Draghi elimina bonus 2.400 euro e proroga NASpI e REM: le novità

È stata finalmente approvata la bozza relativa al nuovo decreto-legge in merito alle misure economiche urgenti da intraprendere al fine di aiutare e sostenere maggiormente le categorie di cittadini italiani maggiormente colpite dalla crisi economica e dalle restrizioni intraprese dal Governo italiano al fine di contenere l’aumento dei contagi. Tra le priorità del nuovo Decreto Sostegni bis vi è sicuramente quello i sostenere maggiormente le imprese e le aziende in crisi, tutelare quei lavoratori attualmente senza lavoro o che hanno subito un calo del fatturato così come un maggiore aiuto verso i giovani. Ecco, quindi, come saranno distribuiti i 40 miliardi di euro che faranno parte dello stanziamento dei nuovi fondi previsti dal Governo Draghi e quali saranno le misure economiche prorogate.

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È finalmente alle fasi conclusive il dibattito in merito all’approvazione della bozza in circolazione relativa al testo che andrà a costituire il nuovo decreto-legge su cui è a lavoro l’attuale Governo italiano, guidato dal Presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi.

Si tratta, come molti sanno ormai, del Decreto Sostegni bis che dovrebbe andare ad integrare e prorogare nuove ed ulteriori misure e contributi economici urgenti nei confronti di quelle categorie di lavoratori italiani maggiormente colpite dalla crisi provocata dall’esplodere dei contagi da Coronavirus sul territorio nazionale.

In questo senso, tra i destinatari principali del nuovo decreto-legge vi sono sicuramente i lavoratori appartenenti ai settori produttivi particolarmente coinvolti dalle restrizioni intraprese al fine di contenere il numero di contagiati, così come anche le imprese, gli imprenditori ed i lavoratori autonomi in possesso di alcuni requisiti specifici. 

Ecco, quindi, una breve guida in cui saranno illustrate le principali misure e gli interventi più importanti che saranno messi in atto dal Governo al fine di introdurre nuovi aiuti che si andranno ad affiancare a quelli già stabiliti e previsti dal decreto-legge 22 marzo 2021, numero 41.

Decreto Sostegni bis: le nuove linee guida

Secondo quanto previsto all’interno della più recente bozza attualmente in circolazione relativa al Decreto Sostegni bis, proposta da parte del premier italiano Mario Draghi e dal Ministro dell’economia e delle finanze, ovvero Daniele Franco, sarà stanziato un ulteriore fondo dal valore di circa 40 miliardi di euro, attraverso uno scostamento di bilancio che ha ottenuto già la sua autorizzazione da parte del Parlamento stesso. 

Il testo del nuovo decreto-legge approvato nella seduta del Consiglio dei Ministri avvenuta il 20 maggio 2021, ha quindi l’obiettivo principale di andare ad ottenere un potenziamento ed un ulteriore estensione di tutti quegli strumenti che consentano di evitare una maggiore diffusione dei contagi da Coronavirus, e allo stesso tempo di andare a contenere le conseguenze distruttive sia a livello economico che sociale di queste misure di prevenzione.

Per questo motivo, gli interventi e le misure contenute all’interno del testo relativo al Decreto Sostegni bis prevede sette linee di azione principali. 

Innanzitutto, uno dei primi scopi da perseguire è sicuramente quello di garantire un maggiore sostegno alle aziende e alle imprese, attraverso l’abbattimento dei costi fissi ed un accesso al credito e alle liquidità.

Tra gli altri obiettivi del Decreto Sostegni bis vi è la tutela della salute, il sostegno per gli enti territoriali, nuove misure in favore dei lavoratori anche di carattere settoriale. 

Addio al bonus 2.400 euro: cosa cambia

Con l’entrata in vigore del nuovo Decreto Sostegni bis bisognerà purtroppo dire addio ai 2.400 euro previsti dal bonus INPS una tantum onnicomprensivo destinato alle categorie di lavoratori stagionali, del settore turistico e del mondo dello spettacolo.

Tuttavia, la squadra governativa capitanata dal premier Draghi non ha potuto non considerare l’attuale situazione economica fortemente critica per questi settori produttivi.

Per questo motivo, con il nuovo decreto-legge, si passerà dal tradizionale bonus da 2.400 euro al bonus INPS 1.600 euro relativo ai mesi di giugno e di luglio 2021.

I beneficiari del bonus INPS 1.600 euro

Secondo quanto previsto dal Decreto Sostegni bis, potranno accedere al bonus una tantum onnicomprensivo dal valore di 1.600 euro, alcune specifiche categorie di lavoratori, che rientrano nelle seguenti tipologie: 

  • lavoratori stagionali, a tempo determinato, in somministrazione, relativi al settore turistico o degli stabilimenti termali; 
  • lavoratori stagionali e in somministrazione relativi a settori diversi rispetto a quelli del turismo e degli stabilimenti termali;
  • lavoratori intermittenti.

