Decreto ristori 2022: nuovi incentivi per i commercianti!

Ufficialmente approvato dal governo un nuovo decreto aiuto per fornire ristori a tutte le famiglie e le imprese italiane, vediamo assieme i dettagli.

Il nuovo decreo ristori è stato approvado dal Consiglio dei ministri il 5 maggio 2022, dopo una prima approvazione avvenuta il 2 maggio: il nuovo decreto stabilisce una serie di ristori e agevolazioni, per tutte le famiglie, i lavoratori e gli imprenditori del nostro paese, il nome che è stato stabilito per il nuovo decreto è decreto aiuti

A seguito di un primo via libera dato il 2 maggio 2022, la nuova riunione del governo italiano ha stabilito importanti novità in ambito di ristori ed aiuti per tutte le famiglie e le imprese del nostro paese, il decreto contiene al suo interno degli importanti correttivi. 

Tra i 50 articoli che sono contenuti all’interno del nuovo decreto vi sono molte novità, che come dicevamo all’iniziano riguardano sia la categoria delle famiglie che quella dei lavoratori o imprenditori; all’interno dello stesso troviamo diversi  bonus, come il tanto discusso ultimamente bonus di 200 € che sarà indirizzato a tutti i lavoratori dipendenti italiani e anche ai pensionati. 

Un altro argomento della quale si è parlato tantissimo nelle ultime settimane è l’aumento dei prezzi delle bollette di gas e luce, a seguito delle forti proteste che si sono verificate e della situazione economica sempre più grave, il consiglio dei ministri ha deciso di introdurre all’interno del decreto un bonus bollette, per tutti coloro che hanno un ISEE inferiore ai 12.000 €.

Il punto del decreto che va a riguardare nello specifico tutti i commercianti e le imprese del nostro paese, fa riferimento all’argomento bollette, dove si è deciso di potenziare tutti i crediti di imposta per quanto riguarda il pagamento dell’energia elettrica e del gas, questo grazie all’introduzione di un nuovo contributo a fondo perduto. 

Nel corso dei prossimi paragrafi analizzeremo tutte le proposte contenute nel decreto, tutti i bonus e tutte le nuove iniziative pensate per i contribuenti italiani. 

Il nuovo decreto: tutti i bonus per le famiglie e le imprese

Abbiamo già accennato in precedenza che una delle parti fondamentali del nuovo decreto riguarda l’approvazione di un nuovo bonus indirizzato a tutte le famiglie e le imprese italiane.

Il budget messo a disposizione sarà pari a 14 miliardi di euro, i quali saranno indirizzati a tutti i contribuenti italiani che come abbiamo accennato in precedenza hanno sofferto molto l’aumento dei prezzi dell’ultimo periodo, causato dalla guerra in Ucraina, che ha portato ovviamente delle conseguenze disastrose a livello economico anche nel nostro paese. 

È stato proprio il premier Mario Draghi a presentare tutte le misure contenute nel decreto durante una conferenza stampa che si è tenuta presso il Consiglio dei ministri proprio il 2 maggio 2022, nel corso di questa conferenza il premier annunciato che:

Il Governo italiano fa il possibile per poter dare un senso di direzione, di vicinanza a tutti gli italiani e le azioni e le decisioni di oggi rappresentano bene la determinazione del governo e in un certo senso è il senso del governo stesso.

Come abbiamo anticipato in precedenza ad oggi è presente una bozza del decreto, che è stata per l’appunto approvata il 5 maggio 2022, stiamo aspettando ancora il testo ufficiale ma già dalla bozza si può comprendere come siano al suo interno un totale di 50 articoli, che si diramano nei seguenti ambiti:

  • settore energia;
  • settore imprese;
  • settore del lavoro e delle politiche sociali;
  • gli enti territoriali;
  • settore accoglienza e supporto. 

Per quanto riguarda il settore degli aiuti al lavoro, alle politiche sociali e ai servizi dei cittadini, nel decreto è presente una novità che riguarda nello specifico le famiglie italiane.

Abbiamo visto che si tratta di un bonus da 200 € che è stato introdotto per tutti i lavoratori e anche per i pensionati; questo bonus è stato introdotto per intervenire economicamente a seguito del caro prezzi avvenuto nel nostro paese a seguito della crisi ucraina. 

Fin’ora abbiamo parlato soltando del bonus come indirizzato ai lavoratori dipendenti o ai pensionati italiani, secondo le prime dichiarazioni infatti il bonus non sarà indirizzato anche ai lavoratori autonomi, per i quali è stato istituito un fondo a parte.

Il nuovo decreto: all’interno del testo confermate tutte le proroghe

Sempre all’interno dello stesso decreto possiamo trovare una sezione dedicata a tutte le proroghe che sono state decise, la più attesa è sicuramente quella relativa al super bonus per i possessori di villette.

La decisione riguarda per l’appunto la proroga dedicata al superbonus per tutti i possessori di villette, che è stato slittato automaticamente al 30 settembre 2022. La regola che è stata istituita riguarda però la percentuale di lavori che deve essere eseguita sull’immobile, infatti per far si che il bonus sia valido devono essere completati almeno il 30% dei lavori entro settembre, in modo da far si che siano completati definitivamente entro la fine dell’anno.

Per risolvere la questione è stato pubblicato un comunicato stampa direttamente dagli uffici di Palazzo Chigi che spiega come la percentuale dei lavori che devono essere effettuati entro il 30 settembre comprende la totalità dei lavori che vanno eseguiti sull’immobile stesso; questo comprende quindi sia gli intereventi legati al superbonus che tutti gli altri lavori edilizi che si effettuano sulla villetta in questione. 

