Basta furbi del Superbonus: controlli e sanzioni salate!

I bonus edilizi, di ristrutturazione, facciate e, soprattutto Superbonus 110%, hanno aiutato tantissimi italiani ad effettuare ristrutturazioni che, altrimenti, non avrebbero potuto fare. Grazie allo sconto in fattura o alla cessione dei crediti, anche gli italiani senza liquidità hanno potuto operare in tal senso. Purtroppo, però, come spesso accade quando ci sono ingenti aiuti economici da parte dello Stato, molti ne hanno approfittato con frodi e truffe. Vediamo quali tipi di controllo lo Stato ha deciso di fare per evitare che ciò accada ancora.

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I bonus edilizi e, sopratutto il superbonus 110%, come tutte le altre agevolazioni economiche e gli incentivi che il Governo ha messo a disposizione a  favore degli italiani, ha attirato tantissimi cittadini, la maggior parte di loro è stata ed è onesta e ìne ha fatto un uso corretto e legittimo, ma molti sono stati coloro che, con furbizie, truffe e frodi, ne hanno approfittato.

Da quando sono stati legiferati i bonus, infatti, in questi ultimi due anni, c'è stato un elevato aumento di fatture con prezzi altissimi, per non dire gonfiati, comprese le fatture riguardanti materie prime, che già stanno subendo un aumento intrinseco dei prezzi.

Il Governo Draghi non ci sta. Il Premier alcuni giorni fa ha sottolineato l'urgenza di prendere provvedimenti per ridurre e infine eliminare questo fenomeno delle frodi e delle truffe nel campo dei bonus edilizi.  

Il Governo deve intervenire per impedire le frodi sul Superbonus

Affinché ciò accada nel più breve tempo possibile, vista l'urgenza, il Presidente si è detto disposto anche ad emanare un decreto ad hoc che riguardi i controlli e possa diminuire questo fenomeno delle frodi sui bonus edilizi.

Questa decisione è urgente innanzitutto per evitare che si innalzino ancora di più i prezzi delle materie prime che già sono aumentati e già stanno mettendo in difficoltà gli imprenditori italiani, e il secondo motivo è proprio evitare questo tipo di furbizie  di coloro che riescono a frodare lo Stato a intascare somme che non gli sono dovute, a discapito dei cittadini onesti che, magari, ne avrebbero avuto tutto il diritto e invece non li hanno ricevuti. 

L'ANCE l'Associazione nazionale dei costruttori edili, ha chiesto al Governo che si possa stilare un listino prezzi nazionale di riferimento delle materie prime, in modo che i clienti si accorgano se qualche furbo aumenta i prezzi delle materie prime a dismisura e gonfia le fatture. Questa sarebbe un'ottima idea!

Frodi e superbonus: quando accadono?

Il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, parlando di frodi, ha stimato 800 milioni di crediti inesistenti. 

Questo aumento delle frodi e delle truffe fa perdere fiducia in questo tipo di aiuti, come accadde negli anni 70 con gli aiuti allo sviluppo. Quando si comprese che parte di quegli aiuti avevano fatto aumentare la corruzione, si perse completamente la fiducia per i fondi allo sviluppo, si perse fiducia e credibilità. 

Secondo Il premier Draghi se questo capita anche con i bonus edilizi, in futuro potrebbero non esistere più. Bisogna dimostrare agli italiani che i soldi vengono spesi bene per non perdere la fiducia dei cittadini.

Ecco perché si è previsto uno stop di 30 giorni dopo l'approvazione del bonus per effettuare tutti i controlli necessari per scongiurare il rischio frode. Quando ci sarà l'esito positivo delle verifiche, la cessione del credito diventa efficace. 

Sconto in fattura e cessione del credito sono stati prorogati fino al 2024

Intanto il Governo ha fatto marcia indietro sull'eliminazione dello sconto in fattura e cessione del credito, sui bonus edilizi. Questo aveva fatto ribellare le associazioni di categoria, e così il Governo ha deciso di prorogarli almeno fino al 2024. 

Cessione del credito e sconto in fattura saranno ancora utilizzabili per tutti i bonus edilizi: sismabonus, ecobonus (tra cui gli infissi), bonus facciate e ovviamente superbonus al 110%, quest'ultimo prorogato fino a fine 2025.

Anche sul SuperBonus vengono commesse molte frodi e illeciti. Bisogna trovare un equilibrio tra un aumento di controlli e un'eccessiva burocrazia che blocchi completamente l'agevolazione. 