Tuttavia, sono stati fissati alcuni requisiti obbligatori che dovranno essere rispettati, relativi all’aver cessato o ridotto, in maniera involontaria, l’attività lavorativa tra il 1° gennaio 2019 e l’entrata in vigore del Decreto Sostegni bis.

Inoltre i beneficiari del bonus 1.600 euro dovranno aver svolto almeno una prestazione lavorativa durata un minimo di 30 giornate e non dovranno essere percettori di NASpI o pensione, ne essere titolari di partita IVA, o iscritti alla cosiddetta Gestione Separata.

Proroga NASpI e reddito di emergenza: per chi 

Tra le misure che saranno introdotte con il nuovo Decreto Sostegni bis vi è anche il prolungamento del beneficio della NASpI, con una sospensione relativa alla riduzione progressiva degli importi, a partire dal quarto mese di erogazione del beneficio. 

Per quanto riguarda, invece, il reddito di emergenza, potrebbero essere approvate e prorogate altre quattro mensilità relative ai mesi di giugno, luglio, agosto e settembre 2021.

Contributi a fondo perduto: gli obiettivi  

Tra le novità più importanti che saranno introdotte in seguito all’entrata in vigore del Decreto Sostegni bis vi è un’ulteriore serie di contributi economici a fondo perduto

I destinatari di questi contributi a fondo perduto sono i soggetti che risultano essere titolari di una regolare partita IVA che effettuano un’attività di impresa, di arte o di professione, così come anche gli enti del terzo settore o non commerciali.

In questo caso non sono previste limitazioni relative al settore di appartenenza o vincoli di classificazione per le attività economiche. 

In questo senso, rispetto ai precedenti contributi, in questo caso il Decreto Sostegni bis ha previsto la possibilità di raggiungere una platea di potenziali beneficiari molto più ampia, così da offrire maggiore sostegno ai cittadini che hanno subito dei danni economici a causa della pandemia. 

Dunque, per questo motivo il nuovo decreto-legge approvato dalla squadra governativa del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, mette a disposizione un fondo complessivo che ammonta a circa 15 miliardi di euro.

Come funzioneranno i contributi a fondo perduto

In seguito all’entrata in vigore del Decreto Sostegni bis, la misura relativa ai contributi a fondo perduto prevede tre componenti essenziali

Innanzitutto, è replicato lo stesso intervento che era stato disposto dal precedente Decreto Sostegni, attraverso un contributo per le partite IVA che appartengono ad una determinata fascia di ricavi e che hanno effettivamente subito un calo del fatturato, pari almeno al 30 per cento, durante il periodo tra l'anno 2019 e 2020.

Una seconda componente attraverso cui si articolerà il nuovo contributo economico a fondo perduto del decreto Sostegni bis, riguarda il calo medio mensile del fatturato, in questo caso in riferimento al periodo tra il giorno 1° aprile 2020 e 30 marzo 2021.

Infine, un terzo aspetto riguarda i risultati economici dei contribuenti, in quanto il contributo potrà essere riconosciuto in base all’effettivo peggioramento dei risultati economici di esercizio, tenendo anche in considerazione i sostegni e i bonus percepiti durante gli anni 2020 e 2021.

Inoltre, potranno anche ricevere il contributo a fondo perduto quei soggetti che risultano essere titolari di una partita IVA già attivata in data precedente rispetto all’entrata in vigore del decreto, e che hanno presentato domanda per il sostegno previsto dal Decreto Sostegni, secondo quanto disposto dall’articolo 1 del decreto-legge numero 41 del 2021, i quali non hanno percepito tale contributo indebitamente. 

Le nuove misure per le imprese del Decreto Sostegni bis

Tra le altre novità in favore delle imprese, volte a sostenerle economicamente e ad abbattere i costi fissi, vi sono l’introduzione del credito di imposta per quanto riguarda i canoni di locazioni o di affitto per gli immobili ad uso esclusivamente non abitativo durante i mesi tra gennaio e maggio 2021.

Inoltre, sarà approvata anche un’esenzione per il pagamento relativo alla tassa sui rifiuti della Tari, destinata a quegli esercizi commerciali e a tutte quelle attività economiche che risultano essere colpite dall’esplodere dei contagi da Coronavirus, attraverso lo stanziamento di ben 600 milioni di euro. 

Allo stesso tempo saranno prorogati anche quei contributi relativi ai pagamenti per le bollette elettriche che non rientrano nell’uso domestico, almeno fino alla fine del mese di luglio 2021. 

Tra le altre cose saranno stanziati ben 120 milioni di euro per il sostegno delle attività legate ad eventi, matrimoni e parchi tematici; mentre un fondo di 100 milioni di euro per gli operatori del turismo stagionale invernale, così come uno stanziamento di oltre 1,5 miliardi di euro destinati all’internazionalizzazione delle aziende. 

Per quanto riguarda invece le attività dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, sarà differita per almeno altri due mesi l’attività dedicata alla riscossione dei debiti, fino al giorno 30 giugno 2021.