Incentivi auto elettriche 2022 (e non solo!): ultime notizie

Le ultime notizie sugli incentivi auto elettriche 2022: tornano i bonus con o senza rottamazione, con o senza ISEE, sia su auto elettriche al 100%, sia su ibride plug in. Si potranno acquistare anche modelli alimentati a benzina o diesel, ma solo entro i 135 g/km di emissioni di CO2. Quali sono gli incentivi auto 2022 e come si possono sfruttare? Ecco tutto quello che c'è da sapere!

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Nella riunione tenutasi a Palazzo Chigi è emersa la necessità di introdurre nuovi incentivi sull’acquisto di auto elettriche nel 2022. Dopo ben due anni di bonus sull’acquisto e sulla rottamazione, il settore inizia ad arrancare: a gennaio le immatricolazioni sono scese del 20%, per non parlare della crisi dei microchip e di tutti i posti di lavoro a rischio nella filiera.

Sul tavolo del Governo sono state avanzate diverse proposte: incentivi auto elettriche e non solo, con o senza rottamazione, anche per le famiglie a basso reddito: una conclusione non è ancora stata trovata. 

D’altronde l’Italia è rimasto l’unico Paese europeo ad aver rimosso completamente gli incentivi auto nel 2022 e questo potrebbe andare a inficiare l’obiettivo di bandire le auto con motori a combustione nel 2035. Il Governo deve intervenire e ha già diversa carne al fuoco.

Ecco come funzioneranno i nuovi incentivi auto elettriche: quali sono le classi di emissione agevolate, quanto si risparmia e quali modelli di auto si potranno acquistare. Le ultime notizie sul bonus auto 2022 e sugli altri bonus da richiedere per auto e moto.

Incentivi auto elettriche 2022: quali sono le ultime novità?

La Legge di Bilancio 2022 ha lasciato in sospeso una questione: all’introduzione degli Ecobonus sull’acquisto di moto e scooter elettrici, non è seguita la proroga degli incentivi sull’acquisto delle auto elettriche 2022. Un duro colpo per una filiera automobilistica, già in crisi sia sulla produzione sia sulla vendita. Ma c’è di più.

Il Governo si è riunito attorno a un tavolo e ha iniziato a discutere sulle risorse da mettere in campo per salvare un settore dalla crisi, per recuperare i posti di lavoro a rischio e per rilanciare la rottamazione del vecchio parco auto circolante. Il PNRR potrebbe contenere diverse risposte.

Un’ora e mezza di discussione tra i Ministri Giancarlo Giorgetti (Sviluppo Economico) e Daniele Franco (Economia), ma anche Roberto Gandolfi (sottosegretario alla presidenza del Consiglio), Enrico Giovannini (Infrastrutture), e i vertici del Ministero per la Transizione Ecologica.

Ancora nulla di fatto, ma dalla riunione è uscito l’impegno di introdurre almeno un miliardo di euro di fondi all’anno, per i prossimi anni. Ricordiamo che nel 2021 sono stati stanziati circa 927 milioni di euro in diverse tranche, e tutti questi fondi erano andati esauriti in pochissime ore o giorni.

Incentivi auto elettriche 2022: gli obiettivi

Sono ambiziosi gli obiettivi dei nuovi incentivi auto elettriche 2022: non solo si vuole intervenire sulla rimozione dalla circolazione dei mezzi più inquinanti (andando a incentivare la rottamazione), ma si vuole anche diffondere l’utilizzo di auto a basse emissioni. Per questo motivo, quasi tre quarti dei fondi a disposizione saranno destinati a veicoli elettrici o ibridi, mentre una piccola parte riguardare i veicoli fino a 135 g/km di emissioni di CO2.

Ma c’è molto di più: l’Italia ha siglato l’accordo di eliminazione della produzione di automobili nuove con motore a combustione dal 2035. In quest’ottica, avrebbe dovuto sostenere con nuovi incentivi e bonus l’acquisto di auto elettriche. Ma nella Manovra non è stato inserito nulla a riguardo e ad oggi è bene rivedere questa decisione.

Infine, c’è anche la crisi dei microchip che mina la produzione automobilistica e ha enormi ricadute su un intero settore. Se dal lato della produzione c’è una crisi nel reperimento dei materiali primari; dall’altro lato, quello della vendita, le cose non migliorano. Dopo anni di sostegno al settore grazie agli incentivi, la filiera automobilistica iniziava a riprendersi: lo scacco del Governo che ha eliminato gli incentivi nel 2022 è costato caro a gennaio (-20% immatricolazioni in Italia).

L’intervento è doveroso e dovrà riguardare un investimento pluriennale: di qui l’idea di utilizzare i fondi del PNRR per finanziare gli incentivi auto elettriche 2022 con un miliardo di euro all’anno (o poco più).

Incentivi auto elettriche 2022 e non solo! Come funzioneranno?

Ma come funzioneranno questi nuovi incentivi sull’acquisto delle auto elettrice? Anzitutto ci saranno bonus sulle auto a basse emissioni completamente elettriche e ibride (per circa il 75% delle risorse a disposizione); mentre una piccola parte di incentivi riguarderà anche le auto un po’ più inquinanti, nel limite di 135 g/km (circa un quarto delle risorse a disposizione).

L’idea del Ministero per lo Sviluppo Economico – che guarda agli altri Stati europei con incentivi fino a 7.000 euro sull’acquisto – è quella di prevedere tre diverse fasce di incentivi, con o senza rottamazione.

