Draghi: stop al cashback, dal 1 luglio in arrivo i rimborsi

Alla luce dei dati pubblicati il governo di Mario Draghi ha pensato di sospendere il provvedimento.Cashback sospeso a tempo indeterminato a causa dei numeri deludenti, ma delle criticità presentati dal sistema con molti furbetti che sono riusciti ad eludere il sistema con pratiche improprie intascando il rimborso del 10% su transazioni rimborsate e aumentando il numero di transazioni in modo scorretto con l'obiettivo di scalare la classifica del super cashback.

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Il governo Draghi in pochi giorni e con effetto immediato a partire dal 1 luglio ha sospeso il Cashback di Stato, programma che prevedeva il rimborso del 10 per cento dagli acquisti fatti pagando con carta o bancomat da oggi quindi il contatore del cashback sulla app IO si fermerà.

Da ciò che è stato dichiarato dal governo il cashback non è stato definitivamente bocciato, ma sospeso a tempo indeterminato con l'impegno di essere revisionato e migliorato prima di tornare a renderlo disponibile.

Ad oggi il cashback voluto dall'ex governo Conte per incentivare i consumi e come strumento per combattere l'evasione si è stato più criticato che applaudito.

Cashback I numeri

I numeri a disposizione indicano circa 6 milioni di transazioni da parte di soggetti che hanno attivato il servizio che hanno superato 50 transazioni effettuate, numero minimo per poter beneficiare del 10% di rimborso su ogni singolo pagamento fino ad un massimo di 150 euro, risultano inoltre 730 milioni le transazioni elaborate e circa 8 milioni gli utenti con transazioni valide all'attivo.

Nella giornata di ieri, 30 giugno 2021 si è chiuso il primo semestre, i dati non hanno soddisfatto le aspettative, mostrando inoltre criticità, si sono infatti verificati casi in cui alcuni utilizzatori del cashback sono riusciti ad eludere il sistema aumentando in maniera impropria l'importo dei rimborsi.

I casi più eclatanti si sono verificati nella corsa al bonus extra di 1.500 euro, super cashback, destinati ai maggiori utilizzatori  di carte e e app a pagamento per il quale servivano almeno 700 transazioni, ebbene alcuni utilizzatori del servizio hanno pensato che per aumentare le transazioni e scalare la classifica suddividendo il più possibile i pagamenti, ad esempio pagando separatamente la colazione al bar fatta da caffè e cornetto, pagare singolarmente al supermercato le bottiglie di una cassa d'acqua insomma decine e decine di trucchetti di questo genere.

A luglio chi ha accumulato del credito riceverà il rimborso, in questi primi sei mesi, i numeri indicano che tra gli utenti attivi si sono registrati 120 milioni su 731 milioni totali di transazioni per acquisti inferiori ai 5 euro, circa 100 milioni invece sono state le transazioni per spese e acquisti di importi compresi tra i 5 e i 10 euro.

La fetta maggiore di transazioni utili ai fini del cash back è stata quella compresa per acquisiti di importo compreso tra 25 e 50 euro che ammonta a circa 155 milioni.

Di seguito un interessante video tratto dal canale Youtube di Teto in cui viene spiegato come il Ministero dell'Economia ha individuato i furbetti del cashback che in questo modo non riceveranno il bonus di 1500 euro.

Cashback, si chiude: in arrivo i rimborsi

Il primo semestre si è chiuso per il programma Cashback il 30 giugno 2021, chi avrà maturato un credito verrà rimborsato nel mese di luglio con un rimborso del 10% sugli acquisti effettuati con carte di credito bancomat o applicazioni di pagamento.

Il semestre chiuso sarà l'unico semestre previsto per il Cashback, il governo Draghi ha infatti sospeso il programma con la promessa di essere in futuro rivisto e modificato per far fronte ad alcune criticità presentate dal programma nonchè ai dati deludenti che non hanno assolutamente atteso l'obiettivo che prevedeva una spinta verso un aumento dei consumi ed una lotta all'evasione.

Per il governo Draghi la sospensione del Cashback rappresenterà una prima misura di spending-review risparmiando 3 miliardi di euro, risorse che potranno essere destinate per altro.

Si procederà quindi nelle settimane di luglio nel chiudere il provvedimento con lo Stato che si occuperà di erogare i rimborsi accumulati dagli utilizzatori in questi sei mesi di attività del cashback, in futuro si deciderà se ci sarà ancora spazio per questo servizio che ricordo prevede un rimborso del 10 per cento per spese effettuate con con bancomat o strumenti di pagamento elettronico.

Come già indicato prima sono state circa 8 milioni gli utenti con transazioni valide all'attivo per un totale di 726 milioni di transazioni elaborate.

il numero invece è di 6 milioni ed è riferito agli utilizzatori del Cashback che hanno raggiunto i requisiti per ricevere il rimborso ovvero 50 transazioni effettuate.

Cashback: le regole

Per non faci trovare impreparati e con la speranza per tutte quelle persone che hanno apprezzato il servizio Cashback di Stato e che sperano che in futuro tornerà ad essere attivo andiamo adesso a ripassare regole e funzionamento del servizio.

