Legge 104: rimborso in arrivo! Ecco come avere 240 euro!

Ecco come avere il rimborso di 240 euro disposto dall'INPS per i richiedenti alla Legge 104!

La Legge 104 prevede un nuovo rimborso.

E’ un indennizzo mensile che l’INPS eroga per tutti coloro che rientrano nella cosiddetta indennità di frequenza.

E’ una misura speciale rivolta in particolare ai minori. Se vuoi saperne di più c’è il video d’approfondimento di Mondo Pensioni.

Questo indennizzo è solo nei casi in cui il minore si ritrova in difficoltà con lo studio e con lo svolgimento delle proprie attività quotidiane. E per difficoltà intendo a livelli persistenti, cronici.

Perciò, l’INPS ha disposto questo rimborso mensile, ma solo entro alcune condizioni, e seguendo comunque un iter preciso.

In questo articolo approfondiremo questo punto, in particolare a chi è rivolto questo bonus.

Legge 104, art 3, comma 1: ecco come funziona oggi

La Legge 104/1992 è un dispositivo normativo che permette una serie di agevolazioni e detrazioni fiscali a tutti coloro che hanno subìto, specie in sede lavorativa, patologie o danni tali da compromettere la sua capacità di essere autosufficiente.

In pratica per tutti coloro che si ritrovano successivamente in una condizione di disabilità, di media o grave entità.

Tale condizione è denunciata attraverso la Certificazione Media dell’USL, disposta ovviamente dopo un accertamento medico-sanitario da parte di una commissione medica.

Questo è quanto previsto però per chi è, ad esempio, un lavoratore, mentre per la fattispecie relativa alla semplice disabilità, c’è anche l’invalidità civile.

Quest’ultima è disposta grazie alla legge 118/1971, che regolamenta ulteriori agevolazioni o supporti economici per tutti coloro che risultano diversamente abili a causa di una malattia congenita o sviluppata fuori dall’ambito lavorativo.

A differenza della legge 104, questa prevede soltanto alcuni supporti, in particolare esenzioni ticket, assegni e indennizzi mensili, fino alla pensione di invalidità civile nel caso di 100% di disabilità.

Per loro la situazione non è migliorata, specie a causa dell’ultima percentuale disposta.

Legge 104 o invalidità civile: ecco cosa è cambiato nel 2022!

L’invalidità civile come alternativa alla Legge 104 non è più molto conveniente, anche perché s’è rischiato a ottobre 2021 che venisse praticamente annullata per tutti i soggetti che, pur soffrendo di patologie disabilitanti, riescono a svolgere un’attività lavorativa dignitosa.

Un attività lavorativa che, stando ad una sentenza della Corte di Cassazione, è sufficiente per fargli sospendere l’assegno d’invalidità civile, qualora l’avesse richiesto.

Questo perché, stando alla sentenza, non varrebbe il vincolo di inoperabilità, ma quello di inoccupazione.

Per la cronaca, l’inoperabilità è quando il lavoratore non può erogare alcuna prestazione lavorativa, mentre l’inoccupazione è la condizione di non avere alcuna attività lavorativa in attivo.

La sentenza avrebbe rischiato, nel giro di pochi mesi, o meglio entro febbraio 2022, a portare alla sospensione di centinaia di migliaia di assegni spettanti a persone diversamente abili, perché lavoratori, anche di poche ore alla settimana.

Fortunatamente il problema è rientrato grazie ad un emendamento proposto dal Ministro del Lavoro Andrea Orlando, in modo da far rivalere il principio dell’inoperabilità.

Altro spunto controverso delle ultime modifiche all’invalidità civile è stato il cambio delle percentuali per l’accesso alle prestazioni a favore del disabile. Per esempio:

  • se si ha tra il 33 e il 73% di disabilità, si potrà avere l’assistenza sanitaria gratuita;
  • se si ha il 74% di disabilità, si potrà avere l’assegno di invalidità;
  • se si ha il 100% di disabilità, si potrà avere la pensione di invalidità.

Per non parlare degli importi, decisamente inferiori rispetto a quelli previsti dalla Legge 104.

In particolare anche nell’ambito di rimborsi, come quello relativo all’indennità di frequenza.

Legge 104: ecco il rimborso INPS per l’indennità di frequenza!

L’indennità di frequenza è un rimborso che puoi avere all’interno delle varie agevolazioni previste dalla Legge 104.

Si tratta di un aiuto economico di circa 280 € al mese che L’INPS al soggetto che, causa patologia disabilitante, non può svolgere la propria attività libera.

In questo caso è rivolta ai minori, nell’ambito dei propri compiti e funzioni relative alla propria età scolare

Tale assegnoè disposto ogni mese, anche in quelli in cui il minore si trova a frequentare un Campo Estivo, cioè una struttura estiva in cui i minorenni, sotto la supervisione di tutori e addetti specialisti nella formazione, svolgono attività ricreative varie.

Questo rimborso può essere un valido comtributo, visto che, dopo le varie situazioni grottesche riguardo all’indennità civile, e anche in relazione al taglio mancato al fondo per la disabilità, il Governo Draghi s’è sentito in dovere di potenziare i servizi, specie per chi ha a carico figli minorenni sofferenti di patologie disabilitanti.

