DL Sostegni, via al bonus lavoratori agricoli 2021! Le cifre

A pochi giorni dall’incontro tra il Ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli ed i sindacati cresce l’attesa per l’introduzione nel DL Sostegni bis dei bonus lavoratori agricoli. Due gli assi nella manica del governo: gli incentivi potranno essere formulati, o sulla falsariga di quelli del Decreto Rilancio, per un importo di 1.200 euro, o estendendo il bonus previsto per occasionali e stagionali anche agli operai agricoli, per un importo di 2.400 euro. Scopriamo tutti gli aggiornamenti sui bonus agricoli 2021.

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Il DL Sostegni bis, che dovrebbe essere approvato al massimo entro la prossima settimana, conterrà una serie di aiuti economici a favore delle categorie di lavoratori rimasti esclusi dai precedenti ristori.

Fra questi, dopo il benestare attenuto dai sindacati dal Ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, non dovrebbe mancare un nuovo bonus lavoratori agricoli. Per comprendere, infatti, quale sia l’ultimo incentivo economico corrisposto alla categoria occorre andare indietro nel tempo, fino al Decreto Rilancio.

Che si sia trattato di una mancanza di attenzione o di una svista, seppur di non poco conto, poco importa: nel primo DL Sostegni gli operai agricoli sono rimasti fuori da qualsiasi benefit economico pensato dal Governo.

Ora, però, è tempo di mettere una pezza allo strappo superando le aspettative. Oltre a questi nuovi bonus indirizzati ai lavoratori agricoli, infatti, si attende l’introduzione della cassa integrazione pesca, già prevista dalla Legge di Bilancio 2021.

Ad ogni modo, non rimane che aspettare l’approvazione del Sostegni bis per poter capire come la partita bonus agricoli venga definitivamente risolta. 

Per ora, passeremo in rassegna le possibili ipotesi di ammontare del contributo, i requisiti da possedere e le tempistiche di attuazione e richiesta del bonus lavoratori agricoli 2021.

Bonus agricoli 2021: quando arriveranno?

È dall’incontro di fine aprile fra il Ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, e Sindacati che scatta la decisione di introdurre i bonus agricoli. A spingere ancora di più il Ministro verso una decisione rapida e definitiva sono state le proteste dei lavoratori agricoli, più volte scesi in piazza nel mese scorso, per rivendicare l’attenzione sulla categoria completamente dimenticata da ogni forma di aiuto economico.

Da qui la garanzia del Ministro Patuanelli di contemplare nuove indennità per i lavoratori agricoli nel DL Sostegni bis, il cui testo al momento circola solo sotto forma di bozza. Tale motivazione, unitamente all’apertura al confronto dimostrata dal Ministro, ha portato i Sindacati ad annullare la manifestazione di protesta in calendario per il 30 aprile.

Al momento, capire come saranno strutturati i nuovi bonus agricoli non è dato saperlo. Il testo del DL Sostegni bis pare sia ancora incompleto, mancherebbero all’appello un paio di norme connesse ad alcune agevolazioni.

Pare che gli interventi, almeno quelli più generici, indirizzati al comparto agricolo dovrebbero essere contenuti nell’art. 5 del DL Sostegni bis, anche se dal testo della bozza in circolazione sembra che la norma non sia ancora stata scritta.

Possiamo però avanzare delle ipotesi al riguardo, azzardando che le nuove misure incentivanti saranno formulate sulla scia dei bonus agricoli dello scorso anno

Bonus lavoratori agricoli: come funziona e a chi spetta

Il governo guidato dall’ex governatore della Banca Centrale Europea, allo scopo di evitare qualsiasi tipo di lungaggine nelle procedure di erogazione delle agevolazioni, sta operando seguendo la via dei pagamenti in automatico delle benefici previsti per il 2021, a coloro che già hanno usufruito dei precedenti Ristori.

Pertanto, si può ipotizzare che i bonus agricoli potrebbero seguire una procedura analoga di erogazione. In altre parole, per coloro che hanno già usufruito delle indennità 2020, sempre se sono soddisfatti i requisiti richiesti, i bonus lavoratori agricoli 2021 verranno versati direttamente sul conto corrente.

In tale prospettiva, i requisiti da possedere per beneficiare dei bonus agricoli 2021 non dovrebbero differire molto da quelli richiesti già dai passati ristori, il tutto per rendere più veloce e fluida la modalità di attribuzione dell’agevolazione.

Se ritorniamo indietro nel tempo, da inizio emergenza epidemiologica da Covid-19 fino ai giorni attuali, è facile dimostrare come i lavoratori agricoli non hanno goduto di un periodo assai propizio, almeno dal punto di vista economico. Soltanto due sono state le indennità varate per la categoria dal nuovo esecutivo: il Decreto Rilancio e il Decreto Cura Italia.

