020) rispetto al medesimo periodo precedente (anno 2019).

I requisiti per poter richiedere tali aiuti sono, di nuovo, i seguenti:

  • realizzazione di un fatturato entro i 10 milioni di euro;
  • registrazione di perdite pari ad almeno il 30% nel confronto tra i due periodi, dal 1° aprile 2019 e il 31 marzo 2020 e il medesimo relativo agli anni 2020-2021.

Un altro requisito richiesto per l’ottenimento degli aiuti è che la Partita Iva risulti attiva già dal 26 maggio 2021.

È stato il provvedimento del 2 luglio scorso dell’Agenzia delle Entrate a identificare le specifiche per effettuare la richiesta di questi contributi, alternativi a quelli automatici. O meglio, i soggetti che hanno percepito gli aiuti automatici denotando una certa differenza rispetto ai nuovi aiuti, potranno richiedere l’integrazione all’Age: in tali casi, infatti, verrà riconosciuto soltanto l’importo eccedente rispetto alla somma già percepita.

Il limite massimo che si può ottenere da questi aiuti è pari a 150 mila euro, ma le richieste devono essere inoltrate entro i termini imminenti. È altresì necessario presentare con anticipo di due mesi la dichiarazione dei redditi: la scadenza per quest’ultima passa dal 30 novembre al 10 settembre 2021.

Contributi per gli affitti: bonus fino a 1.200 euro

Infine, nel decreto Sostegni bis ha trovato spazio anche un’altra tipologia di aiuti che si rivolge a una platea di beneficiari del tutto diversa dalle precedenti. Non parliamo più di imprese, ma si soggetti proprietari di immobili adibiti ad uso abitativo: per questi ultimi, è possibile richiedere il bonus affitti 2021.

Come specifica l‘Agenzia delle Entrate nell’apposita sezione dedicata, il bonus affitto corrisponde a:

una somma di denaro erogata ai locatori degli immobili ad uso abitativo che (…) accordano al conduttore una riduzione dei canoni del contratto di locazione per tutto o parte dell’anno 2021.

Esistono, anche in questo caso, delle condizioni da soddisfare per poter ottenere il contributo pari alla metà della differenza tra il canone di affitto iniziale e quello finale, fino a un massimo di 1.200 euro. Ecco i requisiti:

  • contratto di affitto posto in essere dal 29 ottobre 2020;
  • immobile adibito ad uso abitativo e situato in uno dei Comuni densamente popolati (l’elenco delle zone interessate è reperibile sul sito del Ministero dei Trasporti);
  • effettiva riduzione del canone di locazione, concordata con l’inquilino, per tutto o parte del 2021 (nel periodo compreso tra il 25 dicembre 2020 e il 31 dicembre 2021).

Le richieste si possono presentare soltanto online e il contributo vale soltanto per alcune tipologie contrattuali. Per tutte le informazioni, consigliamo la lettura del nostro articolo sul bonus affitti 2021.

Contributi a fondo perduto: le tre scadenze da ricordare

Arriviamo, in chiusura a questo articolo, a definire il calendario delle scadenze per inoltrare le richieste dei contributi a fondo perduto previsti dal decreto Sostegni bis. Seguiremo, in questa sede, lo schema proposto nei paragrafi precedenti.

Per quanto riguarda il contributo automatico, come abbiamo ricordato, non è necessario presentare alcuna domanda: il bonus, di pari importo rispetto al precedente, viene riconosciuto con le medesime modalità di cui nel precedente provvedimento.

Per coloro che vogliono richiedere il contributo a fondo perduto per le attività stagionali, i tempi stringono: il 2 settembre 2021 si chiudono le possibilità di richiedere gli aiuti e solo coloro che avranno inoltrato l’istanza e che soddisferanno i requisiti richiesti potranno ottenere i bonus.

Si passa poi al 6 settembre 2021, data di scadenza per la richiesta dei contributi relativi al bonus affitti, destinati ai proprietari di immobili che hanno applicato uno sconto sul canone agli inquilini locatari. 

Diverso è il caso in cui, invece, un’impresa, un professionista o una Partita Iva intenda richiedere i contributi a fondo perduto perequativi. Qui entrano in gioco altre date di scadenza: la più importante è quella che riguarda il termine ultimo per la presentazione della dichiarazione dei redditi, che è fissata al 10 settembre 2021. Nonostante le numerose richieste di posticipo di tale data, ancora nulla è stato deciso. L’anticipo di due mesi spaventa i commercialisti, oltre a non conoscere ancora gli importi del contributo, che devono essere definiti in un successivo decreto attuativo del Mef.

Bonus turismo, attesa per i nuovi contributi a fondo perduto

Nel frattempo, cresce l’attesa per l’erogazione del bonus turismo 2021. Quest’ultimo concerne alcuni dei settori più colpiti dalla crisi pandemica: agenzie di viaggio, tour operator, imprese turistiche e ricettive. Grazie al decreto attuativo dell’11 agosto scorso che ripartisce le risorse, si possono ora definire le specifiche di questi aiuti. Manca ancora, però, il provvedimento attuativo che regola la presentazione delle domande: si prevedono tempi di attesa fino a metà settembre.

Per il momento possiamo affermare che i contributi disponibili ammontano a 400 milioni di euro, così ripartiti:

  • 200 milioni per le imprese turistico ricettive;
  • 160 milioni per le agenzie di viaggio;
  • 25 milioni per le guide e gli accompagnatori turistici;
  • 10 milioni per le agenzie di animazione;
  • 7 milioni per le imprese di autobus scoperti.

Per ognuno dei seguenti settori sono previste regole specifiche, che si possono consultare direttamente nel provvedimento del Mef dell’11 agosto 2021.