Draghi conferma bonus INPS 1.600 euro senza ISEE. I fortunati!

In seguito all’entrata in vigore del nuovo Decreto Sostegni bis, il Governo Draghi ha deciso di introdurre un’altra importante novità al fine di aiutare ancora una volta i milioni di lavoratori italiani maggiormente colpiti dalla crisi economica, attraverso il bonus INPS da 1.600 euro che potrà essere richiesto senza ISEE. Ecco chi saranno i fortunati che potranno averlo e quali sono i requisiti necessari per presentare la domanda.

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In seguito alla tanto attesa entrata in vigore del decreto-legge numero 73 del 2021, anche soprannominato Decreto Sostegni bis, sono stati introdotti importanti ed ulteriori sostegni e contributi in favore di milioni di cittadini, di famiglie e di lavoratori italiani che attualmente si trovano in una situazione di difficoltà. 

Infatti, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto-legge in merito alle nuove misure intraprese dal Governo italiano al fine di supportare maggiormente quei cittadini che sono stati colpiti dalla crisi e dalle restrizioni intraprese per evitare l’aumento dei contagi del Coronavirus, ha portato all’introduzione di nuovi bonus INPS, i quali anche questa volta saranno riconosciuti a prescindere dal proprio ISEE di appartenenza. 

Si tratta, come molti sanno, di una decisione messa in atto da parte della nuova squadra governativa, alla cui guida vi è l’attuale Presidente del Consiglio, Mario Draghi, che ha deciso di portare avanti in questo caso una linea di misure ed interventi di natura urgente, molto simile a quella intrapresa dal suo predecessore, ovvero l’ex premier Giuseppe Conte. 

Tra i vari contributi che si andranno ad aggiungere a quelli già approvati ed in parte anche già erogati in seguito all’entrata in vigore del precedente decreto-legge 22 marzo 2021, numero 41, anche noto come Decreto Sostegni, vi è anche un nuovo bonus INPS una tantum dal valore di 1.600 euro che sarà erogato nei confronti di tutte quelle categorie di cittadini che risulteranno essere in possesso di specifici requisiti e determinate condizioni legate in particolar modo al settore e all’ambito della propria attività lavorativa. 

In questo caso, come già accaduto per i bonus e i contributi economici già introdotti in precedenza, non sarà preso in considerazione il proprio valore ISEE di appartenenza.  

Ecco, quindi, una breve guida dettagliata in cui saranno forniti tutti i dettagli in merito al nuovo bonus INPS una tantum onnicomprensivo dal valore di 1.600 euro, ed in particolare quali sono le categorie di cittadini italiani che potranno fare richiesta ed ottenere il riconoscimento di tale contributo economico, che sarà erogato anche nei confronti di coloro i quali presentano un valore ISEE particolarmente elevato

Bonus 1.600€ del Decreto Sostegni bis: gli obiettivi

Secondo quanto è stato stabilito ed esposto all’interno del nuovo decreto-legge numero 73 pubblicato il 26 maggio 2021, l’ormai conosciuto come Decreto Sostegno bis, ha portato all’introduzione di importanti benefici economici.

Tra questi un nuovo contributo economico che potrà essere riconosciuto nei confronti di alcune categorie di cittadini lavoratori che presentano specifici requisiti e condizioni e che attualmente si ritrovano a vivere in una condizione economica particolarmente sfavorevole, provocata dall’avvento della pandemia anche sul territorio italiano.

Si tratta, nello specifico, del bonus INPS onnicomprensivo il cui ammontare complessivo sarà pari a 1.600 euro, il quale potrà essere corrisposto da parte dell’Istituto INPS in favore anche di quei cittadini lavoratori che presentano un ISEE particolarmente alto, in quanto risulta essere legato al settore di appartenenza della propria attività lavorativa. 

È per questo motivo che l’obiettivo fondamentale del bonus INPS da 1.600 euro che è stato introdotto dal Decreto Sostegni bis è proprio quello di riuscire a sostenere maggiormente le categorie più colpite dalla crisi economica in corso.

A tal proposito, il Governo italiano guidato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, ha approvato lo stanziamento di un fondo economico di ben 40 miliardi di euro, che è appunto volto alla copertura delle spese destinate al bonus 1.600 euro, che permetterà di garantire ai lavoratori un maggiore accesso al credito ed un aumento della liquidità.

Il nuovo bonus INPS sostituisce il precedente bonus 2.400€

Occorre sottolineare che le indiscrezioni in merito ad un possibile addio al bonus dal valore di 2.400 euro che era stato introdotto ed erogato nel corso dei mesi precedenti in favore dei cittadini lavoratori più colpiti dall’emergenza epidemiologica, si sono poi rivelate incomplete ed inesatte.

In effetti, con il Decreto Sostegni bis non si assisterà più, o almeno per questi prossimi mesi, all’introduzione e all’erogazione del bonus dall’ammontare complessivo di 2.400 euro, bensì ad un importo ridotto, che corrisponde a 1.600 euro. 

In questo senso, il nuovo contributo pur essendo caratterizzato da aspetti e peculiarità molto simili al bonus INPS da 2.400 euro, anche per quanto riguarda i suoi destinatari, esso si congiura come un sostegno che sarà erogato in riferimento a due mensilità, ovvero quella di giugno e di luglio di quest’anno.  

È chiaro quindi che in realtà il bonus a 2.400 euro non è stato di fatto cancellato definitivamente, in quanto sono stati confermati gli stessi destinatari e beneficiari del bonus, oltre che medesimi requisiti e condizioni considerate obbligatorie. 

