Coronavirus in Giappone, le banche per ora non tremano

Un taglio dei tassi da parte della BoJ, dicono gli analisti di Morningstar, avrebbe affossato i titoli del comparto. Almeno nel breve periodo, aggiungono, hanno i mezzi per navigare nella tempesta. Il focus, intanto, si sposta sui dividendi.

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L’emergenza Coronavirus sta affossando la Borsa giapponese e ha rischiato di dare una seria spallata ai titoli delle banche. L’indice Morningstar Japan in un mese (fino al 17 marzo e in euro) ha perso il 24,3% (-26,4% in yen) portando la performance da inizio anno a -23,8%. Nel 2019 il paniere era salito del 21%.

Indice Morningstar Japan

Dati in euro aggiornati al 17 marzo 2020

Fonte: Morningstar Direct

L’andamento del paniere ha avuto riflessi su quello delle diverse categorie Morningstar in cui sono raccolti i fondi che investono nell’equity nipponico (vedi tabella sotto).

Andamento categorie Morningstar Japan

Banche in allarme

L’allarme per le banche dell’Arcipelago è scattato lunedì 16 marzo, quando la Bank of Japan ha convocato un meeting straordinario per varare misure in risposta all’emergenza Covid-19. Il timore era che potesse seguire l’esempio della Federal Reserve e abbassare i tassi di interesse. L’istituto nipponico per il momento ha deciso di seguire l’esempio della Bce e non ha toccato il costo del denaro. L’altro elemento importante per gli istituti è che ha annunciato che fornirà alle banche nuova liquidità in dollari a tassi bassi e per lungo termine.

“Si tratta di buone notizie per le banche del paese e per chi le ha in portafoglio”, spiega Michael Makdad, analista di Morningstar in un report realizzato subito dopo la riunione della BoJ. “Un taglio dei tassi nel 2016 aveva affossato i titoli degli istituti di credito. Le misure adottate, invece, vanno nella direzione di non toccare la profittabilità delle banche dandogli una mano per navigare nella tempesta. Per lo meno nel breve periodo”.

Dividendi al sicuro?

La situazione, almeno nell’immediato, non dovrebbe cambiare molto nemmeno sul fronte dei dividendi. “Al momento della redazione dell’analisi gli istituti che copriamo con la nostra ricerca danno un rendimento da dividendo compreso fra il 5,4% e il 6,8%”, spiega l’analista. “Le nostre previsioni più recenti sull’andamento della situazione a livello globale non ci portano a pensare che possa esserci un taglio delle cedole. Tuttavia, non nè escluso che questo possa accadere se la situazione dovesse peggiorare”.

Secondo le stime Morningstar, a causa del Coronavirus nel 2020 ci potrebbe essere un calo dell 2% della crescita congiunturale mondiale, che dovrebbe diventare una limatura dello 0,3% nel lungo periodo.

“In base alle nostre previsioni, invece, ci vorrà del tempo prima che i dividendi crescano”, dice l’analista. “Nel frattempo ci aspettiamo che i programmi di buyback restino in piedi, anche se su scala minore rispetto al passato”.

Nella tabella in basso sono elencati, in ordine decrescente, i cinque fondi della categoria Morningstar Japan Large cap (quella che vede la maggior presenza media di banche) che hanno in portafoglio la maggior presenza netta di titoli di istituti di credito.

I fondi azionari Giappone che hanno più banche in portafoglio

Di Marco Caprotti