Draghi taglia i costi di benzina e bollette: ecco il decreto

Il Governo introduce un nuovo decreto contro i rincari sulle bollette e sui carburanti: quali sono i bonus in arrivo? Draghi taglia le accise sulla benzina e sul diesel, ma il risparmio per gli automobilisti sarà lieve. Importanti interventi anche a livello europeo con la possibile fissazione di un tetto al costo del gas. Infine, nuova possibilità di rateizzazione delle bollette. Ecco nel dettaglio tutte le misure che Draghi ha in mente per ridurre i prezzi di benzina e bollette.

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È in arrivo un nuovo decreto “taglia prezzi”: Draghi intende intervenire rapidamente su più fronti per alleggerire il peso dei rincari sulle spalle di famiglie, imprese e lavoratori. 

Due i margini di interventi sui quali si sta focalizzando l’attenzione: la riduzione del prezzo dei carburanti – attraverso l’introduzione di bonus benzina e diesel, oppure riducendo le accise – e la riduzione del costo della bolletta di energia elettrica per le famiglie. Il tutto sena la necessità di un nuovo scostamento di bilancio: le risorse da utilizzare derivano dagli extra profitti delle imprese.

Il decreto è in fase di approvazione, ma diverse misure inserite al suo interno sembrano già (quasi) confermate. Il prezzo della benzina e del diesel scenderà per effetto di uno sconto sulle accise, mentre le famiglie potranno richiedere la rateizzazione delle bollette per periodi più prolungati rispetto a quelli previsti sino ad ora.

Andiamo a scoprire quali sono le misure in arrivo e come Draghi intende tagliare i prezzi di benzina e diesel, oltre ad alleggerire il peso delle bollette.

Decreto "taglia prezzi" su benzina e bollette: cosa prevede

Le giornate di mercoledì 16 e giovedì 17 marzo potrebbero essere quelle decisive per il Governo: il nuovo decreto “taglia prezzi” dovrebbe arrivare il prima possibile. Non è ancora stato raggiunto il pieno accordo sul pacchetto di aiuti, almeno per quanto riguarda il taglio sulle bollette.

Già in settimana, però, dovrebbe essere varato lo sconto sul costo della benzina e del diesel che porterà a risparmiare almeno 15 centesimi sui rifornimenti. La stessa misura è stata applicata anche dalla Francia e ben presto potrebbe essere adottata anche dalla Germania.

E la notizia arriva proprio quando i carburanti sono finalmente scesi di qualche millesimo, nonostante i prezzi rimangano ancora altissimi. Secondo le rilevazioni di Staffetta Quotidiana, mercoledì 16 marzo i prezzi sono in calo: la media nazionale parla di benzina in modalità self service a 2,105 euro/litro, diesel sempre self service a 2,108 euro/litro

Il pacchetto di aiuti sulle bollette – dopo l’ultimo decreto che vale circa 6 miliardi di euro – è ancora in stallo: non è chiaro se il Governo intende rinviare la decisione per valutare le decisioni che saranno prese da Bruxelles.

Decreto Draghi su benzina e bollette: tutte le misure

Quali sono, quindi, le misure allo studio del Governo da inserire nel nuovo decreto “taglia prezzi”? Sul tavolo ci sono almeno quattro interventi importanti.

Il primo riguarda appunto la benzina e il diesel, sui quali Draghi ha intenzione di ridurre le accise: intervenendo sul prezzo si potrebbe arrivare a risparmiare fino a 15 centesimi per ogni rifornimento. Le risorse da utilizzare per fronteggiare i costi deriverebbero dall’extragettito Iva prodotto in seguito all’impennata del carburante: secondo Assopetroli si tratterebbe di 200 milioni di euro solo nel mese di marzo 2022.

Il secondo tema fondamentale sul quale intervenire sono le bollette: ad oggi grazie alla rateizzazione dei pagamenti è possibile versare il 50% dell’importo subito e la restante parte in dieci rate. Il Governo, però, ha intenzione di potenziare e ampliare questo meccanismo.

Il terzo punto del decreto riguarderà il taglio dei costi dell’energia elettrica e del gas, unitamente all’intervento già effettuato per il 2022 con il precedente Decreto Energia.

Infine, il quarto tema riguarda i fondi da destinare alle imprese: sul tavolo ci sono 800 milioni di euro da parte del Ministero per lo Sviluppo Economico per ristorare le attività, oltre a un miliardo di euro aggiuntivo per le esposizioni bancarie.

Come detto, il capitolo bollette è ancora in fase di definizione e potrebbe non essere inserito in questo decreto: il Governo sta pensando a un rinvio per attendere le decisioni di Bruxelles nelle prossime settimane.

Draghi interviene sul prezzo di benzina e diesel: tutte le ipotesi

Una delle parti più importanti del prossimo decreto, tanto attesa dagli automobilisti e dagli autotrasportatori, è proprio l’intervento governativo sul costo dei carburanti. Draghi ha intenzione di tagliare le accise su benzina e diesel, in modo da favorire il risparmio per tutti: la conferma di tale intervento è arrivata in mattinata proprio dal ministro per la Transizione Ecologica.

Ma sul tavolo i partiti hanno avanzato moltissime proposte. Il Pd, per esempio, ha pensato all’introduzione di uno sconto sul prezzo della benzina del diesel che potrebbe essere superiore ai 15 centesimi, portando il totale al di sotto dei 2 euro al litro.

Matteo Renzi, leader di Italia Viva, invece, ha proposto al premier l’introduzione di un prezzo massimo alla benzina e al diesel, in modo da non tradire la fiducia degli italiani.

