Ecobonus auto, sorpresa Draghi: in arrivo altri 76 milioni

Ecobonus auto 2021, incentivi con e senza rottamazione, bonus auto regionali. Il Governo ha stanziato ulteriori 76 milioni di euro per alimentare il bonus auto nella fascia di emissioni intermedia, la più richiesta dai clienti. Si potranno ottenere incentivi per l'acquisto di veicoli ibridi o elettrici e ottenere sconti fino a 10 mila euro. Come funzionano gli incentivi auto 2021, come richiedere l'ecobonus auto 2021 e quali veicoli scegliere: la guida.

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Il Governo è al lavoro sul Recovery Plan, che dovrebbe approdare in Consiglio dei Ministri entro la fine di questa settimana. Se per il superbonus 110%, sulla possibile proroga al 2023 e lo spettro dei tagli, occorre attendere i soldi dall’Europa, per quanto riguarda l’ecobonus auto 2021, invece, sono in arrivo da venerdì 23 aprile altri 76 milioni di euro.

Il Mise ha stanziato la cifra per rimpinguare le risorse disponibili sul sito ecobonus.mise.gov.it, dal quale è possibile richiedere il bonus per l’acquisto di auto a basse emissioni appartenenti alle categorie dei motocicli L e delle auto M1. Il Ministero per lo Sviluppo Economico ha chiarito che si tratta semplicemente del rinnovo di una misura introdotta dai precedenti decreti Rilancio e Agosto, nonché dal fondo Ecobonus.

Come funziona l’ecobonus auto 2021, chi lo può richiedere, quali sono gli incentivi auto 2021 e come si possono sfruttare per acquistare un’auto a basse emissioni. Ecco la guida completa.

Ecobonus auto 2021, in arrivo altri 76 milioni di euro!

Il Ministero dello Sviluppo economico rende disponibili da venerdì 23 aprile altri 76 milioni di euro per l’ecobonus auto 2021, gli incentivi che permettono di acquistare un’auto a basse emissioni e a basso impatto ambientale. Si tratta di un argomento “trend” tra le ricerche su Google associate alla query “auto” e i numeri confermano il successo della misura introdotta in piena emergenza sanitaria.

Il Mise ha come obiettivo la “riprogrammazione di risorse residue già stanziate per l’anno 2020 nei decreti Rilancio e Agosto, nonché nel fondo Ecobonus”, che avverrà attraverso lo spiegamento di ulteriori risorse da destinare alle attuali fasce di emissione.

I nuovi fondi verranno così suddivisi:

  • 56 milioni di euro andranno a beneficio del fondo Ecobonus veicoli M1, ovvero per la fascia di emissione compresa tra 0-60 g/km;
  • 13 milioni di euro andranno a beneficio del fondo previsto dalla Legge di Bilancio 2021 per l’acquisto di veicoli M1 e la fascia di emissione compresa tra 61-135 g/km;
  • 2 milioni di euro, invece, finiranno all’interno del fondo previsto dalla Legge di Bilancio 2021 per l’acquisto di veicoli M1 e la fascia di emissione compresa tra 0-60 g/km – extrabonus;
  • 260 mila euro, infine, confluiranno nel fondo Ecobonus peri l’acquisto di veicoli di categoria L per il 2021.

Ecobonus auto, lo schema degli incentivi 2021

Inizialmente erano stati previsti ben 250 milioni di euro per finanziare le cinque classi di emissioni alle quali sono corrisposti i cinque incentivi auto 2021. Tuttavia, moltissimi italiani hanno sfruttato il bonus per rottamare la vecchia auto e per acquistare un veicolo a basse emissioni in un’ottica del tutto green e sostenibile. La fascia intermedia (compresa tra 61 e 135 g/km di CO2, per la quale si registrano le maggiori vendite) è stata letteralmente svuotata giorno dopo giorno.