E di quest'ultima cosa ha paura l'Associazione Nazionale dei Costruttori Edili, proprio che i nuovi controlli e la nuova burocrazia blocchi le operazioni già in corso. Intanto viene denunciata dall'associazione anche l'aumento inspiegabile e gonfiato del prezzo delle materie prime. Quindi l'Anci è d'accordo ad un listino nazionale che sbarri la strada a questi aumenti ingiustificati. 

Anche Confartigianato è d'accordo con la decisione del Governo che se il Fisco dovesse accorgersi di alcuni profili di rischio di truffa o frode, bloccherà il superbonus per almeno 30 giorni. In modo che ogni tentativo di frode possa essere spento sul nascere. 

Superbonus: una parte dei soldi è finita nelle mani della criminalità organizzata

A causa di numerosi crediti ceduti nonostante lavori edilizi mai effettuati, l'Agenzia delle Entrate non può escludere che in alcuni casi numerose cessioni di crediti inesistenti, i soldi siano finiti in mano alla criminalità organizzata.

È un vero peccato, ma questa è la verità! Non se la sente di escludere questa possibilità il Direttore delle Entrate Ernesto Maria Ruffini che lo ha confessato in un'intervista a Il Sole 24 Ore.

Quando è diventata attiva la modalità di usufruire dei bonus edilizi anche con la cessione dei crediti e lo sconto in fattura, l'Agenzia delle Entrate ha individuato già circa 800 milioni di euro di truffe su 19,3 miliardi di scambi (e quasi tre milioni di operazioni. Ed è una stima al ribasso

E quando si parla di frodi sui bonus edilizi, si parla di cifre ben più alte rispetto a quelle inerenti alle frodi sul reddito di cittadinanza che pur fanno indignare i cittadini onesti e che pur non dovrebbero accadere.  

Purtroppo, secondo Ruffini, ogni volta che lo Stato tenta di aiutare i cittadini in un momento di difficoltà stanziando delle agevolazioni economiche anche ingenti, c'è sempre il furbo di turno che tenta di approfittarne e ci riesce.

Ecco perché il Governo aveva deciso di eliminare, nella nuova manovra di bilancio, la possibilità dello sconto in fattura e della cessione del credito nell'utilizzo di questi bonus. Perché con la detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi da fare in dieci anni, la frode e la truffa è praticamente impossibile applicarla.

Poi il governo ha fatto marcia indietro perché questa decisione avrebbe provocato problemi e difficoltà anche alle famiglie oneste che hanno bisogno immediato di liquidità per iniziare i lavori. 

Il problema è che si sono succedute operazioni fraudolente una dietro l'altra, Compresa l’intestazione di crediti a persone che non hanno mai fatto lavori nelle loro case. “Questi crediti fittizi in seguito possono essere ceduti a intermediari finanziari, essere monetizzati, ed ecco che la truffa è servita!

Visto che, però, ci vuole una certa conoscenza per fare questo tipo di frodi, non tutti possono cimentarsi in questo. Ecco perché secondo Ruffini dietro ci sono delle realtà organizzate di criminalità.

Inoltre c'è anche il rischio che i crediti dei bonus edilizi che vengono ceduti vengano acquistati con denaro sporco e che questo serva per reinserire il denaro in un circuito legale.

Nonostante dubbi e paure, come abbiamo detto prima, il Governo nella manovra ha confermato la cedibilità dei crediti: su richiesta delle associazioni di categoria, di Confedilizia e di praticamente tutte le forze politiche.

Superbonus: correre ai ripari per evitare le frodi

Per Ruffini, però, bisogna correre ai ripari. I controlli fatti dal governo ex post, evidentemente, guardando i frutti, hanno un effetto limitato. Inutile intervenire quando il danno è stato subito. Bisogna controllare prima, evitare che accada la frode. Perché, come dice Ruffini, Rincorrere il denaro in un secondo momento diventa difficile”. Il direttore si auspica interventi veloci da parte del Governo che legiferi la possibilità di fare controlli ex ante, per evitare a monte la frode. 

Il superbonus, successo stratosferico!

Il Superbonus fino ad ora ha movimentato quasi dieci miliardi di euro, secondo i dati diffusi da Enea a fine ottobre. per la precisione 9,7 miliardi di euro.  

Le istanze di richiesta sono state 57.664 e rispetto a settembre c'è stato un aumento del 25% 

L'investimento medio per i lavori riguardanti il condominio è di 573mila euro, quello relativo agli interventi negli edifici unifamiliari a 104mila euro.

Le richieste arrivate per gli edifici unifamiliari, invece, sono nettamente superiori a quelle arrivate per i condomini.