La prima fascia riguarda soltanto le auto elettriche (full Electric), con un prezzo di listino non superiore a 35 mila euro; la seconda fascia comprendere anche le auto ibride, con emissioni comprese tra 0-61 g/km; mentre la terza fascia riguarderebbe i modelli di auto con emissioni di CO2 non superiore a 135 g/km. L’ultima fascia, dunque, includerebbe anche modelli di auto alimentate a diesel o benzina.

Non ci sono ancora le reali cifre di risparmio, ma l’idea sulla carta sembra promettente. Probabilmente i nuovi incentivi auto elettriche verranno inseriti nel prossimo decreto energia o in un ulteriore provvedimento governativo.

Incentivi auto elettriche 2022: con o senza ISEE?

I nuovi incentivi sull’acquisto di auto elettriche saranno senza ISEE, oppure si rivolgeranno alle famiglie a basso reddito? La questione emerge in seguito a una proposta del Ministro Roberto Cingolani (Transizione Ecologica), il quale avanzerebbe l’idea di introdurre incentivi anche per i nuclei familiari in difficoltà economica.

Ricordate il bonus sull’acquisto di auto elettriche riservato alle famiglie con un reddito fino a 30 mila euro? Nella Legge di Bilancio 2021 era previsto uno sconto del 40% su un prezzo di listino non superiore a 36.600 euro. Potrebbe trattarsi di qualcosa di simile.

O meglio: l’idea del Ministro Cingolani è quella di ridurre al minimo il numero di veicoli inquinanti che ancora girano sulla strada e per farlo è necessario sostenere con incentivi la vendita di modelli elettrici o ibridi, ma al tempo stesso è bene tutelare anche le famiglie che hanno meno disponibilità economiche.

Incentivi auto elettriche 2022: quali modelli si possono acquistare?

Quali sono le auto che si possono acquistare grazie agli incentivi auto 2022? Non è chiaro se gli aiuti andranno a favorire maggiormente le aziende italiane o se invece saranno le straniere a prevalere, ma sin da ora possiamo identificare i modelli agevolabili grazie ai nuovi incentivi auto 2022 (come spiega un articolo del Corriere della Sera).

Per esempio, tra le auto elettriche al 100%, con emissioni comprese tra 0 e 20 g/km, ci sono sicuramente i modelli prodotti da Tesla, la Dacia Duster elettrica, la Renault Zoe e la 500 elettrica italiana. 

Nell fascia di emissione successiva, compresa tra 21 e 60 g/km (le cosiddette plug in hybrid) ci sono invece altri modelli di Stellantis, come la Renegade e la Compass a Melfi. Tra 61 e 135 g/km di emissioni di CO2, invece, troviamo le auto full o mild hybrid, per esempio la Panda Ibrida prodotta a Pomigliano.

In quest’ultima fascia, come abbiamo precisato nei paragrafi precedenti, rientrano anche delle auto alimentate a diesel o a benzina: per esempio, si possono acquistare le Maserati ibride Levante e Ghibli prodotte a Mirafiori. 

Incentivi auto elettriche 2022: altri sostegni ordinari

Tra i bonus a disposizione per l’acquisto di auto elettriche non vi sono solo le risorse del PNRR da destinare all’acquisto e alla rottamazione. Ci sono anche altri strumenti ordinari ai quali il Governo potrebbe appellarsi.

Per esempio, nelle disponibilità del Ministero per lo Sviluppo Economico ci sarebbero anche i contratti di sviluppo, che potrebbero essere utilizzati, come scrive un articolo del Sole 24 Ore:

per la riconversione industriale e per arginare dove possibile le crisi che stanno travolgendo i componentisti legati al powertrain, a benzina o diesel.

Ma che cos’è un contratto di sviluppo? Lo spiega chiaramente il sito web del Ministero per lo Sviluppo Economico:

rappresenta il principale strumento agevolativo dedicato al sostegno di programmi di investimento produttivi strategici ed innovativi di grandi dimensioni.

Secondo il direttore di Anfia, l’associazione dei componentisti, però, questo tipo di strumento va sicuramente ad aiutare le piccole e medie imprese del settore situate nei territori più svantaggiati. Ma nella morsa della crisi ci sono anche grandi aziende del Nord Italia che necessitano di un sostegno statale poderoso.

Bonus revisione auto: cos’è e come funziona?

E mentre si attendono nuovi sviluppi e ulteriori novità sugli incentivi auto elettriche 2022, è ancora possibile richiedere il bonus revisione auto e moto: le richieste inoltrare ad oggi hanno già segnato un record. Stando ai dati registrati fino al 4 febbraio 2022, ad oggi hanno richiesto il bonus per le revisioni relative allo scorso anno almeno 40.918 utenti.

Grazie al buono veicoli sicuri – previsto dalla legge di Bilancio 2021 per i prossimi quattro anni con un finanziamento di 4 miliardi di euro – è possibile azzerare l’aumento sul costo della revisione per le auto o per le moto (+9,95 euro) che è stato applicato a partire dal 1° novembre 2021.

Il rimborso verrà erogato direttamente sul conto corrente del beneficiario, purché la revisione sia già stata effettuata: il beneficiario deve coincidere con il proprietario del veicolo per il quale si richiedere l’agevolazione. È possibile richiedere un solo bonus per un solo veicolo, ma la misura proseguirà anche nei prossimi anni. 

Fino al 28 febbraio 2022 si potranno richiedere i rimborsi solo per le revisioni effettuate lo scorso anno (dal 1° novembre al 31 dicembre 2021), mentre dal 1° marzo 2022 partono anche le richieste per le revisioni effettuate dal 1° gennaio 2022.

Per inoltrare la propria richiesta basta effettuare l’accesso sulla piattaforma dedicata dal Ministero (disponibile qui), sfruttando le proprie credenziali SPID, CIE, CNS.