Ma con il nuovo stanziamento di 76 milioni di euro l’ecobonus auto 2021 riparte con i seguenti incentivi:

  • emissioni comprese tra 0-20 g/km CO2 – previa rottamazione del veicolo precedente è previsto un bonus di 8.000 euro + 2.000 euro (+IVA) di contributo concessionario;
  • emissioni comprese tra 0-20 g/km di CO2 - senza rottamazione del veicolo precedente è previsto un bonus pari a 5.000 euro + 1.000 euro (+IVA) di contributo concessionario;
  • emissioni comprese tra 21-60 g/km di CO2 - previa rottamazione del veicolo precedente è previsto un bonus di 4.500 euro + 2.000 euro (+IVA) di contributo concessionario;
  • emissioni comprese tra 21-60 g/km di CO2 - senza rottamazione del veicolo precedente è previsto un bonus di 2.500 euro + 1.000 euro (+IVA) di contributo concessionario;
  • infine, per le auto con emissioni di CO2 comprese tra 61-135 g/km - solo con rottamazione si ottiene un bonus pari a 1.500 euro + 2.000 euro (+IVA) di contributo concessionario.

Ecobonus auto: meno diesel e benzina, più veicoli green

L’introduzione dell’ecobonus auto 2021 aveva come obiettivo primario la riduzione dell’impatto ambientale e la riduzione dei veicoli ad alte emissioni attualmente in circolazione sul territorio italiano. Come ha precisato appunto il Mise, “la misura non è un provvedimento di sostegno al mercato dei veicoli, ma ha una finalità tutta ambientale, andandosi a integrare alla vigente normativa europea sulla qualità dell’aria e dell’ambiente”.

Ma il traguardo raggiunto è duplice: non solo si è ridotto il numero di veicoli inquinanti che circolano in Italia, ma è stato dato un poderoso sostegno al mercato delle auto, che aveva subito un drastico calo a causa della pandemia. Come dire: prendere due piccioni con la stessa fava.

I numeri confermano quanto detto: in un Focus sul mercato delle auto, l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica ha evidenziato come continua il calo delle vendite di veicoli a diesel o benzina in favore di veicoli a basse emissioni e a ridotto impatto ambientale. Le auto ibride o elettriche hanno raggiunto il 36% delle vendite nel solo mese di marzo. Un’ottima notizia per il pianeta.

Incentivi sbilanciati verso veicoli elettrici

Forse proprio per questo motivo possiamo ora evidenziare come il nuovo stanziamento di risorse vada a privilegiare nettamente i veicoli a basse emissioni di CO2, quelli elettrici o ibridi plug-in. Dopo lo stanziamento di ulteriori 76 milioni di euro, infatti, il Ministero dello Sviluppo Economico ha già in programma una nuova iniezione di risorse.

Si dovrà attingere al fondo previsto dal decreto Rilancio Residuo 2020 M1 per la fascia di emissione compresa tra 0-135 g/km. Le risorse, quindi, verranno ulteriormente estese grazie a un nuovo stanziamento pari a circa 5 milioni di euro.

La scelta di preferire la fascia a basse emissioni deriva non solo da una scelta ambientale, ma anche da considerazioni politiche. Per prima cosa, occorre ricordare che – nonostante la crescita – le auto elettriche o ibride rappresentano ancora una parte marginale di mercato a causa dei costi legati all’acquisto (nonostante gli incentivi) e all’infrastruttura. Inoltre, questa categoria di veicoli ha ancora a disposizione 210 milioni di euro, in avanzo rispetto ai 390 milioni disponibili a gennaio 2021.

Incentivi 2021 per le auto ibride o elettriche

Per tutti gli automobilisti interessati all’acquisto di auto o veicoli a basse emissioni, esistono degli incentivi auto green 2021 che permettono di risparmiare sui prezzi da listino. In particolare, è previsto lo stanziamento di 50 milioni di euro, 10 milioni dei quali sono concessi esclusivamente per l’acquisto di veicoli con alimentazione elettrica.

Per gli acquisti effettuati dal 1° gennaio 2021 e fino al 30 giugno 2021, è possibile godere di un contributo fino a 8.000 euro per l’acquisto di veicoli ibridi o elettrici, previa rottamazione del veicolo precedente. Gli incentivi per le auto ibride plug-in, invece, variano da 3.500 a 6.500 euro, sempre con rottamazione del veicolo precedente.

