Scetticismo sulla Cina e ottimismo sull’India. È il quadro di massima che emerge dall’analisi fatta dagli analisti di Morningstar sui portafogli dei fondi raccolti nella categoria Global emerging markets. “L’area meno favorita dagli investitori professionali, rispetto al paniere Msci emerging market, è la Cina a causa del rallentamento dell’economia”, spiega Simon Dorricott, direttore associato per le analisi delle strategie azionarie di Morningstar. “Ci sono money manager, tuttavia, che hanno espresso preoccupazione per quanto riguarda la corporate governance di alcune società, in particolare di quelle controllate dallo stato”. Le banche, soprattutto, sono evitate da molti a causa dell’opacità che aleggia intorno alla loro posizione finanziaria. Gli altri sottopesi a livello regionale riguardano la Corea del sud, Taiwan e la Malaysia.
“Sempre a livello geografico, le opinioni sono positive per l’India, grazie alle prospettive di crescita”, dice Dorricott. “I manager hanno in portafoglio diverse parti di quel mercato a seconda delle loro opinioni sulle valutazioni, ma in linea di massima il paese sembra offrire le migliori prospettive di crescita nel medio periodo fra gli emerging”.
LE PREFERENZE A LIVELLO GEOGRAFICO

I settori
A livello settoriale i gestori attivi preferiscono il segmento dei consumi con una particolare predilezione per i consumer staple. “Anche in questo caso i manager ragionano guardano le prospettive di crescita di qualità e si concentrano su uno dei temi classici che si menzionano quando si parla di emergenti: il miglioramento degli standard di vita, dice Dorricott. “I sottopesi, che non sono particolarmente pronunciati rispetto al benchmark, includono l’energia, i materiali di base e la tecnologia”.