ISEE 2022: occhio alla giacenza media! Ecco come si calcola

Attenti alla giacenza media per l'ISEE 2022! Ecco come si calcola quest'anno e dove puoi trovarla!

L’ISEE 2022 richiede la giacenza media.

O meglio, richiede sia la giacenza media e il saldo contabile dei redditi fino al 31 dicembre 2020. Per quanto tutto ciò può risultare abbastanza ovvio, specie per chi lo fa ogni anno, c’è da dire che per quest’anno si prospetta un nuovo calcolo della giacenza.

Già ci sono state diverse novità sull’ISEE, come può raccontartelo REmilia CAF nel suo video di approfondimento Youtube.

Anche perché, oltre alle nuove fasce di reddito previste per il 2022, la stessa documentazione e calcolo sembra sia fatta apposta proprio per rendere la vita difficile ai furbetti, quelli che vogliono giocare sporco con la successiva richiesta ad ammortizzatori sociali e supporti economici vari, tipo il nascente Assegno Unico Universale.

Ma funzionerà poco in futuro essere furbi, se ci si trova dei calcoli come quelli che adesso andremo a vedere insieme.

ISEE 2022: ecco quali documenti presentare

L’indicatore della situazione economica equivalente è un valido strumento per l’accesso a prestazioni e servizi assistenziali vari. 

Anche se, va detto, ci sono alcuni bonus che non lo richiedono, come il bonus Rottamazione TV. Così come veri e propri supporti economici per l’edilizia, come il bonus ristrutturazioni o il Superbonus 110%.

Se invece sei interessati a prestazioni quali:

  • Assegno Unico Universale,
  • Reddito di Cittadinanza,
  • Pensione Sociale (o Pensione di Cittadinanza).

In questo caso serve l’attestazione, che ti verrà rilasciato dal CAF (Centro di Assistenza Fiscale) o dal patronato locale.

I documenti che bisogna presentare sempre al CAF riguardano la propria situazione:

  • anagrafica, cioè la composizione del proprio nucleo familiare,
  • immobiliare, cioè le proprietà immobiliari a te intestate,
  • mobiliare, cioè la proprietà di mezzi o altro a te intestati,
  • reddituale, cioè il tuo reddito lordo proveniente da rendite o attività lavorative varie.

Tutto questo sarà già disponibile nella tua DSU, cioè la dichiarazione sostitutiva unica, che farà da apripista al resto della documentazione.

Che prevede anche il reddito complessivo di tutto il nucleo familiare (in caso di rilascio del CU e/o presentazione del modello 730 o Unico), così come la lista di tutti i trattamenti assistenziali, previdenziali ed indennitari erogati dall’INPS.

ISEE 2022: ecco quale giacenza media serve

Se sei proprietario di un conto corrente o anche solo di una carta prepagata, per esempio una Postepay, puoi richiedere a inizio anno il loro saldo e la giacenza media utile per la richiesta dell’ISEE 2022.

Si ricorda che il saldo e la giacenza media riguarderà esclusivamente i redditi e i crediti, presenti sul conto a te intestato, disponibili fino al 31 dicembre 2020.

Cioè di due anni prima. Il motivo di questo distanziamento di due anni è dettato da un decreto direttoriale del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, n. 347 del 4 ottobre 2019, che ha comportato alla segnalazione non più del reddito dell’anno precedente a quello di riferimento, ma a quello di due anni precedenti.

Inoltre, con questo distanziamento, è stato possibile introdurre l’ISEE corrente, relativo invece ai redditi di dodici mesi prima (cioè come quello precedentemente disposto per l’ordinario), o a quelli di due mesi prima se incorrono dei gravi dissesti finanziari, quali:

  • perdita del lavoro,
  • riduzione del lavoro,
  • sospensione del lavoro,
  • interruzione di trattamenti assistenziali, come la NASPI o l’RDC.

Ma solo se il soggetto ha avuto un lavoro dipendente a tempo indeterminato. Nel caso dell’ISEE corrente, ha una validità di 6 mesi ed è possibile elaborarlo, solo dopo la presentazione del modello ISEE mini o integrale.

ISEE 2022: occhio al calcolo della giacenza media!

Se richiedi sul tuo conto corrente la giacenza media e il saldo, a fini ISEE 2022, sappi che il calcolo è alquanto rigido.

Perché ci sono stati casi di furberia a danni, a momenti, dello stesso provider dei servizi bancari.

La furberia stava nel fatto di provvedere a scaricare il conto corrente, cioè a svuotarlo di tutta la sua liquidità, così da portare a fine anno una potenziale giacenza a zero.

Il calcolo oggi è diverso, e prevede appunto di non calcolare queste trovate geniali, bensì di sommare la giacenza quotidiana della liquidità presente sul tuo conto corrente, e poi provvedere a dividere per 365, come i giorni dell’anno giuliano.

Così facendo, se in un giorno tutto il credito viene esaurito, a fine del conteggio non conta.

Oltre a ciò, il conteggio della giacenza riguarda tutta la liquidità disponibile, senza distinzione tra quote cointestate o pignorate. In precedenza bisognava denunciare la quota all’intero di un conto cointestato, per distinguerla da quella dell’altro soggetto.

