Dividendi, 3 titoli da non abbandonare

WPP, BT Group e Wells Fargo hanno tagliato la cedola nel 2020. Ma, dicono gli analisti di Morningstar, lasciare adesso queste azioni sarebbe un errore. Sono scambiate a tassi di sconto elevati rispetto al fair value. E torneranno presto a dare valore ai soci. 

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WPP, società britannica leader mondiale nel settore della pubblicità, ha sospeso il suo piano di buyback e il pagamento della cedola per garantirsi una maggior flessibilità finanziaria in un periodo in cui i suoi clienti stanno tagliando la spesa nel marketing. “La decisione del management di non distribuire gli utili è un duro colpo per gli azionisti che sono abituati a yield molto generosi, tuttavia ci aspettiamo che l’azienda sarà in grado di ritornare a una disciplinata politica di dividendo quando il suo business si normalizzerà. Inoltre, in ragione di un rapporto Prezzo/Fair value pari a 0,45 il titolo WPP è quello scambiato ai tassi di sconto più elevati all’interno dell’industria dell’advertising”, dice Ali Moghrabi, analista azionario di Morningstar (report aggiornato al 29 aprile 2020).

BT, il mercato sottovaluta la crescita

BT Group, compagnia telefonica britannica, ha annunciato a maggio che sospenderà il pagamento della cedola fino al 2022 per poi ritornare a distribuire un dividendo molto più povero rispetto al passato. Nel caso di BT, dicono gli analisti, la scelta di rivedere la politica di dividendo ha l’obiettivo di dirottare tutta la liquidità disponibile verso il potenziamento della rete di fibra ottica. “Riteniamo che la decisione presa dal management sia giusta e che possa rafforzare il posizionamento dell’azienda all’interno del settore. Inoltre, agli attuali corsi azionari riteniamo che il mercato stia fortemente sottovalutando le prospettive di crescita e la stabilità finanziaria del gruppo britannico”, dice Michael Hodel di Morningstar (report aggiornato al 7 maggio 2020).

Wells Fargo scontata del 50%

Nonostante gli stress test annuali abbiano promosso Wells Fargo, la Federal Reserve ha comunque vietato il riacquisto di azioni proprie e posto dei limiti alla distribuzione dei dividendi per garantire che il sistema bancario americano rimanga in salute. Gli analisti di Morningstar stimano che l’istituto di credito potrebbe essere costretto a tagliare la cedola del 25% nel terzo trimestre e fino al 40% nel quarto trimestre, ma rimangono fiduciosi sul titolo.

“Anche con un taglio del 40% del dividendo il titolo garantirebbe comunque uno yield superiore al 5%, agli attuali prezzi di mercato, ma ci aspettiamo che questa situazione sia temporanea. Entro fine anno, infatti, le banche americane dovrebbero inviare alla Fed i loro piani di impiego del capitale ma prevediamo che gli utili di Wells Fargo consentiranno un ritorno all’attuale dividend yield (attorno all’8%) già nel 2021. Inoltre, le azioni del gruppo bancario sono al momento scambiate a un tasso di sconto del 50% rispetto al fair value di 50 dollari”, dice Eric Compton di Morningstar (report aggiornato al 25 giugno 2020).

Di Francesco Lavecchia