Decreto Milleproroghe: dal contante al bonus psicologo!

Decreto Milleproroghe: bonus psicologo da 600 euro all'anno. Continua il vincolo dei fondi sex Ilva. Limite ai contanti di 2mila euro. Nuovo bonus camionisti.

Da oggi si tornerà a discutere dei temi che riguardano il decreto concorrenza e in particolare del delicato capitolo relativo alle concessioni balneari, della delega fiscale che include la delicata riforma del catasto e del codice degli appalti. 

Sono tre infatti i provvedimenti che sono stati recentemente menzionati dal premier Draghi e sui quali lui intende misurare la tenuta della maggioranza di governo e, di conseguenza, la sua permanenza nel suo ruolo a Palazzo Chigi. 

Il motivo è dovuto al contrasto della settimana scorsa, tra il governo e la maggioranza, relativamente agli emendamenti al decreto Milleproroghe che hanno finito per generare evidenti nervosismi tra il premier e i leader dei partiti. 

Per ben quattro volte le forze politiche si sono divise sul voto rispetto alle indicazioni date dal governo e con modalità diverse nel corso delle approvazioni. 

La Lega e Forza Italia hanno infatti sostenuto l’emendamento di Fratelli d’Italia, attribuendo un voto in più decisivo per battere l’esecutivo in merito all’annoso tema del tetto del contante, riportando così a duemila euro il nuovo livello che da inizio gennaio era sceso a mille euro. 

Anche che il Movimento 5 Stelle, con l’appoggio del Partito democratico e di altre forze politiche, ad eccezione di Lega e Fratelli d’Italia, hanno sconfitto l’esecutivo con l’abolizione dell’articolo del decreto con cui si prevedeva l’assegnazione di una parte delle risorse (575 milioni) provenienti dal sequestro nei confronti dei Riva ai lavori di adeguamento ambientale e sanitario dell’acciaieria. Le risorse torneranno così alle attività di bonifica dell’area.

Sempre contro il parere del Governo, le forze di maggioranza hanno successivamente votato contro un emendamento relativo al rinnovo delle graduatorie per le supplenze. 

Infine, la quarta sconfitta è arrivata sul voto relativo ad una proroga, per ulteriori tre anni, ossia fino al luglio 2025, che segna l’entrata in vigore dei divieti di sperimentazione animale negli studi per i trapianti.

Alla ripresa dei lavori, una maggioranza sempre più variabile ha così determinato delle modifiche importanti al decreto e le due commissioni hanno concluso i lavori e inviato il testo all’esame dell’Aula di Montecitorio su cui il governo oggi porrà la questione di fiducia. 

Decreto Milleproroghe: le intenzioni del governo sul futuro 

Il premier, Mario Draghi, allo scopo di fare il punto della situazione ha incontrato il giorno seguente i capi delegazione, con l’obiettivo di ricordagli il mandato dell’attuale governo e avvertirli della sua indisponibilità a proseguire qualora decisioni prese nel Consiglio dei ministri continueranno ad essere respinte. 

Il governo, insieme al Parlamento, starebbe già studiando come porre rimedio, sia sul caso Ilva sia per quanto concerne il tetto al contante che è stato innalzato dal centrodestra, contro le indicazioni dell’esecutivo, da 1000 a 2000 euro. 

Correzioni potrebbero non arrivare subito, poiché il decreto Milleproroghe è in scadenza e sarà sottoposto a due voti di fiducia nel corso della settimana, nei due rami del parlamento. 

L’intenzione dell’esecutivo è di richiamare la maggioranza a tenere adesso la massima attenzione sui provvedimenti, in particolare temi cruciali come il fisco e la concorrenza, anche nell’ottica di affrontare con decisione gli obiettivi indicati dalla UE e non perdere i fondi del Pnrr.

Su questa linea, di tenere ritmi serrati, è già in corso l’istruttoria su un nuovo decreto, con norme per semplificare e velocizzare le opere. Un processo che, però, dopo il voto per il Colle ha complicato il rapporto tra l’esecutivo e il Parlamento per cui Draghi si è detto disposto a fare il necessario per rendere più fluidi i rapporti.

