Novità ISEE 2021: l’Inps annuncia nuovi controlli e obblighi

L’Istituto Nazionale Previdenza Sociale ha reso note finalmente le novità per l’ISEE 2021, fornendo ulteriori informazioni anche in merito ai nuovi modelli della Dichiarazione Sostitutiva Univa e altre indicazioni in relazione alle modalità da seguire per la compilazione, ma arriva anche l’allarme per i nuovi controlli.

Image

È proprio in questo periodo che i cittadini e i contribuenti italiani sono alle prese con la ricerca di tutti i documenti necessari per l’elaborazione del nuovo ISEE, ovvero quell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, il quale permette alla popolazione di poter accedere ad una serie di prestazioni sociali di tipo agevolato, bonus e riduzioni di tasse.

In questo senso, ciascun nucleo familiare che risiede all’interno del territorio nazionale ha l’esigenza di fornire al proprio commercialista tutte le carte necessarie per il calcolo dell’ISEE, elaborato con l’obiettivo di andare a misurare l’effettivo livello economico che contraddistingue ogni famiglia italiana. 

A questo proposito, nel corso degli ultimi giorni, l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale ha fornito una serie di indicazioni e di informazioni in relazione proprio alla compilazione del nuovo ISEE 2021, al fine di assicurarsi che tutti i cittadini provvedano a rispettare effettivamente tutte le disposizioni che sono state fornite all’interno della legge numero 128 pubblicata il 2 novembre dell’anno 2019, in relazione alla necessità di aggiornare i dati riferiti al patrimonio e al reddito che vengono dichiarati all’interno del documento noto come Dichiarazione Sostitutiva Unica

In questo senso, all’interno del messaggio INPS numero 3155 reso noto in data 21 settembre di questo anno, sono stati dunque illustrate non soltanto le modalità, le fattispecie estensive e le tempistiche necessarie per poter ottenere il proprio ISEE aggiornato, ma sono stati anche messi in guardia i cittadini dagli imminenti controlli che vengono regolarmente effettuati da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale.

Dunque, proprio al fine di evitare il rischio di andare incontro a possibili sanzioni pecuniarie per non aver adempiuto correttamente o completamente a tutti gli obblighi in merito alla compilazione della Dichiarazione Sostituiva Unica e dunque dell’elaborazione del proprio ISEE 2021, occorre tenere a mente tutti gli aspetti specificati all’interno del messaggio INPS.

A questo proposito, nel corso del seguente articolo saranno fornite effettivamente una serie di indicazioni e informazioni in relazione proprio a tutte le novità che contraddistingueranno l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, relativo all’anno corrente.

In tal senso, saranno anche specificati gli aspetti che caratterizzeranno i nuovi controlli che saranno messi in atto da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale e come evitare di andare incontro a multe o sanzioni.

ISEE 2021: tutte le novità dell’INPS

A seguito alla comunicazione avvenuta da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale soltanto qualche giorno fa, ovvero il giorno martedì 21 settembre di questo anno, l’INPS ha reso note anche alcune indicazioni in merito al nuovo ISEE corrente.

Si tratta delle informazioni necessarie al fine di applicare correttamente tutte le modalità estensive previste per l’ISEE, in ottemperanza a quanto stabilito all’interno del decreto emesso da parte del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali e dal Ministro dell’Economia e delle finanze, in data 5 luglio 2021 e successivamente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il giorno 25 agosto 2021, numero 203, in attuazione del comma 4 relativo all’articolo 10 riferito al decreto legislativo numero 147 del 15 settembre 2017.

In tal senso, all’interno del messaggio numero 3155 del 21 settembre, l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale ha fornito una serie di indicazioni in merito all’aggiornamento del patrimonio all’anno precedente, indicando il periodo di validità dell’ISEE corrente oltre che anche mettendo in evidenza i nuovi modelli tipo relativi alla Dichiarazione Sostitutiva Unica e le indicazioni necessarie per la sua corretta compilazione. 

Infine, l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale ha anche sottolineato la necessità dei cittadini di porre attenzione al momento della compilazione del documento, così da evitare difformità oppure omissioni e dunque di andare incontro ai controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, nonché dagli Enti erogatori e dallo stesso Istituto INPS.

I nuovi controlli sull’ISEE corrente dall’Agenzia delle Entrate 

Secondo quanto previsto all’interno degli articoli 4 e 5 relativi al decreto interministeriale pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25 agosto di questo anno, sono stati previste anche novità per quanto riguarda le modalità di verifica e i nuovi sistemi di controllo ritenuti necessari all’individuazione di possibili difformità ed omissioni, che saranno messi in atto da parte dell’Agenzia delle Entrate, dagli Enti erogatori e dall’Istituto Nazionale Previdenza Sociale.

In tal senso, l’istituto INPS potrà effettivamente notare omissioni o anche difformità, già durante la fase di attestazione dello stesso ISEE corrente, sulla base dei dati che sono stati acquisiti da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Inoltre, è previsto anche un controllo successivo rispetto alla fase di presentazione dell’auto-dichiarazione dei dati, in quanto è possibile utilizzare tutti i dati e gli elementi legati all’Anagrafe tributaria oltre che agli archivi INPS e alle comunicazioni obbligatorie.