Per meglio intenderci, due agevolazioni di importo pari a 600,00 euro ciascuno, una tantum, per complessivi 1.200 euro, il cosiddetto bonus agricoli 2020, sono state concesse al fine di colmare l’ammanco subito a causa della pandemia ai lavoratori agricoli in possesso di specifici requisiti, vale a dire non titolari di alcun tipo di pensione e con almeno 50 giornate di lavoro agricolo accumulate nell’arco del 2019.

Per conoscere tutte le novità sul bonus lavoratori agricoli 2021, si consiglia la visione del video YouTube del Rag. Luigi Melacarne.

Ai lavoratori agricoli i 2.400 euro di Bonus lavoratori stagionali?

Tuttavia, quelle che fino ad oggi potrebbero essere soltanto voci di corridoio potrebbero tramutarsi in concretezza. Il bonus lavoratori agricoli sembrerebbe lontano dall’introduzione di una nuova indennità per la quale si dovrebbero stabilire tutti i criteri di attuazione.

Per facilitare la procedura e accelerare i tempi del bonus lavoratori agricoli 2021, infatti, si sta pensando di allargare la platea dei beneficiari del bonus stagionali e occasionali. 

Se l’ipotesi trovasse conferma ai lavoratori agricoli spetterebbe un bonus pari a 2.400 euro alla stregua di quello riconosciuto ai lavoratori stagionali, agli autonomi occasionali e ai lavoratori dello spettacolo, per come stabilito dal DL Sostegni bis.

Questo non solo consentirebbe ai lavoratori agricoli di incassare una somma superiore a quella ottenuta con i bonus agricoli 2020, ma eviterebbe tempi lunghi di formulazione di una nuova misura appositamente creata per disciplinare il bonus lavoratori agricoli.

Contributi a fondo perduto per Partita Iva con reddito agrario 

Tuttavia, se nel documento bozza del DL Sostegni bis manca l’art. 5, che disciplina le misure di aiuto economico indirizzate al comparto agricolo, appaiono ben definite quelle relative ad altri tipi di ristori.

In particolare, è l’art. 1, comma 5, dello stesso articolo a stabilire che i contributi a fondo perduto per Partita Iva sono validi anche per chi produce reddito di tipo agrario.

I soggetti appartenenti a tale categoria riceveranno i Ristori nelle stesse modalità stabilite per gli altri settori, vale a dire chi ha già ricevuto i passati benefit otterrà in modo automatico le nuove risorse da parte dell’Agenzia delle Entrate.

All’opposto, le Partita Iva generatrici di reddito agrario che non hanno mai ricevuto Ristori dovranno obbligatoriamente presentare domanda, una volta accertata la perdita di fatturato del 30%.

Quest’ultimo requisito, da soddisfare per ottenere i ristori, è il risultato di un calcolo ottenuto dal confronto fra il fatturato raggiunto nel periodo di tempo che va dal 1°aprile 2019 al 31 marzo 2020 e le entrate ottenute dal 1°aprile 2020 al 31 marzo 2021. A questo punto, basta dividere la differenza ottenuta per 12 per ottenere il calo medio mensile.

Senza troppo giri di parole, ai titolari di Partita Iva, compresi quelli che producono reddito agrario, lo Stato riconoscerà una percentuale del calo mensile avuto, calcolato prendendo in considerazione il fatturato 2019/2020.

Pertanto, ai titolari di Partita Iva spetterà il 20% del calo del fatturato medio mensile, per i fatturati tra 5 e 10 milioni di euro, del 30% per quelli compresi tra un milione e 5 milioni di euro, del 40% per quelli che vanno dai 400.000 ad 1 milione di euro. E ancora, il 50% per i fatturati tra 400.000 e 1 milione di euro ed il 60% del fatturato medio mensile per i fatturati inferiori a 100.000 euro.

Cassa integrazione Covid per operai agricoli

C’è da dire che gli operai agricoli però non sono stati messi completamente da parte. Per il 2021 la categoria potrà beneficiare di una particolare cassa integrazione a loro appositamente riservata, la CISOA fruibile per un massimo di 120 giorni, nell’arco di tempo che va dal 1°aprile al 31 dicembre del 2021.

La stessa potrà affiancarsi all’ordinaria cassa integrazione senza determinarne una riduzione del numero delle ore, mentre per quanto concerne la richiesta, la domanda con causale Covid-19 dev’essere presentata prima della fine del mese successivo a quello in cui si ha la cessazione della prestazione lavorativa.

Tuttavia, non va dimenticato che per gli agriturismi e le imprese agricole situate in zone montane si ha la possibilità di usufruire del fondo dedicato ai comuni montani, circa 700 milioni di euro per il 2021.

Questo va ad unirsi a tutta una serie di agevolazioni, sempre previste dal DL Sostegni bis, a favore dei titolari di Partita Iva: esenzione Canone Rai, bonus affitto e sospensione IMU.