ISEE difforme, come risolvere e non perdere bonus nel 2022

ISEE difforme come risolvere e come non perdere bonus e agevolazioni come il reddito di cittadinanza e l’assegno unico con questi piccoli rimedi.

ISEE difforme, un problema che, come segnala il Sole24Ore, riguarda il 10% delle pratiche a detta dei centri di assistenza fiscale che, soprattutto in questi primi mesi del 2022, sono stati presi d’assalto. 

Una corsa all’ISEE che trova le ragioni nell’arrivo del nuovo assegno unico e universale per le famiglie che, già a partire da gennaio, hanno richiesto il rinnovo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente per ottenere importi più alti. 

L’ISEE, comunque, viene richiesto anche per molte altre prestazioni come il reddito di cittadinanza o per usufruire degli sconti sulle bollette di luce e gas.

Sia che ci si affidi a CAF o patronati, sia che si decida di compilare la DSU in autonomia utilizzando il servizio online INPS, può capitare che l’ISEE presenti omissioni o difformità. Ma come risolvere quando l’ISEE è difforme, quali sono le conseguenze per i cittadini e in quali casi questo può diventare un ostacolo alla percezione di bonus e agevolazioni statali? 

ISEE difforme cosa vuol dire e cosa fare

Come sappiamo l’ISEE è lo strumento che viene utilizzato per definire la barriera di accesso a molte delle agevolazioni statali nel nostro Paese, dal momento che fornisce una fotografia della situazione economica del nucleo familiare. 

Talvolta, però, l’esito dell’invio a INPS, che avvenga tramite CAF o in autonomia tramite il servizio ISEE precompilato sul sito dell’Istituto, ci mette di fronte a un ISEE difforme, come spiega anche Luigi Melacarne in questo video in cui spiega come rimediare a un ISEE con errori, le cause di un ISEE sbagliato e le soluzioni per non perdere i bonus: 

Molti cittadini si preoccupano di incappare nel rischio di non poter più avere diritto ad alcune agevolazioni statali. Questo, però, in realtà, non è il rischio più grande nel quale si possa incappare: 

con un ISEE difforme, infatti, non è sempre impossibile richiedere la prestazione. Anche se sono presenti omissioni o difformità del patrimonio mobiliare o del reddito, l’ISEE con difformità è valido a tutti gli effetti.

Stando così le cose, si potrebbe pensare che avere un ISEE difforme non rappresenti un grande problema. Ma le cose non stanno proprio così: per determinare i rischi alla base di un ISEE difforme, per prima cosa è necessario capire se il problema è stato causato da un’errata compilazione della DSU da parte del cittadino o se l’errore è stato compiuto dal CAF oppure dal mancato aggiornamento dei dati già in possesso dei diversi enti tra cui INPS e l’Agenzia delle Entrate. 

ISEE difforme cause e conseguenze: come rimediare

Per farci un’idea sui casi in cui si incorre in rischi, facciamo un esempio. Il cittadino riceve la DSU dall’INPS e si rende conto che quest’ultima riporta omissioni e/o difformità. 

A questo punto, come prima cosa, il cittadino si impegna a verificare la veridicità di quanto dichiarato, specialmente per quanto riguarda i dati che fanno riferimento al patrimonio mobiliare (una delle cause più frequenti di ISEE difforme, infatti, dipende proprio da tali dati). 

Il cittadino, dunque, ricontrolla i dati che ha rilevato direttamente dalla certificazione rilasciata dai vari intermediari finanziari, assicurandosi di aver inserito: 

saldi e giacenze al 31 dicembre 2020 di conti correnti postali o bancari; conti depositi bancari/postali; buoni fruttiferi; obbligazioni; titoli di Stato; azioni e quote in società. 

Se il cittadino non ha commesso errori né ha omesso informazioni, allora potrà richiedere la prestazione sociale di interesse anche con l’ISEE difforme. L’ente che eroga la prestazione ha comunque la facoltà di richiedere al cittadino la documentazione necessaria alla verifica di quanto dichiarato e, se non dovessero emergere incongruenze, la prestazione verrebbe riconosciuta. 

Ci sono, però, casi in cui a sbagliare è stato proprio il cittadino. Questa condizione si verifica spesso, per esempio, quando quest’ultimo non inserisce i dati relativi a conti correnti/postali estinti nell’ultimo anno (ma, ricordiamo, che l’ISEE prende in riferimento patrimoni e redditi dei due anni precedenti). 

