Fasce orarie elettricità: controlla la tua. Ecco la migliore per il 70-80% dei consumi

Cosa sono e come funzionano le fasce orarie per l'elettricità? E quali sono le migliori da sottoscrivere, in fase di contratto, per risparmiare in bolletta?

È caccia alle tariffe migliori di luce, nelle case degli italiani. Le fasce orarie senza dubbio sono utili, da questo punto di vista, perché prevedono costi differenti, a seconda del momento della giornata in cui ci si utilizza elettricità.

Le direttive in merito ai tagli ai consumi dell’energia elettrica stanno arrivando direttamente dall’Unione Europea, oltre a quelle per il gas razionato. Si pensa a imporre un taglio del 5% a monte, già sulla potenza dei contatori, oltre che ovviamente ad adottare tutti gli accorgimenti necessari per abbassare i consumi domestici dell’elettricità.

Ad esempio, riducendo la potenza da 6 kW  a 4 kW, si abbassa la bolletta di circa 44,00€ all’anno, a cui sommare il risparmio ottenuto seguendo le tariffe delle fasce orarie dell’elettricità.

Non si tratta di somme eclatanti ma considerando l’insieme delle spese di una famiglia -e quindi non solo elettricità- il contributo sul budget finale dell’anno è da tenere in considerazione.

Ecco cosa sono le fasce orarie, come funzionano e soprattutto in quale fascia concentrare i propri consumi per dare un taglio alla fattura da pagare.

Fasce orarie energia elettrica: come controllare subito la bolletta di casa

La suddivisione della fornitura di elettricità, in diverse fasce orarie nell’arco delle 24 ore, è un vantaggio sul fronte risparmio ma è anche una necessità.

Infatti, nelle ore di punta della giornata, tutto è in funzione sul territorio nazionale. Basti pensare alla stragrande maggioranza delle fabbriche e delle aziende, alle scuole, a tutti gli uffici pubblici e via discorrendo.

Va da sé allora che si cerca di incentivare i privati cittadini a concentrare i propri fabbisogni di energia domestica, in orari differenti da quelli di punta.

Come evidenziato, ciò garantisce anche un risparmio in bolletta, alla fine del mese, nel momento in cui si sceglie di concentrare almeno il 70-80% dei propri consumi, nelle fasce orarie più convenienti del giorno e della notte.

Inoltre, come abbiamo già avuto modo di riportare in apertura di articolo, è possibile anche decidere di ridurre la potenza del proprio contatore (oltre al fatto che potrebbe a breve essere imposto per legge), così da tagliare ulteriormente i costi.

Certo, per la maggior parte delle famiglie, con 3 kW di potenza, non è semplice ma forse non tutti sanno che un provvedimento di Arera, l’Authority dell’energia, dal 2017 stabilisce la possibilità di avere livelli di potenza modulabili in aumento o in riduzione di 0,5 kW. La misura scade nel 2023.

Attenzione dunque a controllare la bolletta. Ad esempio, chi ha 4,5 kW da contratto (potenza impegnata) sa che in realtà (come tutti gli altri contratti del resto) può “spingersi” nei consumi fino a un 10% in più (potenza disponibile). Se in realtà però i consumi si assestano intorno a non più di 4 kW, allora probabilmente si potrebbe diminuire la potenza del contatore e pagare di meno.

Fasce orarie consumo energia elettrica: come funzionano

Oltre al consiglio di controllare (ed eventualmente ridurre) la potenza del contatore in casa, per risparmiare è bene sapere cosa sono le fasce orarie e conoscere il loro funzionamento.

Una precisazione è importante: la presenza di fasce orarie F1, F2, F3 non dipende dal proprio fornitore di energia elettrica, quindi tutti possono averle e procedere con la scelta migliore, in base alle proprie esigenze.

Nella fattispecie, ecco come si suddividono:

  • F1 (lun-ven dalle ore 8.00 alle 19.00, la fascia più costosa) 
  • F2 (ore intermedie, lun-ven dalle 7.00 alle 8.00 e dalle 19.00 alle 23.00 + sabato dalle 7.00 alle 23.00, escluse le festività nazionali) 
  • F3 (ore più economiche, lun-sab dalle 23.00 alle 7.00 + domenica e giorni festivi 24/24h).

Va da sé che, controllando la bolletta e rendendosi conto di essere in fascia F1, la prima azione da compiere è di correre ai ripari.

Attenzione! Ci riferiamo a una famiglia standard e non a nuclei familiari con esigenze specifiche, come nel caso di un componente legato a un apparecchio elettromedicale per la propria sopravvivenza. In questo caso, ricordiamo che esiste un bonus elettrico per disagio fisico ed è preferibile contattare direttamente il proprio gestore, per ulteriori informazioni.

Precisato questo, non resta che analizzare i costi delle diverse fasce orarie e decidere finalmente quale sia la più conveniente per la propria famiglia.

Fasce orarie per risparmiare energia elettrica: quale scegliere

Abbiamo già sottolineato il fatto che la F1 risulta essere senza dubbio la fascia con la tariffa più alta, per il consumo domestico di energia elettrica.

Quale conviene dunque di più, tra fascia F2 e fascia F3?

Se dobbiamo considerare solo ed esclusivamente l’aspetto economico, allora la F3 è quella che costa meno di tutte.

Però, qualche considerazione è d’obbligo. In sostanza, scegliendo per il proprio contratto di luce la tariffa in fascia oraria F3, significa che si possono utilizzare gli elettrodomestici solo tra le ore 23 e le 7 del mattino (solo la domenica e nei festivi, per tutto il giorno).

È chiaro che per una famiglia, soprattutto con bambini, ciò è impossibile. Ricordiamo che il risparmio è garantito solo se almeno il 70-80% del consumo giornaliero di elettricità avviene in quella fascia.

Se si “sfora” la tariffa che si va a pagare è più alta.

Adottare una F3 in bolletta luce, in sostanza, potrebbe risultare agevole per un single che trascorre l’intera giornata fuori casa, pranzo incluso (magari disponendo di un piccolo frigorifero per lo stretto indispensabile).

In tal caso potrebbe avviare una lavatrice dopo le 23 o concentrare le faccende di casa solo nella giornata della domenica.

In conclusione, la tariffa più conveniente per una famiglia di più persone è la F2, potendo ad esempio avviare una lavatrice alle 7 del mattino e iniziare a utilizzare elettrodomestici come forno, lavastavoglie e ferro da stiro a partire dalle 19 di sera.

Vale la pena ricordare che è possibile scegliere, per il proprio contratto, anche la combinazione di più fasce orarie, da valutare ovviamente sulla base delle proprie esigenze. 

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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