Ecco quanto puoi risparmiare sulla bolletta se passi da oggi al Mercato Libero

Stai pensando di passare al Mercato Libero ma non sai se ti farà risparmiare sulla bolletta di casa? Ecco alcuni dati che potrebbero fare al caso tuo.

E’ in arrivo una nuova stangata sulle bollette, e questo potrebbe diventare un problema terrificante per tutte le famiglie italiane.

In previsione del prossimo rincaro dell’energia, molti stanno passando al Mercato libero per risparmiare sulla bolletta, soprattutto a seguito degli ultimi rincari nella bolletta energetica segnalati da ARERA. E soprattutto a causa dell’avvicinanza della decadenza del Mercato Tutelato.

Dopo una serie di proroghe, il primo gennaio 2024 sarà la data ufficiale per l’abolizione del mercato tutelato per l’energia elettrica, mentre per il gas sarà il primo gennaio 2023.

Oltre tali date tutti i gestori della maggior tutela cesseranno di esistere, come l’attuale Servizio Elettrico Nazionale.

Proprio per questo negli ultimi anni sono aumentati i contratti presso compagnie del Mercato libero energetico. Stando alle ultime statistiche di ARERA riportate dal Sole 24Ore, nell’ultimo anno la percentuale di utenze sotto Mercato libero è passata da 54,3% a 58,5%.

Vedendo questi dati sul passaggio sembra che sia davvero una buona soluzione per risparmiare sulla bolletta.

Ma è davvero così?

Vediamo tutti i dati relativi al risparmio previsto col passaggio dal Mercato Tutelato a quello Libero, e quali sono i pro e contro.

Ecco quanto puoi risparmiare sulla bolletta se passi da oggi al Mercato Libero

Puoi risparmiare sulla bolletta fino a 400 euro in un anno, e questo solo per quanto riguarda la bolletta della luce. Mentre per quanto riguarda quella del gas puoi arrivare a risparmiare sulla bolletta fino a 1000 euro.

Questi sono i dati provenienti da un’analisi condotta da Facile.it per il Sole 24 Ore sui consumi relativi al periodo 1° agosto 2021-31 luglio 2022.

Per questa ricerca Facile.it ha utilizzato il seguente parametro:

  • consumo medio di 2.700 kWh,
  • potenza di 3 kW,
  • tariffa monoraria,
  • cambio del fornitore a giugno 2021 (con blocco del prezzo dell’energia per 12 mesi).

Una famiglia con un tipo di consumo simile, arriva a spendere:

  • 559,39 euro nel mercato libero,
  • 986,63 euro nel mercato tutelato.

Per inciso, nel calcolo del Mercato Tutelato sono segnalati anche gli aiuti governativi (agevolazioni, bonus sociali…).

A sua volta, nel caso delle bollette del gas, il risparmio è ancora più evidente. Per una famiglia con un consumo pari a 1.400 smc (standard metro cubo) all’anno, nel medesimo periodo agosto 2021 – luglio 2022, ha speso:

  • 958,28 euro nel mercato libero,
  • 1.594,05 euro del mercato tutelato.

Se si sommano entrambe, puoi risparmiare sulla bolletta:

  • 1.517 euro col mercato libero,
  • 2.580 euro col mercato tutelato.

In pratica più di 1.000 euro in un anno risparmiati, e questo se passi da oggi al Mercato Libero.

Perché il Mercato tutelato non ti fa più risparmiare sulla bolletta

Fino al 1999 esisteva solo il monopolio del Mercato Tutelato, il cui tariffario viene deciso da ARERA, l’autorità italiana per l’energia. Dopo quella data, col Decreto Bersani, altri fornitori di energia hanno potuto vendere e stipulare contratti in Italia, aprendo la strada al Mercato Libero. 

Con la liberalizzazione del mercato energetico, e l’entrata in gioco del Mercato Libero, in molti hanno potuto passare a contratti la cui tariffa viene negoziata col fornitore, di solito più propenso a offrire tariffe più basse rispetto a quelle del Mercato Tutelato.

Perché oggi chiunque abbia un contratto sotto Mercato Tutelato si ritrova a dover pagare quanto previsto dal tariffario ARERA, che si aggiorna ogni tre mesi.

E fino a qualche anno fa i prezzi erano stabili, pertanto era possibile risparmiare sulla bolletta anche rimanendo dentro al Mercato Tutelato. Ma a causa dell’impennata dei prezzi del gas e della luce, oggi è praticamente impossibile risparmiare sulla bolletta rimanendo dentro al Mercato Tutelato.

Perché il principale svantaggio di questi tipo di mercato è il fatto che non è possibile scegliere una tariffa più vantaggiosa, ma tocca sottostare al tariffario fissato da ARERA.

Un tariffario che negli ultimi mesi non ha fatto altro che aumentare.

Anche se, va detto, il Mercato libero non è esente da rischi.

Pro e contro del Mercato libero e come risparmiare sulla bolletta al meglio

Il vantaggio principale del Mercato libero è che ti fa risparmiare sulla bolletta grazie alle offerte e ai contratti a prezzo fisso. In pratica il fornitore ti propone un dato prezzo, che non viene modificato anche in caso di rialzi improvvisi, come quelli che stiamo vivendo ora.

E’ un tipo di contratto che ha come unico difetto il fatto che, in caso di abbassamento della componente energia, non potrai ulteriormente risparmiare sulla bolletta. Perché a causa di quel prezzo fisso il fornitore non può abbassarti la tariffa, anche se il mercato è al ribasso.

In questo caso la convenienza è con un contratto a prezzo variabile, perché riesce a stabilire la tariffa a seconda dell’oscillazione dei prezzi del mercato internazionale.

Però attenzione. Il Mercato libero è oggigiorno composto da grandi e piccole compagnie elettriche. Se stipuli un contratto a tariffa fissa con delle piccole realtà, se non hanno le spalle coperte come le grandi compagnie, alla prima ondata di rialzi del mercato all’ingrosso potrebbero andare in fallimento.

E questo sarebbe un problema, perché in caso di fallimento l’utente tornerà automaticamente dentro al Servizio a Maggior Tutela (per il gas solo all’operatore di ultima istanza a livello territoriale). E questo significherebbe perdere tutto quello che l’utente ha cercato di risparmiare sulla bolletta.

Anche perché, dopo rispettivamente il 1 gennaio 2023 e il 10 gennaio 2024, come segnala il Sole 24Ore, 

“in caso di mancata scelta di un fornitore, si verrà assegnati al servizio a tutele graduali in modo da garantire la continuità della fornitura.”

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