Ecobonus auto 2022: verso nuovi incentivi. Cosa c’è di vero?

Nuovi incentivi auto in arrivo dal Governo? Dopo l'introduzione degli Ecobonus moto e scooter 2022 potrebbero tornare anche gli sconti sull'acquisto di auto elettriche e a basse emissioni di CO2. Per quali modelli e da quando si potrà tornare a sfruttare gli incentivi dell'Ecobonus auto 2022? Ecco tutto quello che sappiamo e le ultime novità.

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Alcune testate giornalistiche stanno vociferando sulla possibile introduzione di nuovi incentivi auto nel 2022: il Governo ha davvero intenzione di confermare l’Ecobonus auto 2022? Cosa c’è di vero in tutto questo?

Stando alle ultime disposizioni ufficiali, nella Legge di Bilancio 2022 e nel Decreto Sostegni ter 2022 non sono previste risorse per il settore delle automotive che, nonostante gli aiuti, è caduto in una crisi durissima. Mancano le materie prime e i chip per produrre auto, e non solo. I costi di energia elettrica e le bollette sono in continuo aumento (non solo per le imprese) e le vendite non bastano a coprire i costi di produzione.

Il Governo, nel frattempo, ha stanziato 1,6 miliardi di aiuti per le imprese in crisi, per le attività chiuse a causa del Covid, e per il caro bollette. È in previsione anche un intervento sugli Ecobonus auto 2022? I fondi ci sarebbero, ma manca ancora il provvedimento.

Vediamo quando potrebbero tornare gli incentivi auto 2022: non solo per le elettriche, ma anche per i veicoli a basse emissioni. Ecco come potrebbe cambiare l’Ecobonus auto 2022.

Ecobonus auto 2022: nuovi incentivi in arrivo?

Il 2022 si è aperto decisamente con il piede sbagliato per il settore delle automotive. Non solo si sta riversando sul settore una vera e propria crisi dei materiali (con tutte le difficoltà legate al reperimento dei chip e delle materie prime), ma i prezzi di produzione sono saliti alle stelle.

Produrre un’auto è sempre più costoso e difficile, ma non finisce qui. Tutta l’economia è stata investita da una pesante stangata sul prezzo delle bollette – così come tutte le famiglie italiane: gli aumenti del primo trimestre 2022 potrebbero arrivare a fermare moltissime produzioni dei più svariati settori.

E a tutto questo occorre aggiungere anche la variante Omicron che, oltre a spaventare i mercati e gli investimenti degli italiani, frena anche il lavoro. 

Infine, gli Ecobonus auto 2022, ovvero tutti gli incentivi che hanno permesso, sino al 31 dicembre 2021, di comprare un’auto elettrica o a basse emissioni a prezzi vantaggiosi, non sono stati confermati. È necessario e urgente un intervento del Governo.

Ecobonus auto 2022: nessun incentivo in Manovra, ma…

Molti italiani speravano in una proroga degli incentivi auto nella Legge di Bilancio 2022, ma la sorpresa – purtroppo amara – è stata quella della cancellazione dell’Ecobonus auto elettriche, ibride plug-in, e a basse emissioni. Nessuna conferma e nessun nuovo finanziamento.

Tuttavia, la piattaforma Ecobonus del Mise è ancora attiva: oltre agli Ecobonus moto e scooter – attivi dal 13 gennaio 2022 – c’è ancora lo spiraglio di introduzione di nuovi incentivi per l’acquisto di auto elettriche?

In realtà, sì. La speranza, d’altronde è l’ultima a morire. Alcune fonti – in particolare un articolo di Milano Finanza – ipotizzano un ritorno degli Ecobonus auto 2022: sarebbero già pronti almeno 450 milioni di euro da stanziare. Non solo: occorre recuperare anche i fondi avanzati dal bonus auto usate Euro 6 (ovvero circa 32 milioni di euro). 

Con tali risorse si potrebbe sperare di veder ripartire gli incentivi auto elettriche e non sol. Ma come funzionerebbero?

Ecobonus auto 2022: non solo per le auto elettriche. Quali modelli?

Si vocifera già sulle possibili suddivisioni delle risorse in gioco per il nuovo Ecobonus auto 2022: ricordiamo che si tratta ancora di ipotesi e nulla è dato per certo. Stando a quanto trapela da alcune testate affidabili, pare che i nuovi incentivi auto non riguarderanno solo le elettriche.

Certo le basse emissioni di CO2 rimangono un punto fondamentale e difeso con forza dell’esecutivo. Tuttavia, i nuovi incentivi potrebbero estendersi anche ad auto con emissioni di CO2 inferiori a 135 g/km. Sarebbero comunque confermati anche gli Ecobonus auto elettriche, e ibride plug in.

È ancora troppo presto, invece, per capire quali saranno i reali sconti e la convenienza sulla rottamazione o meno del veicolo precedente.

Fino al 2021, infatti, il Governo aveva riservato sconti decisamente convenienti per tutti i cittadini che decidevano di rottamare il precedente veicolo inquinante: in tal modo si andava a svecchiare il parco auto circolante, ottenendo sconti fino a 10 mila euro.

Ma senza alcuna conferma da fonti ufficiali è praticamente impossibile ipotizzare quali possano essere i nuovi sconti e gli incentivi auto 2022. Intanto è bene sperare che il Governo mandi in porto un decreto e che riesca a stanziare le risorse ipotizzate per sostenere il settore delle automotive.

Ecobonus auto 2022: quando torneranno?

Al momento non è dato sapere quando torneranno – o meglio quando potrebbero tornare – gli Ecobonus auto 2022. Quel che è certo è che nella Legge di Bilancio 2022 non è stato previsto alcun dettaglio e nemmeno alcuna conferma sugli incentivi auto.

