Esonero INPS per i datori di lavoro: le nuove regole!

L’Istituto Nazionale Previdenza Sociale ha finalmente reso note le nuove indicazioni relative agli esoneri legati al versamenti dei contributi previdenziali che risultano essere a carico dei datori di lavoro legati al settore privato. Ecco, quindi, quali sono le novità relative all’esonero INPS e chi potrà effettivamente accedere a tale possibilità.

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Come ormai tutti sanno, l’emergenza epidemiologica relativa al Coronavirus ha di fatto dettato dei nuovi bisogni e delle nuove necessità che dovranno essere prese in considerazione da parte del Governo italiano al fine di supportare quell’ampia platea di cittadini e di lavoratori che sono stati effettivamente più colpiti dalla crisi economica.

In questo contesto, si pone infatti anche il nuovo esonero che potrà essere concesso da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale in favore esclusivamente di quei cittadini che risultano essere datori di lavoro appartenenti all’ambito privato, fatta eccezione di quello agricolo.

A questo proposito, si tratta, come molti sanno, di un esonero relativo ai versamenti dei contributi di tipo previdenziali che risultano essere a carico dei lavoratori di lavoro non appartenenti al settore privato. Tuttavia, in seguito al nuovo comunicato avvenuto da parte dell’Istituto INPS soltanto lo scorso 15 ottobre 2021, sono state fornite delle nuove indicazioni ed informazioni in merito alla possibilità dei cittadini in questione a richiedere la rinuncia ad una quota dell’esonero dei versamenti.

Dunque, nel corso del seguente articolo, saranno effettivamente approfonditi tutti gli aspetti legati all’esonero dei contributi previdenziali che è stato approvato in favore di quei datori di lavoro relativi al settore privato, ovvero le caratteristiche e i meccanismi alla base del funzionamento di tale esonero. In questo senso, nei prossimi paragrafi saranno anche offerti maggiori specifiche in riferimento alle novità che sono state descritte all’interno del nuovo messaggio dell’istituto Nazionale Previdenza Sociale.

Esonero INPS: quali sono le novità comunicate dall’Istituto

Prima di procedere effettivamente con il riepilogo delle caratteristiche che sono alla base del meccanismo di funzionamento dell'esonero riconosciuto da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale nei confronti di quei datori di lavoro dell’ambito privato che rispondono a specifiche condizioni, è opportuno innanzitutto comprendere quali sono le novità che sono state comunicate dall’Istituto in merito a tale beneficio.

A questo proposito, mediante il nuovo messaggio pubblicato il 14 ottobre 2021, numero 3475, l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale intende fornire ulteriori chiarimenti per quei datori di lavoro privati che risultano trovarsi nella condizione descritta per ottenere l’esonero INPS, e che effettivamente risultano aver fruito dell’intero esonero che era stato previsto dal decreto-legge. 

In questo senso, è stato ricordato ai datori di lavoro la possibilità di rinunciare ad una quota dell’esonero precedentemente usufruito al fine di accedere ad un nuovo esonero dell’INPS.

Esonero INPS: il quadro normativo

È necessario specificare che il messaggio numero 3475 elaborato e comunicato da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale in merito alla possibilità di effettuare la rinuncia parziale per l’esonero INPS, nei confronti dei datori di lavoro del settore privato, pone le sue basi all’interno di uno specifico quadro normativo.

Effettivamente, occorre appunto precisare che è stato il decreto-legge del 28 ottobre 2020, numero 137, in particolare, l’articolo l’articolo 12, comma 14, ad aver approvato e introdotto un esonero dai versamenti relativi ai contributi di tipo previdenziale a carico dei datori di lavoro del settore privato, fatta esclusione di quelli legati al settore agricolo.

Successivamente, tale decreto-legge in questione è stato poi successivamente convertito con relative modificazioni nella legge pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 18 dicembre 2020, numero 176.

Sempre a tal proposito, l’articolo 3 relativo al decreto-legge numero 104 pubblicato il 14 agosto di questo anno, e poi convertito con modifiche nella legge numero 126 del 13 ottobre 2021, ha fornito ulteriori indicazioni, introducendo la possibilità di effettuare la rinuncia ad una quota dell’esonero INPS.

Esonero INPS: quali sono le caratteristiche

Dunque la possibilità di richiedere la rinuncia ad una quota parziale dell’esonero dei contributi INPS, è stata introdotta al fine di permettere ai datori di lavoro che hanno già potuto fruire integralmente dell’esonero previsto dal decreto-legge numero 104/2020, di accedere anche alle misure economiche previste dal più recente decreto-legge numero 137/2020. 

In questo modo, procedendo con la rinuncia di una parte dell’esonero INPS, i cittadini datori di lavoro che appartengono al settore privato e che sono ancora in possesso di tutti i requisiti richiesti potranno continuare ad avere la possibilità di accedere al nuovo esonero che è stato invece introdotto dal più recente decreto-legge. 

Così, la rinuncia di una quota dell’esonero, potrebbe garantire all’azienda o al datore di lavoro interessato, ad un nuovo esonero, sulla base delle ore che sono state fruite durante il mese di giugno 2021 relative all’integrazione salariale. 

In tal senso, per tutti coloro che intendono effettivamente accedere al nuovo esonero previsto da parte dell’istituto INPS, è consigliabile seguire attentamente tutte le istruzioni contabili ed operative che sono state fornite all’interno della piattaforma telematica dell’Istituto.