Cuocere la pasta senza gas, il metodo di Parisi (non) funziona se vuoi risparmiare energia

Ha fatto scalpore il consiglio del premio Nobel Parisi di cuocere la pasta senza gas per risparmiare energia. Ma questo trucco funziona? Non così tanto.

Ha fatto scalpore la proposta del premio Nobel Giorgio Parisi di cuocere la pasta senza gas per risparmiare energia.

Con l’imminente rincaro dei prezzi del gas, il Governo sta valutando di razionare il gas per tutti gli italiani. Non mancano i trucchi e i consigli su come risparmiare sul gas, e anche quello proposto dal premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi non è nuovo.

Si tratta di un metodo facilissimo, al punto che moltissimi italiani hanno già cominciato a cuocere la pasta senza gas. I risultati? Come trucco funzionerebbe, ma i risultati non sono così soddisfacenti come si potrebbe pensare, rispetto invece al trucco proposto dall’agenzia ENEA.

Cuocere la pasta senza gas, come funziona il metodo di Parisi

Il trucco del cuocere la pasta senza gas non è nuovo, anzi da anni gira su Internet: è il trucco della “cottura passiva“, che prevede di cuocere gli alimenti senza dover tenere sempre accesa la fiamma. Soltanto il recente post pubblicato dal premio Nobel Giorgio Parisi, sul suo account Facebook, ha riportato alla ribalta questo metodo. 

“Dopo aver portato l’acqua a ebollizione buttate la pasta e aspettate 2 minuti […] Poi si può tranquillamente spegnere il gas, basta usare un coperchio e calcolare un minuto circa in più”.

Risultato? Almeno 8 minuti di gas risparmiato, come riporta lo stesso Parisi, che ha provato personalmente a cuocere la pasta senza gas.

Inoltre, secondo uno studio promosso dall’Unione Italiana Food, con questo trucco si può risparmiare energia fino al 6%, perché consumi:

  • il 30% in meno sul consumo di acqua,
  • il 13% in meno su quello di energia ed emissioni di CO2.

E se si spegne il fuoco dopo i primi 2 minuti di cottura puoi risparmiare energia fino al 47%.

Sembrano delle cifre notevoli, ma in concreto di quanto si parla?

Cuocere la pasta senza gas, il metodo di Parisi (non) funziona se vuoi risparmiare energia

Tutte queste percentuali fanno ben sperare in merito al metodo di Parisi del cuocere la pasta senza gas. In realtà, a conti fatti, non hai un grande ricavo se vuoi risparmiare energia come si deve.

Stando a Il Giornale, sempre lo stesso studio promosso dall’Unione Italiana Food, il risparmio effettivo sarebbe di 350 milioni di kWh. A titolo di paragone,

“[abbastanza energia da] illuminare gli stadi di calcio per tutte le prossime 24 stagioni di Serie A, Premier League, Liga spagnola e Bundesliga”.

E tutto questo soltanto se:

  • metti il coperchio sulla pentola,
  • usi la giusta quantità d’acqua,
  • utilizzi il metodo della “cottura passiva“.

Il metodo del cuocere la pasta senza gas di per sé funziona. Chiunque lo fa ottiene comunque un’ottima cottura della pasta. Ma il problema non è infatti nella funzionalità del metodo, quanto nella sua fattibilità.

Cioè se permette di risparmiare energia come si deve.

Stando ai dati di Sorgenia, nel 2020 i consumi nazionali sono di 301,2 TWh, oltre 300 miliardi di kWh. Solo l’ambito domestico ne richiede 66,2 TWh, circa il 23% del fabbisogno nazionale. In pratica ogni italiano consuma 1.114 kWh

Solo la cifra che hanno disposto come risparmio nazionale, cioè di 350 milioni di kWh, darebbe come risultato lo 0,5%, e solo per i consumi domestici nazionali, se ti limiti a cuocere la pasta senza gas.

Nel caso del calcolo pro capite, partiamo dal presupposto che un fornello in genere consuma da 1 a 3 kW per ogni ora di cottura. Su 8 minuti risparmiati, si parla di 0,13-0,4 kWh.

Facendo questo trucco per 365 giorni, ottieni dai 47 ai 142 kWh risparmiati. E su un consumo pro capite di 1.114 kWh, si va dal 4% al 12% massimo, a seconda del tipo di fornello.

Un risparmio che incide poco nella bolletta, anche perché i consumi della cucina incidono in media solo il 5% sulla bolletta del gas, secondo Energit

Pertanto, sì, il metodo di Parisi funziona da un punto di vista della cottura. Ma a livello di risparmio non è molto efficace, rispetto ad altri trucchi.

Anche perché il problema non è nel consumo della cucina, ma nel riscaldamento della casa, specie se ci si sta avvicinando alle stagioni autunnali e invernali.

Il trucco per risparmiare energia e gas secondo ENEA

Se cuocere la pasta senza gas non permette di risparmiare energia come si deve, c’è comunque un trucco che ti garantisce un ottimo risparmio.

Stando ad un’analisi condotta da ENEA, basterebbe settare la temperatura del proprio riscaldamento di un grado in meno rispetto all’anno scorso. O almeno passare a 19 gradi.

Questa piccola riduzione permetterebbe di risparmiare ben 2,7 miliardi di metri cubi di gas. Per la tua bolletta si parla di un risparmio effettivo di 170-180 euro, e solo mettendo il termostato a 19 gradi.

Se aggiungi anche questa serie di piccoli accorgimenti, puoi risparmiare energia fino a 240 euro, come:

  • utilizzare lampadine a LED al posto di quelle a incandescenza;
  • disporre di elettrodomestici di classe energetica A+++;
  • limitare il consumo di tutti gli elettrodomestici vampiri che hai in casa.

Questi trucchi permettono di risparmiare energia senza dover arrangiarsi a cuocere la pasta senza gas.

Ovviamente, se il prezzo della componente energia non fa altro che aumentare, tutti questi trucchi potrebbero non funzionare più.

In questo caso conviene cambiare contratto, e trovarne uno che ti permetta di avere il massimo del risparmio a seconda dei tuoi consumi.

Però fai attenzione anche al tipo di contratto. Nel caso di tariffe biorarie o multiorarie, se vuoi risparmiare energia ti conviene consumare durante la fascia oraria prevista dalla tariffa F23, generalmente molto più economica rispetto a quella ordinaria, la F1.

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