Altri esponenti politici, infine, stanno pensando di introdurre un bonus benzina per le famiglie a basso reddito, per esempio i nuclei familiari con ISEE sotto i 20 mila euro. Per finanziare una misura di questo genere, però, occorrerebbero maggiori risorse.

E mentre a Palazzo Chigi si discute su come intervenire per frenare gli aumenti del prezzo di benzina e diesel, un’analisi di Facile.it rivela alcune interessanti – quanto preoccupanti – osservazioni. 

Ad oggi il prezzo del diesel è aumentato di circa il 60% rispetto allo scorso anno (febbraio 2021), mentre per fare un pieno di benzina, ad oggi è necessario spendere circa il 46% in più. Non solo: a marzo 2022 per fare un pieno a un veicolo si spende, in media, circa il 39% in più (per il gasolio) rispetto a dicembre 2021 e il 28% in più per la benzina.

Draghi taglia le accise su benzina e diesel: quanto si risparmia?

Ma quale sarà il risparmio reali sul prezzo della benzina e del diesel dopo l’intervento del Governo? Nonostante gli sforzi, purtroppo si parlerà di pochi centesimi.

Nel nuovo decreto “taglia prezzi”, infatti, si punta alla riduzione del prezzo della benzina tra il 10% e il 15%, ovvero un risparmio di circa 15 centesimi. Il tutto in attesa delle decisioni dell’Unione Europea della prossima settimana.

Considerando un prezzo medio della benzina pari a 2,3 euro al litro, possiamo effettivamente calcolare un risparmio di 23 centesimi al litro (ovvero il 10%). Ciò significa che si verrebbe a pagare all’incirca 2,1 euro al litro per fare rifornimento.

È anche vero che eliminando completamente le accise dal prezzo della benzina (che pesano circa 0,73 euro sul prezzo finale) l’Italia scenderebbe al di sotto della media europea come prezzi di vendita dei carburanti.

Il prossimo incontro con i leader europei è fissato per il 24 e 25 marzo 2022. L’agenda è fitta: potrebbe essere fissato un tetto europeo alle importazioni del gas, oltre alla possibile introduzione di una tassazione straordinaria sugli extraprofitti delle imprese di energia.

Benzina a prezzi record: quanto spendono in più le famiglie?

E nel frattempo, in attesa di una decisione, si contano i rincari per le famiglie. Il presidente del Codacons Carlo Rienzi – lo scorso 8 marzo 2022 – ha fatto presente la situazione, spiegando che:

a causa dell’escalation senza sosta dei listini alla pompa un pieno di verde costa in media 32,5 euro in più rispetto allo scorso anno, +39,3 euro un pieno di diesel.

I prezzi di benzina e diesel, in effetti, hanno subito – da inizio anno – un aumento rispettivamente del +13,3% e del +15,2%, secondo i dati diffusi dal Mite.

Ciò significa che se i prezzi resteranno alti come quelli attuali, le famiglie potrebbero andare incontro a stangate da +780 euro all’anno in caso di veicoli alimentati a benzina, o fino a +943 euro all’anno per i veicoli a diesel. 

Rispetto allo scorso anno la benzina la benzina costa il 28,3% in più, mentre per il gasolio si spende il 33% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. È necessario un intervento urgente.

Bollette, rateizzazione dei pagamenti per le famiglie

Prima di addentrarci nelle nuove misure in arrivo contro il caro bollette è bene ricordare tutti gli interventi che il Governo ha effettuato sino a questo momento.

A partire dai 16 miliardi di euro stanziati nella seconda metà 2021 e nel primo trimestre del 2022: questi fondi e questi aiuti avranno delle ripercussioni anche nei prossimi mesi dell’anno.

Draghi è tornato più volte a spiegare il pacchetto di misure introdotte con gli ultimi decreti:

Abbiamo previsto l’azzeramento degli oneri di sistema per le utenze elettriche domestiche e per le imprese, e l’abbassamento dell’Iva al 5% per le utenze del gas.

È stato potenziato anche il bonus bollette, o bonus elettrico 2022, oltre a interventi per i consumatori industriali energivori: stiamo parlando di un credito di imposta pari al 20% “dell’incremento del costo della fornitura di elettricità del primo trimestre 2022”.

È stata poi prevista la possibilità di rateizzare i pagamenti delle bollette: il 50% dell’importo va saldato da subito, mentre la restante parte può essere suddivisa in dieci rate mensili. I prossimi interventi potrebbero andare a potenziare questa rateizzazione oltre ad estendere l’orizzonte temporale della misura.

Infine, si pensa anche all’introduzione di norme che possano contenere i rincari: per esempio, l’abbassamento del riscaldamento domestico di qualche grado, oppure tagli al consumo di energia per l’illuminazione delle città, o ancora modifiche agli orari di accensione e spegnimento del riscaldamento nei condomini.

Benzina e bollette in aumento: come risparmiare?

Oramai conosciamo tutti i metodi, i trucchi e i consigli che ci permettono di risparmiare contro il caro bollette e il caro carburanti. Abbiamo elencato in precedenti articoli 10 modi per risparmiare sulle bollette e come ottenere benzina gratis, ma adottare questi comportamenti virtuosi non è sufficiente per ridurre i costi sulle spalle delle famiglie.

È vero che si possono sfruttare mezzi alternativi alla propria auto per spostarsi riducendo i consumi, ma è anche vero che spesso non è possibile lasciare i mezzi in garage per diversi motivi.

Al tempo stesso, possiamo ridurre il consumo di energia elettrica risparmiando su riscaldamento e luce, ma non sarà una lampadina spenta a fare la differenza. Quello che occorre è un intervento governativo sui prezzi a monte.