Per beneficiare del rimborso pari al 10% sulle spese effettuate con bancomat o strumenti elettronici bisogna avere all'attivo almeno 50 transazioni, l'importo massimo in valuta che si può ottenere è di 150 euro in sei mesi.

Il rimborso massimo che si può ottenere sulla singola transazione tramite il servizio cashback è di 15 euro ed il credito accumulato è appunto rimborsabile solo una volta raggiunte le 50 transazioni.

Nota importante è che nel caso si superi la soglia dei 150 massimi rimborsabili nei sei mesi, tutte i rimborsi in eccesso continueranno comunque ad essere conteggiati per il restante del tempo e saranno utili ai fini della partecipazione del servizio "Super Cashback".

Super Cashback regole e funzionamento

Molto più semplici le regole del servizio super cashback.

Il super cash è rivolto a premiare i maggiori utilizzatori che fanno acquisti attraverso strumenti di pagamento elettronico tra quelli compresi nell'app IO.

I primi 100 mila utenti che avranno totalizzato il numero di transazioni maggiore avranno diritto al rimborso maxi da 1.500 euro.

I dati correnti ci indicano che ad oggi per entrare nella lista dei più fortunati "consumatori seriali" il numero di transazioni necessario è di circa 700  in sei mesi.

Ciò significa la media di 100 transazioni valide al mese, ovvero 3 al giorno.

I furbetti del cashback 

Ed è proprio a causa di questo meccanismo che si sono create delle anomalie da parte di alcuni "furbetti" che pur di rientrare in classifica hanno messo in atto strategie non del tutto legali, come frazionare i pagamenti presso le pompe di benzina ( 100 euro di rifornimento suddiviso in 10 transazioni da 10 euro ) o il pagamento delle singole bottiglie all'interno di una confezione da sei di acqua tutto questo solo per aumentare il numero di transazioni e scalare così la classifica del super cashback il cui regolamento tiene conto non dell'importo bensì del numero di transazioni eseguite.

Episodi decisamente "curiosi" si sono cominciati a susseguire già dai primi mesi dall'entrata in vigore del super cashback segnalati da alcuni esercenti rispetto ad alcuni "furbetti", come quella avvenuta a Caraglio in cui il gestore di una pompa di benzina ha segnalato dei comportamenti anomali da parte di un cliente che aveva effettuato 62 transazioni bancomat in 55 minuti al distributore automatico di benzina, per complessivi 6,51 euro.

Altro caso anomalo è stato quello di una persona che effettuava acquisti pagando con carta di credito all'interno di negozi effettuando successivamente i resi, così facendo otteneva l'intero rimborso dell'importo speso alla riconsegna della merce, ma senza che venisse stornato il 10% di rimborso sull'"acquisto effettuato" cosi come previsto dal cashback.

Cashback: I rimborsi

I soldi del bonus maturati dai beneficiari del cashback verranno accreditati sui conti correnti tramite bonifico a partire dal mese di luglio, l'ente che si occuperà di questo sarà la Consap.

Per quanto riguarda invece la classifica del super cashback, la pubblicazione della classifica subirà dei ritardi e si pensa verrà pubblicata entro il 10 luglio , ritardi generati a causa dei controlli che si stanno effettuando  grazie alla decisione presa di intervenire sui furbetti che sono stati esclusi dalla partecipazione al super cashback. 

Prima di pubblicare i nomi dei vincitori quindi, sarà necessario cancellare dal conteggio le transazioni anomale ovvero quelle transazioni caratterizzate da importi minimi  all'interno della stessa attività a distanza ravvicinata l'una dall'altra.

Ai furbetti del cashback è arrivato un messaggio sull'app IO comunicando loro la presenza di sospetti su alcune transazioni, comunicazione inviata direttamente dal MEF in cui c'è l'invito a giustificare le transazioni in esame.

Cashback: la politica

Alla luce dei dati pubblicati il governo di Mario Draghi ha pensato così di sospendere per il momento il servizio cashback sospensione che rappresenta una prima misura di spending review  che permetterà allo stato un risparmio di ben 3 miliardi di euro destinabili per altro.

I primi a palazzo Chigi a lamentarsi e a chiedere l'immediata cancellazione del cashback nel momento dell'insediamento del governo Draghi era stato Fratelli d'Italia, partito appartenente alla destra italiana capeggiata dalla leader Giorgia Meloni.

Solitamente, ogni decisione politica che ha impatto sull'economia dovrebbe essere presa sulla base di una valutazione di impatto economica. Questa non è stata fatta, come ha anche confermato il Ministro del MEF, Daniele Franco, raggiunto da Il Fatto Quotidiano.

Cashback: in sintesi 

Nel mese di gennaio 2021, mese in cui sono stati resi noti i dati del cashback di dicembre e quindi periodo in cui era compresa la settimana di Natale, i soggetti attivi e che avevano diritto al rimborso alla luce delle 10 transazioni richieste ed effettuate erano circa 3 milioni su quasi 6 milioni di iscritti, di questi il 3% sono stati i beneficiari che hanno usufruito del rimborso massimo prevsito di 150 euro, insomma dati questi che certificano un parziale fallimento del cashback di Stato.