Oramai questa disposizione è solo nel caso il tuo conto venga pignorato e disposto secondo un provvedimento giudiziario.

Sennò sarebbe troppo facile, anche perché conta il 20% del calcolo finale, e avere un bello zero in uno dei vari indicatori può aiutare a fartelo abbassare.

ISEE 2022: ecco dove trovo la giacenza media

Per andare a vedere dove si trova la giacenza media, una volta fatto richiesta presso il proprio provider di servizi bancari (che può essere Poste Italiane come Unicredit, basta che garantiscano carte di credito, debito, prepagate…), potrai trovarlo alla voce “Giacenza Media”, accanto alla voce del Saldo Contabile e Disponibile alla data 31 dicembre 2020.

Per avere maggiori informazioni sul proprio conto, c’è il saldo completo del tuo conto corrente, con i principali movimenti segnalati nell’archivio dati.

Teoricamente sono movimenti che potrebbero venire analizzati in caso di un accertamento fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate, specie se si segnalano delle mobilitazioni di denaro sospetto.

Anche se è difficile un accertamento fiscale, visto che si parla di eventi da 2,4% di possibilità, a livello nazionale.

ISEE 2022: quando si fa la giacenza media? E dove posso farla

La richiesta della giacenza media va fatta prima della richiesta ufficiale dell’attestazione ISEE.

Quindi sarebbe buona norma andare prima al proprio sportello bancario e richiederlo in anticipo, così da provvedere successivamente a portare tutta la documentazione al CAF.

Se vuoi richiedere la giacenza media per il tuo ISEE 2022, hai due possibilità per acquisire questa documentazione.

Puoi rivolgerti allo sportello del tuo servizio bancario, oppure scaricando la documentazione nella tua area riservata presso il sito web del tuo provider di servizi.

A causa dell’epidemia da Covid, e del peggioramento dei casi sul suolo nazionale a causa della variante Omicron, è estremamente consigliato provvedere alla richiesta online, così da evitare:

  • lunghe file e assembramenti anche all’esterno,
  • la possibilità di rimanere contagiati da un soggetto positivo al Covid.

Per accedere alla propria area riservata, se sei cliente di un istituto bancario dovrai digitale il PIN e un eventuale codice adesione, ma quest’ultimo è un codice che viene rilasciato solo presso alcuni servizi bancari (es. Unicredit). 

Altrimenti basta il proprio account generato dal servizio, se non dispone (come nel caso delle Poste Italiane) di un servizio di accesso tramite SPID (Servizio Pubblico di Identità Digitale).

ISEE 2022: quale giacenza media serve per il Reddito di Cittadinanza

Apriamo una nota in merito al Reddito di Cittadinanza, dato che è altamente probabile che in molti richiederanno l’ISEE 2022 per rinnovare la richiesta dell’RDC, oppure per richiederlo la prima volta.

Nel caso in cui tu richieda questo ammortizzatore sociale, devi sapere che è permessa una giacenza media fino a 6.000 euro massimo nella denuncia dei propri redditi.

Superata tale soglia, non avrai più diritto all’RDC, a meno che tu non abbia, sul piano anagrafico, una famiglia numerosa e il carico finanziario di soggetti minorenni o affetti da disabilità.

E’ un’apertura che richiama la stessa scala di equivalenza, che aumenta fino a 2.1, massimo 2.2, nel caso di famiglie numerose e con soggetti affetti da disabilità.

Per il prossimo anno, la questione dell’RDC e dell’ISEE si fa un po’ più complessa, visto che si dovrà stare attenti proprio alla parte anagrafica della DSU.

Perché dal 2022 le uniche soluzioni, nel caso di coniugi, in cui i due possono fare ISEE separati, e quindi non prevedere redditi cumulabili, è quando:

  • è scattata la separazione giudiziale, con tanto di provvedimento del giudice;
  • uno dei coniugi non ha più la potestà sui figli,
  • uno dei coniugi subisce un provvedimento di allontanamento
  • è stata proposta domanda di scioglimento degli effetti civili del matrimonio (divorzio);
  • c’è l’abbandono del coniuge, accertato in sede giurisdizionale.

ISEE 2022: ecco il patrimonio mobiliare con le giacenze medie

Oltre ai classici conti correnti bancari e postali, per l’ISEE 2022, a fini di giacenza media, servirà anche la denuncia di altri dispositivi, quali la carta prepagata con IBAN, così come il possesso di titoli di Stato, obbligazioni e certificazioni di deposito, nonché buoni fruttiferi.

Perché in questo caso dovranno essere assimilati entro il 31 dicembre 2020.

Così come quote di organismi di investimento collettivo di risparmio (O.I.C.R.) italiani o esteri, valore di partecipazioni azionarie, premi complessivamente versati entro tale data, riscatti da polizze assicurative.

E nel caso di aziende italiane, il valore del patrimonio netto, cioè le rimanenze finale e il costo dei beni ammortizzabili se si parla di imprese in contabilità semplificata.

Lo so, sembra un calcolo impossibile, ma generalmente quasi tutto è già disponibile sul Modello Unico o alla richiesta online dei propri conti, se sono tutti sottoposti alla responsabilità e gestione dello stesso provider.

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