L’INPS paga un assegno di 1.500 euro per la pensione a 63 anni solo con domanda al 15 luglio

INPS al fianco dei lavoratori. Si potrà andare in pensione a 63 anni con un assegno di 1.500 euro presentando domanda entro il 15 luglio. Ecco le ultime.

INPS al fianco dei lavoratori anche nel 2022. L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale mette a disposizione un’opzione di pensione a 63 anni che permette di ricevere un assegno mensile molto ghiotto, di ben 1.500 euro. Poco conosciuta, per beneficiarne occorre presentare domanda entro il 15 luglio 2022. Ecco i requisiti e le condizioni da rispettare per accedere a questo particolare trattamento previdenziale.

Allo stato attuale, gli italiani vedono sempre più lontana la possibilità di accedere ad un piano pensionistico anticipato. Il primo assegno di pensione confluisce nelle loro tasche non prima del compimento dell’età anagrafica di 67 anni, addirittura molti sono costretti ad attendere lo scoccare del 71°anno per uscire definitivamente dal mondo del lavoro.

Un trattamento, quest’ultimo, riservato esclusivamente ai lavoratori che hanno iniziato a versare i contributi dopo il 31 dicembre 1995.

Troppo spesso, però, il non possesso dei requisiti richiesti per l’accesso alla pensione o l’erogazione da parte dell’INPS di un assegno lontano in cifre dalla pensione minima necessaria per assicurare ai cittadini un’esistenza quantomeno dignitosa spinge verso la fissazione di una diversa età anagrafica per godere del trattamento previdenziale.

In parole povere, grazie ad una serie di escamotage riconosciuti dal legislatore, è possibile beneficiare da parte dell’INPS di un assegno che accompagna i lavoratori verso la pensione di vecchiaia. Stiamo parlando di una serie di opzioni di pensione anticipata che servono a meglio definire il montante contributivo utile per la pensione.

Attenzione, però, perché alcune di queste formule di pensione anticipata potrebbero definitivamente scomparire nel 2023. 

Sono tre quelle seriamente a rischio il prossimo anno: Quota 102, Opzione donna e Ape Sociale. Per quest’ultima chance di pensionamento a 63 anni di età occorre bruciare i tempi per non correre alcun tipo di rischio. 

Si ravvisano, infatti, tre scadenze INPS da segnare sul calendario nella presentazione delle domande. 

Ecco tutti i dettagli sull’APE Sociale e cosa fare entro il 15 luglio 2022.

L’INPS paga un assegno di 1.500€ per la pensione a 63 anni solo con domanda al 15 luglio 

L’APE Sociale, come anticipato in apertura di articolo, fa parte delle misure a cui si può accedere per godere della pensione anticipata quattro anni prima del raggiungimento dell’età stabilita per poter ricevere dall’INPS l’assegno mensile di vecchiaia riconosciuto a partire dal compimento dei 67 anni di età.

Per essere più chiara, garantisce ai contribuenti italiani un’uscita dal lavoro già dai 63 anni di età, ovviamente nel rispetto di specifici requisiti.

Si pone, insomma, a metà strada tra una prestazione previdenziale, perché corrisposta dall’INPS sulla base dei contributi maturati, e una assistenziale poiché non tutte le categorie di lavoratori potranno accedere alla pensione anticipata APE Sociale.

 E’ il montante contributivo a fare la differenza, anche se l’età contributiva varia a seconda del tipo di lavoro svolto. In particolare, una carriera di 30 anni è richiesta ai disoccupati, ai soggetti che si occupano della cura e dell’assistenza dei disabili (i famosi caregiver), ai disabili stessi e ai lavoratori usuranti. 

Servono 2 anni in più (32 anni di contributi) se a richiedere la pensiona anticipata APE Sociale sono i ceramisti e i lavoratori edili, mentre 36 anni di versamenti sono necessari per tutti gli altri lavori gravosi.

Ebbene, l’INPS paga a questi lavoratori un assegno di 1.500 euro se presentano domanda entro il 15 luglio 2022.

Assegno INPS da 1.500 euro per la pensione a 63 anni solo se si rispettano queste scadenze

Visti chi sono i potenziali beneficiari dell’uscita anticipata a 63 anni dal lavoro con l’APE Sociale, vediamo subito le scadenze a cui fare attenzione per non perdere l’assegno INPS di 1.500 euro.

L’accesso alla formula di pensione anticipata in questione avviene solo dietro presentazione di una domanda di diritto all’INPS. Stiamo parlando di una certificazione utile a dimostrare il possesso dei requisiti previsti per accedere all’opzione APE Sociale.

Solo dopo aver inoltrato tale certificazione si potrà presentare la vera e propria domanda di pensione all’INPS. 

Se non si vuole, quindi, perdere la chance di beneficiare dell’assegno di 1.500 euro occorre fare attenzione a tre scadenze fissate dall’INPS per la presentazione delle domande di certificazione del diritto alla pensione.

Il 31 marzo è prevista la presentazione dell’istanza tempestiva, il 15 luglio 2022 (istanza intermedia) e il 30 novembre (istanza tardiva).

Cosa si rischia presentando domanda dopo il 15 luglio 2022

Diciamo sin da subito che occorre affrettarsi se ha intenzione di ricevere l’assegno INPS per la pensione a 63 anni nel 2022. 

Chi presenta la domanda superata la scadenza del 15 luglio rischia di non ricevere dall’INPS la pensione anticipata implicita nell’opzione APE Sociale. 

Essendo le risorse a copertura della misura illimitate si potrebbe rimanere con un pugno di mosche in mano. A cambiare sono anche le tempistiche di risposta dall’INPS sul diritto all’assegno.

I lavoratori che presentano domanda entro il 15 luglio riceveranno conferma o disdetta dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale entro il prossimo 15 ottobre. Trascorsa la scadenza del 15 luglio 2022, l’INPS provvederà a dare risposta entro il mese di dicembre.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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