E-commerce, oltre Amazon c’è di più

JD.com e Farfetch, dicono gli analisti di Morningstar, sono due titoli adatti a cavalcare la crescita degli acquisti online.

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JD.com, una società cinese di e-commerce specializzata sull'elettronica, è uno dei più grandi concorrenti di Alibaba nel segmento B2C (business to consumer).

Recentemente gli analisti di Morningstar hanno alzato il fair value del titolo da 43 a 55 dollari (l’ADR scambiato sul Nyse) in seguito al miglioramento delle previsioni di crescita dei ricavi e dei margini di profitto. Per questo le azioni del gruppo cinese continuano a essere sottovalutate dal mercato nonostante da inizio anno abbiano guadagnato quasi il 15% (report aggiornato al 5 marzo 2020).

Le previsioni degli analisti

“Apprezziamo il modello di business di JD.com che, diversamente da altri competitor, ha investito in un proprio servizio di logistica che sfrutta un’importante flotta di droni e sistemi basati sull’intelligenza artificiale. L’azienda è diventata profittevole da poco ma ha davanti a sé ampi margini di miglioramento, considerata la traiettoria di crescita dei ricavi e i cospicui investimenti che nel tempo verranno ammortizzati. Le nostre previsioni indicano un progresso medio del fatturato del 12% nei prossimi 10 anni e un margine operativo in ascesa dall’attuale 1,6% al 6,1% nel 2029”, dice Chelsey Tam analista azionaria di Morningstar.

Farfetch cavalca il trend del lusso online 

Farfetch è una piattaforma di distribuzione online globale leader nel segmento beni di lusso. Il suo modello di business è molto snello: permette il collegamento tra acquirente e venditore offrendo una vasta gamma di prodotti (3,9 milioni di unità a fine del 2017, 10 volte di più rispetto ai suoi maggiori competitor) e senza dover sopportare i costi e i rischi legati alla gestione del magazzino.

“Al momento l’industria del lusso online è molto frammentata e sebbene non ci aspettiamo in futuro grosse polarizzazioni, come avviene in altri settori, è del tutto lecito prevedere un certo consolidamento. Anche perché i marchi di alta gamma temono un eccesso di visibilità, per via della presenza su troppi canali di distribuzione. In una situazione del genere c’è il rischio di ritrovarsi con un magazzino pieno di merce in sconto. Per questo riteniamo che Farfetch abbia il potenziale per diventare uno dei principali player del settore grazie alla sua combinazione di brand, numero di produttori e universo di potenziali clienti”, dice Jelena Sokolova di Morningstar.

“Inoltre, crediamo che l’azienda sia ben posizionata per trarre vantaggio dalla forte crescita degli acquisti di beni di lusso online, la cui quota sul totale delle vendite del settore è vista in ascesa dall’attuale 10% al 30% nel 2028, e ipotizziamo che nei prossimi 10 anni possa aumentare la quota di mercato dal 4,6% del 2017 al 9% e inizia a diventare profittevole a partire dal 2023. Nell’ultimo mese il titolo ha ceduto quasi il 30% e ora è scambiato a un tasso di sconto superiore al 50% rispetto al fair value di 16,80 dollari” (report aggiornato al 28 febbraio 2020).

Di Francesco Lavecchia