Tuttavia, gli importi saranno strutturati in maniera differente rispetto al bonus 2.400 euro che faceva riferimento a ben tre mensilità

Bonus 1.600€ di Draghi: come funzionerà

Come era stato già preannunciato nelle scorse settimane, anche prima dell’effettiva entrata in vigore del Decreto Sostegni bis, il bonus da 1.600 euro si configurerà come il diretto prolungamento del precedente contributo dal valore di 2.400 euro.

In questo senso, come è accaduto anche per i precedenti contributi, questi sono destinati a tutti quei cittadini lavoratori che appartengono a quei settori e quegli ambiti che risultano essere stati maggiormente coinvolti dalle chiusure commerciali e dalle varie restrizioni messe in atto durante i mesi in cui il numero di contagi da Coronavirus continuava ad aumentare vertiginosamente.

Dunque, in particolare questa indennità economica che sarà erogata da parte dell’Istituto INPS, come di consueto, mediante la soluzione una tantum, verrà riconosciuta in favore di tutti quei cittadini che appartengono ai settori stagionali, turistici, degli stabilimenti balneari o termali ma anche ai lavoratori dello spettacolo, autonomi o atipici. 

Come detto in precedenza, l’ammontare complessivo del bonus INPS approvato dal Decreto Sostegni bis sarà pari a 1.600 euro, in quanto riferito a due mensilità, ognuna delle quali con un importo di 800 euro l’una, in merito ai mesi di giugno e di luglio dell’anno corrente.

Anche in questo caso, come avvenuto per i precedenti contributi susseguitesi nel corso dei mesi, l’erogazione del bonus INPS da 1.600 euro non andrà a concorrere alla formazione del reddito familiare e sarà riconosciuto nei confronti di tutti i cittadini che appartengono alle categorie previste dal decreto-legge, a prescindere dal proprio ISEE di appartenenza.

L’erogazione dell’importo di 1.600 euro previsto dal bonus del Decreto Sostegni bis avverrà come in passato mediante l’accredito sull’apposito conto corrente intestato al cittadino lavoratori che ne ha fatto domanda, tramite un’unica soluzione che racchiuderà entrambe le mensilità.

Chi può accedere al bonus di 1.600€, anche con ISEE alti

Mentre si attendono ancora delle comunicazioni o indicazioni ufficiali più precise da parte dell’Istituto INPS, a cui compete la gestione dei contributi economici e dei bonus introdotti dal decreto-legge, è possibile far riferimento direttamente al testo del Decreto Sostegni bis, per poter comprendere le categorie di cittadini considerati destinatari del bonus da 1.600 euro

Nello specifico, i requisiti non si riferiscono all’ISEE di appartenenza del nucleo familiare, bensì ai settori e alla tipologia di attività lavorativa effettivamente svolta dal cittadino, nonché la data in cui è stato avviato il contratto.

In tal senso, rientrano nelle categorie di cittadini italiani che saranno considerate beneficiari del bonus da 1.600 euro, le seguenti: 

  • lavoratori stagionali, sia con contratto a tempo determinato che in somministrazione, appartenenti al settore turistico o anche degli stabilimenti termali;
  • lavoratori di tipo stagionale o con un contratto in somministrazione che appartengono a settori diversi da quello turistico o degli stabilimenti termali;
  • lavoratori autonomi senza partita IVA;
  • lavoratori intermittenti;
  • lavoratori che sono incaricati alle vendite a domicilio;
  • lavoratori appartenenti al mondo dello spettacolo;
  • cittadini che hanno beneficiato o che sono risultati idonei all’erogazione del bonus da 2.400 euro disposto dal Decreto Sostegni.

I requisiti obbligatori per accedere al bonus INPS da 1.600€ 

Il testo del Decreto Sostegni bis fornisce anche alcune indicazioni in merito ai requisiti necessari per poter accedere al bonus INPS una tantum dal valore di 1.600 euro

A questo proposito, sarà necessario che i lavoratori dipendenti stagionali, in somministrazione ma anche intermittenti ed autonomi senza partita IVA, abbiano effettuato un’attività lavorativa di almeno 30 giornate, durante il periodo compreso tra il 1° gennaio dell’anno 2019 fino al 26 maggio 2021, giorno dell’entrata in vigore del decreto-legge e che il contratto di lavoro risulti essere cessato per motivi non imputabili alla propria volontà. 

Inoltre, è necessario che i lavoratori stagionali e in somministrazione non risultino essere percettori ne dell’indennità di disoccupazione NASpI, ne di una rapporto di lavoro dipendente oltre che di una pensione. 

Allo stesso tempo, anche per quanto riguarda i lavoratori intermittenti è necessario che questi non percepiscano ne un assegno pensionistico ne che siano titolari di un contratto di lavoro di tipo subordinato.

Per quanto riguarda invece i cittadini che hanno un lavoro autonomo, questi potranno accedere al bonus INPS da 1.600 euro se risultano essere provi di partita IVA e dunque non siano iscritti ad altre forme previdenziali i tipo obbligatorio.

In merito, invece, ai cittadini lavoratori che risultano essere incaricati ad attività riconducibili alle vendite al dettaglio, in questo caso potranno ottenere il bonus tutti coloro che nel 2019 hanno effettivamente ottenuto un reddito superiore ai 5.000 euro e che abbiano ancora una partita IVA attiva riferita a tale attività, ma che non siano iscritti a forme previdenziali o percettori di pensione o di lavoro subordinato.