Tra le varie novità che sono state inserite all’interno della bozza pubblicata in Consiglio dei ministri il 5 maggio vi è la nuova modifica relativa alla cessione del credito, sarà infatti possibile da parte delle banche cedere somme di denaro per l’acquisto a clienti privati ma anche alle imprese, se queste rispettano dei requisiti specifici. 

Il nuovo decreto: potenziamento negli investimenti alle imprese

Il decreto approvato durante il Consiglio dei ministri presenta, come abbiamo accennato all’inizio, una sezione dedicata totalmente a delle misure per andare a fornire nuovi investimenti alle imprese italiane.

È stata introdotta una nuova aliquota per tutti gli investimenti relativi ai beni immateriali 4.0, la quale diventa pari al 50% fino al 31 dicembre 2022, addirittura fino al 30 giugno 2023 nel caso in cui si è già effettuato un acconto per l’acquisto dei determinati beni pari al 20%

Per beni immateriali il decreto fornisce la definizione seguente: 

I beni immateriali comprendono software e sistemi IT, la lista dei quali è inserita nell’Allegato B della Legge di Stabilità 2017.

I beni immateriali 4.0 possono essere quindi riassunti come tutti i beni funzionali alla trasformazione tecnologica o digitale dell’impresa stessa, sempre rispettando le norme dell’industria 4.0

Questo non è il solo potenziamento istituito, all’interno del decreto si parla anche del bonus formazione 4.0, pensato per tutte le piccole imprese i quali dipendenti vogliono investire per la propria formazione professionale.

In questo caso è previsto un’aliquota del 70% per le piccole imprese che hanno un limite massimo annuale pari a 300.000 euro e del 50% per le medie imprese che hanno un limite massimo annuale pari a 250.000 euro. 

Secondo le indicazioni fornite dal governo le spese ammesse per il bonus formazione 4.0 sono quelle contenute tra le seguenti:

  • spese sostenute per corsi di formazione personali del dipendente;
  • tutti i costi relativi ai corsi di formazione stessi, come per esempio le spese di viaggio, i materiali e le forniture con attinenza diretta al progetto, sono però escluse tutte le spese per l’alloggio, ad eccezione di tutte le spese dei lavoratori con disabilità;
  • le spese sostenute per la consulenza in funzione del progetto di formazione;
  • tutte le spese amministrative e generali per sostenere i partecipanti che hanno seguito i corsi di formazione.

Il nuovo decreto: i crediti di imposta per le bollette di luce e gas

Abbiamo citato all’inizio un’agevolazione presente all’interno del decreto studiata per andare incontro agli aiuti economici di tutte le famiglie e le imprese italiane, oltre appunto ad essere confermato il bonus sociale per le famiglie, il 2 maggio è stato approvato anche il potenziamento dei crediti d’imposta per le imprese.

Nello specifico all’interno del decreto si stabilisce che:

  • per quanto riguarda il credito d’imposta riconosciuto nel secondo semestre 2022 si arriva al 25%, agevolazione concessa a tutte le aziende che utilizzano un forte consumo di gas naturale;
  • per le crisi d’imposta relativi al secondo semestre 2022 abbiamo un innalzamento fino al 15% per tutte quelle imprese che hanno dei contatori di potenza superiori a 16,5 kilowatt; 
  • per i crediti d’imposta relativi al primo semestre 2022 vi è un credito riconosciuto pari al 10% per tutte le imprese che utilizzano un forte consumo di gas naturale.

All’interno dello stesso decreto si cita anche la categoria di lavoratori riconosciuti come autotrasportatori, per i quali è stato riconosciuto un credito d’imposta pari al 28% relativo alle spese sostenute nel primo trimestre del 2022, evidenziate come spese sostenute per l’acquisto di gasolio. 

Il nuovo decreto: i contributi a fondo perduto per tutte le imprese italiane

Voi abbiamo infine l’ultima parte del decreto chi è indirizzata nello specifico a tutti i commercianti a tutti i proprietari di impresa, per questi lavoratori italiani sono state studiate delle misure volte a fornire un aiuto economico a tutte le imprese che hanno subito particolari danni economici a seguito della guerra in Ucraina. 

Sono stati stanziati un totale di 200 milioni di euro per avere dei nuovi contributi a fondo perduto, gestiti e messi a disposizione dal MISE

Non è ancora stato proclamato ma sarà sicuramente istituito un decreto a parte per andare a regolamentare e stabilire i requisiti relativi a questi nuovi contributi a fondo perduto. 

Tra le varie decisioni prese dal governo troviamo anche quella di rendere possibile l’accesso ad una particolare garanzia, stiamo parlando della garanzia SACE, la quale prevede l’utilizzo su tutti i finanziamenti fino al 31 dicembre 2022; questi finanziamenti dovranno avere come scopo quelllo appunto di fornire aiuto economico per recuperare dalle perdite degli ultimi mesi. 

La misura, così come tutte le altre presenti del decreto, per entrare ufficialmente in vigore dovrà ricevere l’approvazione della commissione europea, il motivo principale è che per usufruire della manovra dovranno utilizzare tutti i finanziamenti che sono legati alla produzione e al consumo energetico. 

Lo stesso sostegno, sempre a seguito dell’approvazione dell’unione europea, sarà indirizzato anche per tutte le PMI agricole, di pesca e acquacoltura, i quali potranno accedere al finanziamento pari al 100%, nel caso in cui siano stati registrati degli aumenti nei costi dell’energia e dei carburanti nei primi mesi del 2022. 

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