Il ministro leghista Giancarlo Giorgetti ha condiviso le logiche del governo sostenendo che la portata delle sfide richiede un esecutivo che non solo abbia la possibilità di decidere, ma che si aiuti la crescita senza pensare a tornaconti elettorali. 

Ma le imminenti campagne per amministrative e referendum rischiano di essere molto delicate su riforme cruciali per gli stessi obiettivi del Pnrr, come quella del Csm.

Decreto Milleproroghe: le questioni aperte, fisco e concorrenza

I problemi rilevanti riguardano innanzitutto la delega fiscale, che doveva essere in Aula già a fine mese ma risulta slittata. 

Gli emendamenti presentati dal centrodestra sono soppressivi nei confronti delle norme sul catasto, che la Lega in Consiglio dei ministri non aveva votato ma che Draghi reputa siano una questione centrale.

Lo stallo delle delega fiscale vede la maggioranza spaccata: Lega e Forza Italia, insieme ai centristi di Toti e Lupi hanno presentato un emendamento per cancellare dal ddl la riforma del catasto

Una riforma con la quale si punta, tra l’altro, all’abolizione dell’Irap e alla riduzione dell’Irpef

È evidente che questo confronto non può essere più solo a livello parlamentare ma riguarderà direttamente il premier e i leader politici, a partire da quello della Lega Matteo Salvini, che ad ottobre ordinò ai suoi ministri di disertare la riunione di Palazzo Chigi. 

Ora però queste posizioni non sarebbero più accettate. Su questo Draghi è stato perentorio. Vale per la delega fiscale così come sulla Concorrenza e le concessioni balneari su cui faticosamente è stata raggiunta l’intesa la scorsa settimana. 

L’auspicio di alcuni capi delegazione è che il premier convochi i capigruppo, ma è più probabile che Draghi tenga i rapporti con i leader e i ministri, delegando a loro i rapporti con i rispettivi partiti 

Decreto Milleproroghe: il caso acciaierie ex Ilva 

Il governo dovrà intervenire per sistemare il tema delle Acciaierie d’Italia (ex Ilva) andando a ripristinare parte dei fondi che sono stati cancellati dall’intervento della maggioranza con un emendamento al Milleproroghe. 

Il segretario del Pd Enrico Letta ha condiviso la presa di posizione del premier nei confronti della maggioranza e ha rimproverato i deputati del suo partito per aver votato contro il governo sull’Ilva, a cui sarebbero stati destinati 575 milioni per le bonifiche.

Il risultato di quel voto, fanno rilevare dal governo, è che ora si dovrà intervenire a sostegno dell’azienda con una nuova norma. 

Per il prossimo futuro, il segretario Pd sostiene che  come metodo bisognerà distinguere i temi negoziabili da quelli non negoziabili, su cui sarà necessario mettere la fiducia. 

Letta è tornato così a prendere anche le distanze dai comportamenti di altri leader politici della maggioranza.

Decreto Milleproroghe: il tetto all’uso del contante

Sul contante un emendamento al nuovo decreto Milleproroghe si è portata, fino al 31 dicembre, la soglia limite a 2mila euro. Oltre la quale è vietata ogni transazione con le banconote. 

Un rinvio al passaggio definitivo della soglia a mille euro, che era già diventato operativo lo scorso 1° gennaio per effetto di una norma del decreto del 2020 che verrà ora cancellato con l’ingresso in vigore della legge di conversione del Dl. 

Sarà la decima modifica in 20 anni, la sesta negli ultimi dieci. Dai 12.500 ai mille euro, un saliscendi tutto politico. 

Oggi però la situazione è molto differente rispetto al passato, perché ci sono degli impegni presi con l’Unione europea. 

Il potenziamento dei pagamenti elettronici obbligatori, realizzato anche mediante un abbassamento dei limiti legali per i pagamenti in contanti, rientra nel Pnrr e fa parte delle strategie di contrasto all’evasione fiscale che si segnala in leggero miglioramento. 