Nemmeno nel nuovo Dl Sostegni ter 2022 (che proroga il bonus terme fino a marzo) è stata inserita alcuna norma in merito agli Ecobonus auto 2022.

Forse il Governo ha come priorità i ristori per le imprese del turismo, della ristorazione, della montagna e tutti i contributi a fondo perduto per le attività rimaste chiuse a causa delle restrizioni. Non solo: nelle priorità del Governo c’è anche un pacchetto di misure per combattere il caro bollette, oltre a una serie di aiuti per le attività in crisi.

Successivamente, dopo l’intervento sui fronti più duri, si potrebbe pensare allo stanziamento di nuove risorse per l’Ecobonus auto 2022. I tempi potrebbero slittare dopo l’elezione del Presidente della Repubblica, o addirittura nei successivi mesi dell’anno.

Ecobonus moto e scooter 2022: come funzionano?

Nel frattempo, la piattaforma Ecobonus del Mise risulta ancora attiva e funzionante per tutti i concessionari che intendono usufruire degli Ecobonus moto e scooter 2022. Almeno per quest’anno, e per i prossimi anni, sono stati confermati gli incentivi sull’acquisto dei motocicli, ciclomotori e quadricicli leggeri. Ma come funzionano e quanto si risparmia?

A partire dal 13 gennaio 2022 è possibile prenotare i propri incentivi per l’acquisto di scooter o moto elettriche, sfruttando gli sconti da 3.000 a 4.000 euro. I fondi a disposizione sono 150 milioni, suddivisi in pacchetti da 20 milioni per ogni anno dal 2021 al 2023, e pacchetti da 30 milioni dal 2024 al 2026.

I nuovi incentivi moto e scooter si possono richiedere per l’acquisto di ciclomotori, motocicli, quadricicli leggeri senza limite di potenza, purché appartenenti alle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e.

È possibile scegliere se rottamare o meno il veicolo precedente, ricordando che la rottamazione comporta l’applicazione di uno sconto più alto sul prezzo di vendita: lo sconto varia dal 30% senza rottamazione, al 40% con rottamazione. Gli importi massimi di sconto possono arrivare a 3.000 euro oppure a 4.000 euro.

Al cliente verranno sottratti gli Ecobonus direttamente dal prezzo di vendita, senza inoltrare alcuna richiesta. Sarano invece i concessionari a dover prenotare sul sito web del Mise – attraverso l’apposita piattaforma – gli incentivi, che andranno poi recuperati in un secondo momento.

Bonus colonnine di ricarica: come sfruttarlo

Se la Legge di Bilancio non ha confermato gli Ecobonus auto 2022, è stato invece prorogato al 2024 il bonus colonnine di ricarica per tutti i veicoli ad alimentazione elettrica. In che cosa consiste? Se si ha intenzione di installare delle colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, si possono richiedere detrazioni fino al 40% delle spese sostenute. 

Per le colonnine di ricarica con potenza compresa tra 7,4 kW e 22 kW (estremi inclusi), è previsto un bonus da 2.500 euro (con un solo punto di ricarica), oppure fino a 8.000 euro (con due punti di ricarica per ciascuna colonnina). Per gli impianti di ricarica con corrente continua fino a 50 kW il bonus è pari a 1.000 euro; oltre i 50 kW sale a 80.000 euro; oltre i 100 kW raggiunge i 75.000 euro per ogni singola colonnina. 

Ricordiamo che il totale dei fondi stanziati dal Governo – pari a 90 milioni di euro – viene suddiviso e destinato all’80% alle imprese, e al 20% alle persone fisiche.

Bonus veicoli sicuri: nessun aumento sulla revisione!

Un altro bonus introdotto proprio negli ultimi mesi è il buono veicoli sicuri, ovvero quel bonus revisione auto (previsto dalla Legge di Bilancio del 2021) che permette di azzerare gli aumenti sul costo della revisione di un veicolo. 

Ricordiamo, appunto, che il costo della revisione auto a partire dal 1° novembre scorso è aumentato di 9,95 euro per tutti, ma sfruttando il bonus veicoli sicuri è possibile azzerare gli aumenti e pagare la stessa cifra degli anni precedenti.

Tramite l’apposita piattaforma è possibile richiedere – per una sola volta e per un solo veicolo, nel limite delle risorse a disposizione – un buono dal valore di 9,95 euro. La revisione deve essere già stata effettuata: il rimborso verrà accreditato direttamente tramite Iban a tutti i beneficiari della misura.

Boom di vendite di auto di lusso nel 2021

Un quadro tracciato dal Wall Street Journal evidenzia come nel 2021, nonostante la pandemia, le restrizioni sui viaggi, e la crisi economica, sia stato registrato un boom di vendite di auto di lusso.

Mentre la crisi imperversava sul settore delle automotive, dunque, alcune case automobilistiche (come Rolls-Royce, Bentley, Porche e Bmw) puntavano sulla produzione di auto di lusso, da terminare con i pochi microchip rimasti. Da un lato, infatti, c’è la carenza di materiali per la costruzione di auto; e dall’altro lato gli introiti derivanti dalla vendita di queste auto lussuose.

Ciò ha spinto i produttori a puntare sul termine delle auto di lusso: con i proventi derivanti dalla vendita di questi modelli si sarebbero potuti acquistare nuovi materiali. E così, le case automobilistiche che hanno spinto sul lusso hanno ottenuto ricavi ben oltre le previsioni.

Ma chi sono gli acquirenti di queste auto di lusso? Molto spesso si tratta di giovani che intendono investire nelle auto: dovendo cambiare mezzo, puntano sull’acquisto di veicoli di lusso. L’acquirente medio, infatti, ha circa 43 anni.