Caro bollette, risparmiare sull’Energia Elettrica si può usandola in certe ore. Ecco quali

Contrastare il caro bollette si può scegliendo gli orari in cui usare gli elettrodomestici. Ecco quali sono le fasce orarie in cui si risparmia di più

Il caro bollette si fa sempre più pressante. Le famiglie italiane sono ormai allo stremo e la situazione non è destinata a migliorare vista la crisi internazionale tra Russia e Ucraina sempre più forte.

Ma per risparmiare qualche soldo contrastando il caro bollette c’è tra le varie strategie e consigli anche la scelta delle fasce orarie adatta che permettono di consumare meno energia.

Ad oggi sempre più italiani sono alla ricerca di consigli per ridurre e contrastare il caro bollette.

Ad esempio spegnere le luci quando si esce dalla stanza, usare gli elettrodomestici uno per volta, evitare di lasciare i dispositivi in stand by, insomma piccole attenzioni che permettono di risparmiare sui consumi con un occhio al portafoglio.

Attenzione perché c’è un altro metodo per risparmiare contrastando il caro bolletta. Quello si usare gli elettrodomestici più energivori in alcune fasce orarie piuttosto che altre, nelle giornate in cui l’energia elettrica costa meno.

A parità di consumo, quella che fa la differenza è la fascia oraria di utilizzo. Ma perché accade ciò? Perché il prezzo dell’energia cambia in base ai costi di produzione e maggiore è la richiesta di energia, più costoso diventa produrla.

Perciò è opportuno conoscere le proprie abitudini di consumo e in caso modificarle. Ma quali sono le fasce orarie in cui si consuma di meno? Eccole.

Caro bollette, risparmiare sull’Energia Elettrica si può usandola in queste ore. Ecco quali

Ormai è cosa nota, le abitudini di consumo incidono sui consumi delle bollette. le tariffe dell’energia oltre a dipendere dal tipo di contratto stipulato e dalla potenza impiegata, dipendono anche dalle abitudini di consumo dei clienti.

Nei giorni feriali e nelle ore di luce si consuma molta energia. Una quantità superiore rispetto alle ore serali o nei weekend. 

Il costo di produzioni in queste ore è certamente più costoso. Ecco perché molti fornitori di energia offrono contratti con diverse fasce orarie di consumo, cosi da far variare la domanda di energia elettrica nell’arco della giornata.

Naturalmente ad ogni fascia oraria è associato un prezzo diverso perché variabile in relazione al costo della produzione di energia elettrica.

Secondo la delibera di ARERA 181/06 le fasce orarie di riferimento sono F1, F2 e F3.

F1 è la più costosa e comprende i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle 19.00;

F2 è la fascia oraria intermedia e comprende i giorni dal lunedì al venerdì dalle 7.00 alle 8.00 e dalle 19.00 alle 23.00.

E poi c’è la F3, la fascia più economica e viene applicata ai consumi di energia elettrica dal lunedì al sabato, dalle 23.00 alle 7.00, tutta la domenica e i giorni festivi.

Alcune aziende inoltre propongono delle tariffe biorarie, con l’applicazione di prezzi differenti. Una cifra più alta per i consumi in fascia F1 che avvengono dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 19:00 e una più bassa per i consumi che avvengono in tutti gli altri orari (fasce F2 e F3).

Inoltre c’è anche la fascia monoraria F0, che è una tariffa che viene applicata su scelta del cliente o quando il  contatore non è in grado di leggere i consumi divisi per fascia. In questo caso, il prezzo dell’energia è stabile per tutte le ore del giorno e tutti i giorni della settimana.

Caro bolletta, ecco perché l’energia ha costi diversi nelle diverse fasce orarie

La suddivisione in fasce orarie ci evidenzia come il costo dell’energia è variabile in base all’orario. Ma come mai i costi della corrente sono diversi da orario ad orario?

Va subito detto che la domanda di energia varia sia nell’arco della giornata ama anche di giorno in giorno.

Naturalmente di giorno l’energia è più richiesta perché sono attive numerosi servizi: negozi, uffici, scuole. La notte invece ne serve molto meno perché le attività sono chiuse e di conseguenza ne serve molta di meno. Stesso discorso vale per i giorni feriali e per quelli festivi.

Ciò si ripercuote sulle bollette perché le tariffe non dipendono solo da ARERA ma anche dai costi fissi che sono uguali per tutti i contratti. Anche l’utilizzo di elettrodomestici di classe energetica alta come A++ o A+++, abbassa i consumi.

Quindi conoscere le proprie abitudini di consumo permette di risparmiare in bolletta cambiando le tariffe usate con quella più adatta alle proprie esigenze.

Caro bollette, mercato libero vs mercato tutelato

Oltre alla consapevolezza dei propri consumi è opportuno saper leggere la bolletta elettrica.

Analizzare i consumi e scegliere la tariffa adatta può far risparmiare un sacco di soldi.

La prima cosa da fare è senza dubbio valutare il passaggio al mercato libero cosi da accedere a prezzi bloccati per almeno un anno oppure indicizzati variando al variare  dell’andamento del prezzo dell’elettricità all’ingrosso.

Molti ancora infatti sono i clienti del mercato tutelato, quello nel quale il prezzo dell’energia è stabilito da ARERA. Tali prezzi variano di solito ogni 3 mesi.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
765FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate