INPS, bonus figli disabili in scadenza: come fare domanda

L’INPS fornisce le istruzioni e le scadenze per la presentazione della domanda per ricevere il bonus per i figli disabili, un assegno mensile di 150 euro.

Bonus figli disabili in scadenza: c’è poco tempo per mandare la richiesta per l’assegno mensile, del valore di 150 euro, per i figli a carico con disabilità riconosciuta non inferiore al 60%.

Mentre sono in partenza anche i pagamenti dell’assegno unico, l’Istituto fornisce le informazioni necessarie e le scadenze relative a questo nuovo bonus. La data di scadenza, in effetti, si avvicina. C’è tempo fino al 31 marzo per fare richiesta dell’assegno per il 2022, ma anche per gli arretrati relativi al 2021. 

Con l’ultima circolare, datata 10 marzo, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale fornisce tutte le istruzioni necessarie per presentare richiesta, ma anche per individuare i requisiti da possedere per avere accesso all’assegno mensile. 

Come avevamo già evidenziato in un precedente articolo, infatti, la misura non è destinata a un vasto pubblico, bensì a genitori disoccupati o monoreddito in nuclei familiari monoparentali e con figli disabili a carico. Proprio a proposito dei requisiti, INPS fornisce anche ulteriori chiarimenti.

Vediamo tutti i dettagli, come inviare domanda fino al 31 marzo 2022 ed entro quanto si può ricevere il primo pagamento dell’assegno in caso di domanda accolta. 

Bonus figli disabili: l’assegno INPS per disoccupati e monoreddito

È stata la Legge di Bilancio 2021 a introdurre un bonus figli disabili, o meglio, un contributo mensile in favore di genitori disoccupati o monoreddito con figli a carico con disabilità riconosciuta a partire dal 60%. 

Le disposizioni attuative, però, sono partite solo dal 2022, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, come viene confermato anche dal team Campini.net in uno degli ultimi video sul canale dedicato proprio a questo nuovo contributo:

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I destinatari di questa misura non compongono una vasta platea e i requisiti per avere accesso alla misura sono particolari. Proprio per questo motivo, con il messaggio n. 39 del 10 marzo, l’INPS fornisce delle indicazioni per capire se si può o meno ricevere il beneficio.

In linea generale, infatti: 

il contributo è destinato ai genitori disoccupati o monoreddito facenti parte di famiglie monoparentali e con figli a carico con disabilità riconosciuta non inferiore al 60%. 

C’è ora da capire, quindi, cosa si intenda per famiglia monoparentale e per genitore monoreddito o disoccupato. 

Bonus figli disabili: a chi è destinato il contributo INPS 

Con la sua circolare, l’INPS offre una serie di chiarimenti per comprendere cosa si intende per: 

nucleo familiare monoparentale; genitore disoccupato; genitore monoreddito; figlio. 

Per dirlo con altre parole, l’assegno per i figli disabili è riconosciuto a quelle famiglie che sono composte da un unico genitore che abbia a carico il figlio disabile. Tale genitore, inoltre, deve risultare disoccupato oppure monoreddito: nel primo caso, quindi, il genitore non lavora oppure ha un reddito che non supera la soglia degli 8.145 euro se è un lavoratore dipendente o di 4.800 euro se impegnato in attività di lavoro autonomo. 

Inoltre, il genitore deve risultare monoreddito, cioè deve ricavare tutto il reddito solo dalla sua attività lavorativa o deve risultare titolare di un trattamento pensionistico.

Infine, la circolare INPS specifica che per “figli” si intendono figli naturali, adottivi, legittimi o illegittimi, minori o anche maggiorenni che risultano a carico del genitore. 

Far parte di un nucleo monoparentale, essere disoccupati o monoreddito e avere un figlio a carico con disabilità almeno al 60% non sono gli unici requisiti che danno diritto a ricevere l’assegno mensile. 

Oltre a queste condizioni, è necessario avere la residenza in Italia e avere un ISEE che non superi i 3.000 euro. 

