La fine del mercato tutelato dell’energia è attesa per il 2024. Eppure nelle ultime settimane era emersa la volontà, da parte del governo, di prorogare il termine di scadenza. Si parlava, infatti, di un rinvio di 6 mesi. Un’ipotesi che sembrava farsi sempre più concreta.
Il 25 settembre il Consiglio dei ministri ha approvato il cosiddetto decreto energia, contenente misure atte a contrastare il caro energia. Proprio per questo motivo, si pensava alla presenza della proroga del mercato tutelato proprio in tale decreto. Ma ciò non è avvenuto.
Il decreto energia contiene diverse misure per sostenere i cittadini, specialmente le famiglie in difficoltà economiche. Le misure includono il taglio dell’IVA al 5% sul gas, la conferma e potenziamento dei bonus bollette e l’azzeramento degli oneri di sistema per il gas.
Manca, invece, la proroga della fine del mercato tutelato. Il governo potrebbe ancora essere al lavoro in tal senso. In caso contrario, le cose cambieranno a partire dal 1° gennaio 2024.
Fine del mercato tutelato: cosa significa e ipotesi sulla proroga
Il mercato dell’energia in Italia è diviso in mercato tutelato (o servizio di maggior tutela) e mercato libero.
In sostanza, nel primo caso è Arera, l’Autorità di Regolazione per energia reti e ambiente, a stabilire i prezzi di elettricità e gas, aggiornandoli periodicamente in base al costo delle materie prime. Nel secondo, invece, sono i singoli fornitori a stabilire il prezzo e mettere a disposizione del cliente diverse offerte e tariffe.
Ma come fare a capire se si è ancora nel mercato tutelato? Serve solo la semplice bolletta: nell’angolo in alto a destra è segnalata la dicitura “servizio di tutela” o “servizio di maggior tutela” accanto al nome del fornitore e al numero di fornitura.
Dal 10 gennaio 2024, però, cambia tutto. Tale data, infatti, segnerà la fine del servizio di maggior tutela e il passaggio obbligato al mercato libero, per tutti i cittadini e le famiglie che non lo hanno ancora fatto.
Si era parlato, nelle scorse settimane, di un’eventuale proroga. Ci si aspettava che questa venisse inserita nel decreto energia approvato la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri, ma così non è stato.
Quando termina il mercato tutelato e cosa succederà
Dopo il primo passaggio da parte di microimprese e condomini che sono dovuti passare al mercato libero dal 1° aprile 2023, anche le famiglie si dovranno preparare all’imminente passaggio, a meno che il governo non decida effettivamente per un rinvio dei termini di scadenza.
Le date che le famiglie devono tenere a mente sono due:
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1° gennaio 2024 per il gas;
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1° aprile 2024 per l’energia elettrica.
Entro queste date, le famiglie dovranno effettuare il passaggio al mercato libero dell’energia. Queste, però, possono anche scegliere di non fare nulla. In questo caso, verranno assegnate in automatico al Servizio a Tutele Graduali.
Attenzione, però, perché se si segue questa strada è bene sapere che non si avrà la possibilità di scegliere il proprio fornitore, né l’offerta. Il fornitore, infatti, verrà scelto tramite un’asta.
Chi non deve passare al mercato libero
Il passaggio da mercato tutelato a mercato libero sarà obbligatorio, ma non per tutti. In particolare, non hanno l’obbligo di passare al mercato libero i clienti vulnerabili, cioè coloro che si trovano in difficoltà economiche o di salute, oppure i clienti che hanno superato una certa età.
Secondo la definizione, vengono considerati clienti vulnerabili i clienti domestici che appartengono a una delle seguenti categorie:
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soggetti con un’età superiore a 75 anni;
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soggetti che si trovano in condizioni economiche svantaggiate (per esempio, coloro che beneficiano dei bonus sociali);
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soggetti che si trovano in condizioni di salute svantaggiate e utilizzano apparecchiature medico-terapeutiche salvavita alimentata dall’energia elettrica (sono inclusi in questa categoria anche coloro che abitano con persone in tali condizioni);
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soggetti con disabilità ai sensi della legge 104/92;
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persone che si trovano in una struttura abitativa di emergenza in seguito a eventi calamitosi;
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coloro che si trovano in un’isola minore non interconnessa.
I sindacati chiedono la proroga del mercato tutelato
Se le cose rimarranno invariate e il governo sceglierà di non applicare alcuna proroga, i cittadini dovranno prepararsi a effettuare il passaggio al mercato libero dell’energia.
Tuttavia, i sindacati non appoggiano tale cambiamento. Solo per fare un esempio, qualche giorno fa Spi Cgil (Sindacato Pensionati Italiani) si è detto contrario al passaggio al mercato libero, specialmente in questo periodo di rincari. Per il sindacato:
Ciò comporterà per i cittadini l'obbligo di scegliere il proprio fornitore con il rischio, per oltre 10 milioni di utenze domestiche, di incorrere in un ulteriore aumento dei prezzi, già gravati dall'inflazione.
A pagarne lo scotto potrebbero essere proprio pensionati e pensionate, che potrebbero sentirsi disorientati dalle modalità spesso scorrette adottate da alcune aziende.
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