Occhio agli incentivi regionali!

Se ciò non bastasse occorre aggiungere anche ulteriori incentivi erogati a livello regionale. Per esempio, nella Regione della capitale è attivo l’Ecobonus auto Lazio, che prevede un incentivo per l’acquisto di auto pari a 1 miliardi di euro di risorse. Nel dettaglio sono previsti bonus che vanno da un minimo di 1.000 euro per le auto alimentate a GPL, benzina, Metano, e Idrogeno, fino a un massimo di 3.500 euro (sempre previa rottamazione del veicolo precedente) per l’acquisto di auto a ridotto impatto ambientale o elettrica.

L’Emilia Romagna, invece, ha stanziato 3 milioni di euro di incentivi per l’acquisto di auto a uso privato con alimentazione ibrida benzina-elettrico, gasolio-elettrico o benzina-idrogeno. Il bonus si configura come un rimborso per una cifra paragonabile al pagamento del bollo per un periodo di tre anni. Nel dettaglio si tratta di un beneficio che va fino a un massimo di 191 euro all’anno e per tre anni, quindi fino a un massimo di 573 euro. Le domande vengono raccolte dal 7 aprile al 31 dicembre 2021. Il credito, infine, verrà erogato in tre tranche.

Anche la Lombardia ha introdotto alcuni incentivi auto a livello regionale che vengono assegnati ai cittadini sulla base dell’ordine cronologico delle prenotazioni per un totale di 18 milioni di euro. Si parte da un bonus minimo di 2 mila euro fino a raggiungere un contributo di 8 mila euro per l’acquisto di vetture elettriche, ibride bifuel, benzina e diesel a zero o basse emissioni.

Tra le altre iniziative a livello regionale segnaliamo gli incentivi previsti dalle seguenti Regioni:

  • Friuli Venezia Giulia, fondo da 4 milioni di euro per bonus da 3.000 a 5.000 euro;
  • Piemonte, con incentivi auto da 2.500 a 10.000 euro;
  • Sardegna, fondo da 4 milioni di euro da destinare all’erogazione di un contributo regionale pari al 75% del prezzo di acquisto di un veicolo a zero impatto ambientale;
  • Valle d’Aosta, fondo da 6 milioni per un bonus fino a 6.000 euro per l’acquisto di vetture con prezzo inferiore ai 60.000 euro, IVA esclusa;
  • Veneto, incentivi da 1.500 a 4.500 euro;
  • Trento, bonus di 4.000 euro per l’acquisto di un’auto elettrica e 1.500 euro per auto ibridie;
  • Bolzano, bonus di 4.000 euro (6.000 con rottamazione) per i veicoli completamente elettrici e di 2.000 euro (2.500 con rottamazione) per quelli ibridi plug-in. 

Mercato dell’auto ancora in calo nonostante gli incentivi

I bonus e gli incentivi a livello nazionale e regionale sono stati davvero importanti nel periodo pandemico e hanno contribuito al rafforzamento del mercato, che comunque – anche a marzo 2021 – registra un calo a doppia cifra

Nel primo trimestre di quest’anno, il mercato dell’auto italiano ha perso il 16,9% rispetto al 2019. Un dato relativamente basso rispetto ai competitors stranieri: basti pensare che la Francia ha perso il 20,2%, la Germania il 25,4%, il Regno Unito il 39,3% e la Spagna il 41,3%.

Tutto questo – ha sottolineato l’Unrae, l’associazione delle Case estere in Italia – è dovuto al fatto che in Italia sono stati introdotti appunto degli incentivi che hanno spinto i consumatori ad acquistare nuovi veicoli. In particolare, è da sottolineare la crescita della vendita di veicoli nella fascia di emissioni di CO2 comprese tra 61-135 g/km CO2, che ha raggiunto quota 64% delle immatricolazioni. Questa crescita ha spinto il mercato italiano al secondo posto in Europa.