Intesa Sanpaolo ha deciso di erogare, in aggiunta allo stipendio, 500 euro ai dipendenti che lavorano nel gruppo in Italia e all’estero. L’iniziativa, che interesserà la bellezza di 82mila persone – con esclusione di quanti abbiano una qualifica di dirigente o una retribuzione equivalente – ha lo scopo di dare un supporto per affrontare le difficoltà economiche derivate dai rincari dei beni alimentati ed energetici.
Complessivamente l’intervento avrà un costo pari a 49 milioni di euro. In merito alla straordinaria inziativa, Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo, ha commentanto con queste parole:
“Le nostre persone sono il centro vitale della Banca: da loro arriva l’impulso per la crescita, la spinta verso l’innovazione, la sensibilità per i progetti di solidarietà. La nostra leadership è costruita sulla loro professionalità e competenza. In un passaggio difficile con la capacità di spesa intaccata dai rialzi inflattivi, abbiamo voluto dare un segno di attenzione e di vicinanza, un sostegno concreto che mettiamo a disposizione delle nostre persone e delle loro famiglie.”
Questa non è la prima iniziativa di Intesa Sanpaolo, che si prefigge sempre di promuovere con continuità delle iniziative a favore del proprio personale. Nel momento in cui l’Italia stava attraversando il periodo di massima complessità della pandemia, nel marzo 2020, Intesa Sanpaolo ha riconosciuto sei giornate di ferie aggiuntive rispetto a quelle previste dal CCNL. Lo scopo di questa iniziativa era quello di ringraziare il grande senso di responsabilità delle persone impegnate ad assicurare l’operatività delle filiali, che hanno garantito la continuità di un servizio di pubblica utilità fondamentale per le imprese e per le famiglie.
A inizio 2022, allo scoppio del conflitto bellico alle porte dell’Europa, Intesa Sanpaolo ha destinato 10 milioni di euro a enti non profit per attenuare le difficoltà della popolazione ucraina; di questi oltre 4 milioni sono stati donati all’Alto Commissario per i Rifugiati delle Nazioni Unite (UNHCR), tenuto conto della raccolta Forfunding, il cui importo a favore dell’organismo internazionale è stato ‘raddoppiato’ da parte della Banca.