Grecia, nuovo piccolo passo in avanti verso il salvataggio

Prosegue con grande fatica, e a piccolissimi passi, il percorso di salvataggio della Grecia.

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Prosegue con grande fatica, e a piccolissimi passi, il percorso di salvataggio della Grecia. Un percorso che tuttavia perde pezzi con il passare dei mesi, se è vero che negli ultimi giorni si registra la disaffezione del Fondo monetario internazionale. 

Ad ogni modo, lo sblocco della nuova tranche di aiuti da 2,8 miliardi di euro che l'Eurogruppo ha previsto è stato ottenuto con i consueti sacrifici: la Grecia ha infatti dovuto digerire tutte le misure che erano state richieste dall'ex Troika, ivi compresa la realizzazione del fondo per le privatizzazioni, che ospita (ed ospiterà) le municipalizzate di acqua e di energia. Con tali formalizzazioni, l'ok dell'Unione Europea sembra essere una mera formalità.

Tuttavia, nonostante le pesanti riforme che il Parlamento greco continua ad approvare tra le polemiche, il risanamento dei conti ellenici sembra stentare. L'economia si è infatti stabilizzata dopo aver perso oltre il 20 per cento del proprio valore, e anche se il governo di Tsipras punta a un Pil in incremento del 2,8 per cento nel 2017, sono tanti i punti di debolezza in un apparato strutturale che fa acqua da tutte le parti. Su tutti, preoccupa visibilmente il mercato del lavoro, con un tasso di disoccupazione al 24%, ma con punte del 50% per gli under 25. Il potere d'acquisto dei greci è nel frattempo calato del 30 per cento, mentre il debito sale al 176 per cento del Pil, rendendo Atene uno dei pochi partner europei a far peggio dell'Italia.

Ad aggravare ulteriormente lo scenario socio-economico-politico, è anche il fatto che il Fondo per l'Europa, attraverso il numero uno Paul Thomsen, abbia già ricordato come la Grecia debba approvare urgentemente altre riforme e, di contro, si renda necessario, da parte dell'Europa, dare un taglio consistente alla propria esposizione. E se la prima parte di tale affermazione troverà certamente qualche opposizione da parte di Atene, è probabile che la seconda parte trovi una barriera: la Germania non sembra essere disponibile ad aprire margini di trattativa in tal senso.