Bonus figli disabili: quando il figlio è considerato a carico 

Nella stessa circolare, l’INPS offre anche una definizione di “figlio a carico”. Infatti, un figlio è considerato fiscalmente a carico dei genitori: 

fino ai 24 anni di età se ha un reddito che non supera 4.000 euro; con più di 24 anni se con un reddito più alto di 2.840,51 euro. 

Altro punto fondamentale da tenere in considerazione per poter richiedere il contributo è che il genitore e il figlio con disabilità riconosciuta devono risultare conviventi al momento della presentazione della domanda. 

Inoltre, dal momento che si parla di famiglie in cui è presente un unico genitore, nel nucleo familiare ai fini ISEE, l’eventuale altro genitore non deve farne parte. 

Come presentare la domanda per il bonus figli disabili a INPS 

Come già accennato, la domanda per l’assegno mensile per i figli disabili può essere inviata già a partire dal 1 febbraio ed entro e non oltre il 31 marzo 2022. La domanda fa riferimento al 2022, ma si possono chiedere anche gli arretrati relativi al 2021. 

Le modalità per presentare la richiesta implicano l’utilizzo dei consueti canali INPS per l’invio di richieste e prestazioni di varia natura, in particolare: 

direttamente dal sito INPS, in autonomia, qualora si possegga un’identità digitale SPID, la Carta d’Identità Elettronica o la CNS, Carta Nazionale dei Servizi; chiamando il Contact Center INPS al numero verde da rete fissa o al numero a pagamento tramite mobile, secondo le tariffe del proprio gestore; affidandosi a CAF e patronati, fornendo ai centri di assistenza fiscale la documentazione necessaria. 

Al momento della compilazione del modulo della domanda, il genitore dovrà autocertificare i requisiti. Le domande saranno, poi, oggetto di verifiche e controlli da parte di INPS. 

Qualora le domande siano prive delle dichiarazioni necessarie o vengano presentate oltre il termine di scadenza (come abbiamo detto, il 31 marzo), le domande non verranno ritenute valide. Inoltre, qualora le domande contengano informazioni non veritiere, il beneficio viene revocato e si procederà con la restituzione delle somme indebitamente percepite. 

Qualora l’ISEE dovesse risultare più alto della soglia stabilita per l’accesso al beneficio, la domanda viene respinta in automatico e la stessa cosa accade se non risulta esserci un ISEE in corso di validità (insomma, se non si è presentata la DSU).

INPS, bonus figli disabili: gli importi del contributo 

Nella sua comunicazione, INPS specifica anche quali sono gli importi che, in caso di domanda accolta, verranno erogati con cadenza mensile al nucleo monoparentale con figlio a carico con disabilità. 

In linea generale, parliamo di un contributo del valore di 150 euro che viene incrementato a: 

300 euro se sono presenti due figli con disabilità riconosciuta (sempre non inferiore al 60%); 500 euro se sono presenti 3 o più figli con disabilità. 

Se la domanda viene accolta, il beneficio viene erogato da INPS ogni mese per tutto l’anno, nelle modalità che il genitore ha scelto al momento della presentazione della domanda (si può scegliere tra ricevere l’accredito con bonifico domiciliato, con accredito su conto bancario/postale o su carta prepagata munita di IBAN). 

Per ottenere il contributo bisognerà attendere la lavorazione delle domande da parte dell’Istituto. Queste verranno lavorate dopo la data di scadenza per l’invio, quindi dopo il 31 marzo 2022. Il primo pagamento dovrebbe essere erogato entro 90 giorni da questa data.

A quel punto, il genitore richiedente potrà consultare il sito INPS per controllare lo stato della domanda (in istruttoria, accolta, respinta) consultando il Fascicolo Previdenziale del Cittadino. 

Se non sai come consultarlo, ti consigliamo di leggere il nostro approfondimento Fascicolo Previdenziale del Cittadino INPS: come consultarlo. 

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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