Come non rischiare sanzioni in caso di controllo all’ISEE

Nei casi in cui saranno effettivamente accertati degli errori o delle difformità tra i dati auto-dichiarati ai fini dell’ottenimento del proprio ISEE corrente e quelli trasmessi all’Agenzia delle Entrate, il cittadino che intende richiedere la prestazione si troverà a poter agire seguendo una delle seguenti alternative: presentazione della domanda per la prestazione con la attestazione ISEE errata, sottoponendo poi la documentazione completa all’Ente erogatore; presentazione di un nuovo modello legato alla Dichiarazione Sostitutiva Unica con tutti gli elementi completi; richiesta direttamente al CAF della rettifica legata al modello sostitutivo, che avrà un effetto retroattivo, nei casi in cui questa sia stata presentata al CAF, il quale ha commesso un errore.

Invece, se l’errore o l’omissione sarà accertata da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale, o dall’Ente erogatore o dall’Agenzia delle Entrate, il cittadino a cui è intestato l’ISEE corrente sarà avvertito tramite l’indennizzo di posta sia certificata che ordinaria, oppure mediante l’intermediario che è stato indicato all’interno del modello legato alla Dichiarazione Sostitutiva Unica. 

Nei casi in cui gli Enti erogatori di un beneficio individuano una difformità potranno richiedere una documentazione idonea per dimostrare la veridicità dei dati che sono stati presentati, anche nei casi in cui la prestazione è già in corso.

Tuttavia, nei casi in cui viene accertata effettivamente la fruizione indebita legata a prestazioni, bonus o agevolazioni che sono conseguite alla presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica e della certificazione ISEE errata, il cittadino richiedente non potrà effettivamente più ottenere il rilascio relativo all’ISEE corrente per ben due anni, andando incontro anche a sanzioni penali e alla decadenza dei benefici.

ISEE 2021: cos’è l’indicatore e a cosa serve

L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, anche noto come ISEE, va a costituire di fatto uno strumento essenziale per tantissime famiglie italiane che desiderano avere l’accesso ad una serie di agevolazioni, di prestazioni economiche e di bonus in loro favore.

Come precisato anche all’interno della piattaforma telematica ufficiale del CAF, infatti, l'Indicatore della Situazione Economica Equivalente si configura come una vera e propria carta di identità relativa alla situazione economica di ciascun nucleo familiare, ovvero di ogni persona che compone la famiglia e che coabita presso una specifica abitazione, in quanto riportata sullo stato di famiglia. 

Tuttavia, occorre specificare che l’ISEE non si configura come un calcolo basato sulla somma numerica di ciascun valorem bensì si basa su un metodo di calcolo ponderato, dato da un intreccio tra variabili matematiche e non, a cui fa riferimento la stessa numerosità di ciascuna famiglia, così come anche l’eventuale presenza di persone che presentano delle disabilità o considerate invalide.

In tal senso, lo scopo dell’ISEE è quello di riuscire a rendere misurabile l’effettivo livello economico che contraddistingue un nucleo familiare in maniera complessiva, andando a considerare tutte le componenti relative alla “ricchezza”  di ciascun nucleo, quali ad esempio le rendite finanziarie, le proprietà immobiliari o altri redditi percepiti. 

In questo modo, i cittadini potranno di fatto ottenere numerose agevolazioni, quali ad esempio gli sconti sul canone RAI oppure sul canone Telecom, ma anche sulle bollette del gas, dell’energia elettrica, dell’acqua, oppure sulle tasse universitarie o per i trasporti pubblici.

ISEE 2021: chi deve farlo e come

Tutti i cittadini italiani che risiedono sul territorio nazionale italiano hanno la possibilità di presentare i documenti necessari per l’elaborazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica, necessaria poi per il calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. 

Ogni anno, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente viene calcolato prendendo come riferimento tutti i dati che vengono indicati ed inserite all’interno del documento DSU, ovvero della Dichiarazione Sostituita Unica, e resta dunque valido fino alla data del 31 dicembre in merito allo stesso anno in cui la Dichiarazione Sostitutiva Unica è stata effettivamente presentata.

In tal senso occorre anche specificare che è possibile riconoscere diverse tipologie diverse di ISEE che corrispondono al risultato di calcoli differenti. Per questo motivo, oltre all’ISEE ordinario o standard, è possibile identificare anche ISEE Minorenni, ISEE Sociosanitario e ISEE università.

Per poter ottenere la certificazione ISEE occorre innanzitutto che i contribuenti  provvedano alla presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica, dove dovranno essere indicati i seguenti elementi: i riferimenti relativa alla casa di abitazione del nucleo; i nominativi dei membri che fanno effettivamente parte del nucleo familiare; le voci relative al reddito e al patrimonio, sia quello mobiliare che quello immobiliare.