Mentre la propensione all’evasione, ossia il rapporto tra il totale del gap e l’imposta potenziale dava delle indicazioni positive l’innalzamento della soglia per l’uso del contante rischia di modificare i progetti. 

Il Recovery plan prevede, infatti, che la propensione all’evasione in quasi tutte le imposte sia ulteriormente ridotta entro limiti definiti nell’arco del prossimo biennio.

Il ripristino della soglia di 2mila euro in tema di regime sanzionatorio prevede una pena fino a 50mila euro. 

Scatteranno, quindi, sanzioni gravi per chi pagherà somme superiori a 2mila euro in contanti per acquistare beni e servizi, o per chi effettuerà prestiti alla sua stessa impresa, o a un familiare o un amico. 

Una regola che riguarderà non solo il contante ma anche i titoli al portatore in qualsiasi valuta 

Decreto Milleproroghe: il bonus psicologo

Hanno trovato, invece, coesione maggioranza e opposizione s sull’emendamento del Pd che introduce il bonus psicologo con il quale è prevista l’assegnazione di 600 euro per tutti i cittadini che raggiungono un limite massimo Isee previsto a 50mila euro. 

Dunque, un bonus funzionale a potenziare l’assistenza per il benessere psicologico individuale e collettivo mentre le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, adotteranno un programma di interventi funzionali a fornire l’assistenza sociosanitaria alle persone con disturbi mentali e affette da disturbi correlati allo stress al fine di garantire e di rafforzare l’uniforme erogazione dei livelli di assistenza in tutto il territorio nazionale. 

Il programma avrà l’obiettivo di raggiungere una serie di obiettivi, tra cui il rafforzamento dei servizi di neuropsichiatria per l’infanzia e l’adolescenza.

Decreto Milleproroghe: monopattini, editoria e tabacchi

Per quanto riguarda i monopattini oltre al divieto di circolazione su carreggiata fuori dai centri urbani, la novità è rappresentata dalla deroga per i produttori di ulteriori due mesi, ossia fino al 30 settembre 2022, per potersi adeguare e installare, sui monopattini commercializzati in Italia, freni su entrambe le ruote e gli indicatori luminosi per le svolte

Per tutti i mezzi che saranno già in circolazione prima di questa data l’obbligo di adattamento delle due ruote è fissato all’inizio del 2024.

Il contributo riconosciuto alle imprese radiofoniche per favorire la conversione in digitale e la possibilità di creare archivi multimediali è stato previsto anche per il 2022 alle condizioni e con le modalità previste, nel limite di spesa di 2 milioni di euro

Con un altro correttivo la presidenza del Consiglio dei ministri è autorizzata a prorogare fino al 31 dicembre (invece che al 30 giugno) la durata dei “contratti per l’acquisto di servizi giornalistici e informativi stipulati con le agenzie di stampa“.

Per il biennio 2022 – 2023 non ci saranno aumenti delle accise sulle sigarette elettroniche.

Decreto Milleproroghe: tir e aiuti per ottenere le patenti

E’ stato approvato anche il bonus per i camionisti: un voucher fino a 2.500 euro ciascuno che sarà destinato ai cittadini di età compresa tra i 18 e i 35 anni, a copertura delle spese sostenute o da sostenere per il conseguimento delle patenti e delle abilitazioni professionali per la guida di veicoli destinati al trasporto stradale di persone e di merci. 

Il contributo sarà valido nel periodo che va dal 2022 al 2026 e verrà erogato mediante una piattaforma telematica ad hoc. Sarà possibile richiederlo una sola volta. 

La conversione in legge del decreto Milleproroghe contiene quindi una iniziale risposta a un problema dell’autotrasporto italiano: la carenza di autisti di mezzi pesanti (ne mancherebbero almeno 20mila). 

Una delle motivazioni di questa carenza è costituita dagli elevati costi per conseguire la patente e le abilitazioni, variabili, in media, dai tre ai cinquemila euro, a seconda della tipologia del titolo di guida. 

Si tratta evidentemente di cifre non alla portata di tutte le tasche, soprattutto di quelle dei più giovani.

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