Se l’errore è del cittadino, dunque, si possono verificare dei problemi. 

ISEE difforme e reddito di cittadinanza: cosa fare

L’ISEE difforme può rivelarsi un grande problema nella richiesta o, soprattutto, per il rinnovo di misure come il reddito di cittadinanza

Sappiamo, infatti, che il RdC è un sussidio strettamente legato all’ISEE, dal momento che solo i nuclei familiari in possesso di determinati requisiti reddituali e patrimoniali possono accedere al beneficio. 

Un ISEE difforme ai fini RdC può provocare la decadenza del beneficio stesso, così come succede anche in caso di mancata presentazione del nuovo ISEE all’inizio dell’anno. 

Ma cosa fare, allora, in caso di ISEE difforme per continuare a percepire il reddito di cittadinanza? Le casistiche sono sempre due: 

il cittadino non ha sbagliato a compilare la DSU e ha inserito correttamente tutti i dati; il cittadino ha omesso o presentato delle informazioni errate. 

Se emergono effettivamente informazioni erronee, sarà necessario presentare all’INPS una nuova DSU, stavolta con i dati completi e corretti. 

In questo caso, una volta effettuati i dovuti controlli e avendo verificato la correttezza delle informazioni, il cittadino potrà riprendere normalmente a usufruire del reddito di cittadinanza. 

Attenzione: molti dei problemi legati a ISEE difforme con RdC dipendono da dati errati sulla giacenza media. Per avere maggiori informazioni su cos’è, a chi richiederla e dove inserirla nella compilazione della DSU, consigliamo la lettura del nostro approfondimento Giacenza media per ISEE 2022: cos’è e quando richiederla .

ISEE difforme e assegno unico: i chiarimenti dell’INPS

Come già accennato a inizio articolo, i primi mesi del 2022 hanno visto una vera e propria corsa all’ISEE. Questo, soprattutto, a causa dell’entrata in vigore dell’assegno unico e universale, la misura che ha preso il posto della maggior parte dei bonus famiglia in Italia e per la quale la presentazione dell’ISEE comporta un innalzamento dell’importo base spettante. 

Anche in questo caso, se l’ISEE è difforme, si potrebbero avere dei problemi nella percezione dell’assegno unico. A offrire chiarimenti in merito all’ISEE difforme per la richiesta di assegno unico è stato lo stesso Istituto di Previdenza Sociale. 

Nella circolare n. 23 di febbraio, infatti, l’INPS comunica che:

La domanda di assegno unico e universale è istruita e liquidata sulla base dell’ISEE, ancorché recante omissioni/difformità.

L’Istituto, però, avverte anche che, se entro la fine dell’anno il cittadino non si impegna a regolarizzare l’ISEE difforme, l’Istituto potrà procedere al recupero della parte di importo non spettante. In sostanza, il cittadino continuerebbe a percepire l’assegno unico nel suo importo base, ma non il resto della somma che ha ottenuto indebitamente.

Anche in caso di ISEE difforme per richiedere l’assegno unico, la soluzione è andare a modificare la DSU, inserendo i dati corretti e inviarla nuovamente all’INPS.

ISEE difforme a chi rivolgersi e come evitare di incorrere in rischi

Il caso dell’assegno unico ci aiuta a comprendere i veri rischi di sottovalutare la presenza di un ISEE difforme. Infatti, il rischio maggiore, oltre a non poter beneficiare di una data prestazione, è che, pur cominciandone a beneficiarne, con il passare del tempo si debbano restituire tutte le somme indebitamente percepite. 

Se prendiamo l’esempio del reddito di cittadinanza, il cui importo deve essere speso entro il mese di riferimento, la restituzione può diventare un enorme problema perché di fatto verrebbe chiesto di rendere soldi che non si hanno nemmeno più a disposizione. 

Per questo motivo, è sempre importante rimediare all’ISEE difforme. 

Un’ultima nota va al lavoro dei CAF. Normalmente, infatti, quando l’operatore di un centro di assistenza fiscale riceve l’ISEE difforme dall’INPS, difficilmente consegna il documento al cittadino, ma anzi richiede subito i dati omessi oppure, in caso di errore proprio, rimedia correggendo la DSU. 

In sostanza, quindi, è molto raro che il CAF sia responsabile di eventuali conseguenze spiacevoli derivanti dall’ISEE difforme. 

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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