L’INPS eroga un assegno di 661 euro al mese di invalidità civile totale a questi fortunati

L’INPS è sempre vicina ai più deboli, così come lo è l’esecutivo italiano. Particolari tutele sono, infatti, riservate agli invalidi civili e ai disabili. Tra le tante invalidità civili è quella totale (100%) a garantire un assegno di pensione pari a 661 euro al mese, ma non a tutti. Ecco chi sono questi fortunati.

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L’INPS è sempre vicina ai più deboli, così come lo è l’esecutivo italiano. Particolari tutele sono, infatti, riservate agli invalidi civili e ai disabili. Tre le tante invalidità civili è quella totale (100%) a garantire un assegno di pensione pari a 661 euro al mese, ma non a tutti. Vediamo subito in quali casi si può usufruire del beneficio e chi sono questi fortunati beneficiari.

L’ordinamento italiano garantisce importanti tutele a chi si trova in una condizione tale da non permettere il normale svolgimento delle più classiche attività quotidiane. 

Dal punto di vista economico, l’invalido civile può fare affidamento su un assegno mensile erogato dall’INPS a partire da una percentuale di invalidità del 74%. Oltrepassata tale soglia, ma non il 99% si parla di invalidità parziale. 

Solo quando viene meno la capacità di lavorare ci troviamo di fronte a casi di invalidità totale. Eppure l’invalidità civile al 100% non autorizza il pagamento di un assegno INPS di pensione per tutti. I 661 euro spettano solo a specifici beneficiari e al sopraggiungere di determinate condizioni. 

Vediamo subito di quali si tratta e chi sono i fortunati italiani che potranno ricevere dall’INPS il pagamento di 661 euro a titolo di pensione.

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Invalidità civile 100%, quando viene riconosciuta dall’INPS

Prima ancora di vedere in quali casi e a quali soggetti spetta viene riconosciuta una pensione mensile da 661 euro da parte dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, vediamo in cosa consiste lo stato di invalidità totale (100%). 

Tale condizione viene riconosciuta nei casi di disabilità più gravi, quindi, maggiormente tutelati dall’esecutivo italiano e dall’INPS. In altre parole, un invalido civile al 100% gode di maggiori benefici rispetto a quelle a cui viene riconosciuta un’invalidità parziale.

Generalmente, la percentuale di invalidità civile totale viene riconosciuta quando viene meno l’autonomia nel movimento tanto da rendere indispensabile il ricorso ad un accompagnatore. 

Questo non è però l’unica fattispecie. L’invalidità civile al 100% è riconosciuta anche ai soggetti che per specifiche patologie non possono svolgere alcun tipo di lavoro, in aggiunta a chi soffre di una disabilità visiva. 

In quest’ultimo caso le garanzie offerte sono ancora più ampie: oltre all’assegno di pensione INPS fino a 661 euro la normativa italiana riconosce anche l’accompagnamento. 

Il sussidio corrisposto dall’INPS, infatti, assume il nome di pensione di inabilità. Ed è proprio ai cittadini che sfortunatamente versano in questa situazione che lo Stato italiano, ormai da molti anni, tende una mano garantendo l’erogazione di un aiuto economico (indennità di accompagnamento) a sostegno degli invalidi più gravi. 

Ciò non toglie che l’inabilità lavorativa non venga riconosciuta a tutti. Questa è una prerogativa dei soli cittadini di età compresa tra i 18 e i 66 anni.

Per chi non lo sapesse, gli invalidi civili al 100% godono di almeno 4 agevolazioni riconosciute dallo Stato ed erogate dall’INPS: l’assegno di pensione per l’invalidità totale, l’indennità di accompagnamento e l’esenzione dal pagamento dei ticket per medicine e visite mediche.

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L’INPS eroga un assegno di 661€ al mese di invalidità civile totale a questi fortunati

Come si può desumere dall’elenco di prestazioni appena snocciolato, quella più importante viene corrisposta in caso di invalidità civile al 100%. In questi casi, l’INPS eroga un assegno a titolo di pensione di inabilità per un importo pari a quella stabilita per gli invalidi parziali.

A questo punto viene spontaneo chiedersi: qual è la quota mensile spettante? Sia gli invalidi al 100%, sia quelli parziali hanno diritto ad un assegno di circa 291 euro al mese. 

La differenza rispetto alla pensione di invalidità parziale risiede nella soglia reddituale da non superare per poter beneficiare della prestazione: non oltre il limite di 17.050,42 euro.

Ma c’è di più. Questi fortunati beneficiari della pensione di invalidità civile 100% potranno godere di un assegno INPS maggiorato negli importi, fino a 661 euro al mese, se rispettano altri limiti di reddito previsti dalla normativa. Di quali si tratta?

Assegno INPS di 661 euro al mese: quali sono i redditi che danno diritto a questa pensione

Come anticipato in chiusura del precedente paragrafo, alcuni invalidi civili totali (100%) potranno vedere aumentare l’importo mensile della pensione da 291 a circa 661 euro se rientrano in definiti limiti reddituali. 

Tale cifra spetta ai pensionati soli con 590,27 euro di reddito personale e a quelli sposati con reddito coniugale di 675,70 euro.