Legge 104: rimborso da 240€ in arrivo! Ecco a chi spetta

Come detto poc’anzi, questo rimborso da 240 euro è previsto solo per chi è minorenne, oltre che beneficiario delle agevolazioni previste dalla Legge 104.

Inoltre, per ottenere questo rimborso, è necessario che il Certificato medico, quello accennato sopra rilasciato alla Commissione medica USL, confermi la presenza di una delle seguenti malattie:

  • DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento)
  • ADHD (Disturbo da deficit di attenzione/iperattività)
  • disturbo borderline di tipo cognitivo,
  • disprassia,
  • altri disturbi pervasivi dello sviluppo.

Inoltre dovrà essere segnalata la seguente Nota:

“minore con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie dell’età“

Ed eventualmente un riferimento alla legge 289/90, cioè quella che regolamenta le esigenze di assicurare la cura, la riabilitazione e l’istruzione per i minori invalidi civili.

Questa valutazione sarà confermata però non tanto dal medico curante dell’USL o dalla Commissione Medica della Legge 104, bensì dai Centri DSA e OLTRE.

L’indennizzo gli garantirà una riduzione sensibile dei costi per gli interventi riabilitativi (tutor didattici, logopedia, spese del carburante per il trasporto), più l’acquisto di supporti tecnologici per aiutarlo a fronteggiare la patologia.

Legge 104: ecco come avere questo rimborso da 240 euro!

Per avere questo rimborso servirà la compilazione del modulo per l’indennità di frequenza, ma servirà il certificato sempre relativi ai Centri DSA e OLTRE.

Dovrà essere dimostrata la presenza di una delle malattie relative ai disturbi pervasivi dello sviluppo, così come ulteriore documentazione medica. Quest’ultima potrà essere mandata in via telematica all’INPS, il quale provvederà al rilascio di un attestato di invio della richiesta.

Questa prima fase dell’operazione però ha un suo costo, di solito tra i 50 e i 70 euro.

Oltre a questo, bisognerà presentare al Centro di Assistenza fiscale (CAF) o all’INAC la documentazione e l’attestato, entro e non oltre trenta giorni dalla data di rilascio, altrimenti si dovrà rifare tutto da capo.

Si potrà provvedere in via telematica, e dopo ciò si dovrà attendere la convocazione per la visita medica specialistica dell’INPS, quella che attesterà la presenza delle malattie denunciate.

Purtroppo, i tempi di attesa possono variare da Regione a Regione e vanno di solito dai 3 ai 6 mesi.

Una volta che l’INPS conferma la presenza di tali patologie, si vedrà riconosciuta l’indennità di frequenza. Andrà riconfermata ogni anno, prima dell’inizio dell’anno scolastico in particolare, dato che bisognerà mandare all’INPS l’autocertificazione di frequenza scolastica.

In caso avverso, si potrà fare ricorso, anche se questo implicherà la via legale, e giudiziaria. Quindi, tempi lunghi e onerosi.

Legge 104: rimborso disponibile anche ai maggiorenni! Ecco come

Abbiamo visto che la Legge 104, nella sua miriade di agevolazioni e detrazioni, permette di avere un rimborso per l’indennità di frequenza, nel caso di minori che soffrono di patologie riguardanti i disturbi pervasivi dello sviluppo.

E’ giusto domandarsi se questo rimborso da 240 euro sia disponibile anche nel caso di soggetti non più minorenni, ma ormai vicini ai diciotto anni.

La risposta è sì: si potrà richiedere l’indennità di frequenza anche una volta superati i 18 anni d’età, sempre facendo richiesta diretta all’INPS.

Questo è quanto previsto dalla Legge 114 del 2014, che sancisce l’accesso anche ai maggiorenni.

Servirà sempre la presentazione del Certificato medico dai Centri DSA e OLTRE, e quindi il seguimento di tutto l’iter burocratico descritto precedentemente.

Ma in questo caso, dovrai presentare tale richiesta entro e non oltre i sei mesi antecedenti al compimento della maggiore età, così da avere, seppur in modalità provvisoria, tutti i contributi erogabili riguardante l’indennità di frequenza.

Una volta superato il compimento del diciottesimo anno, il rimborso decadrà a favore delle agevolazioni tutt’ora disposte per i soggetti maggiorenni.

Legge 104: ecco alcune delle agevolazioni per i soggetti maggiorenni

Ci sono diverse agevolazioni previste dalla Legge 104, al di fuori di quelle relative all’indennità di frequenza.

Per esempio è disponibile la riduzione o addirittura l’esenzione del bollo auto, specie per macchine adibite alla guida specializzata per soggetti diversamente abili.

Così come una serie di incentivi e tagli dell’IVA per l’acquisto di macchine, macchinari e apparecchi per il mantenimento igienico-sanitario del soggetto.

Ti consiglio di dare un’occhiata al seguente articolo, in modo da avere una panoramica di tutti i principali supporti economici e fiscali per i beneficiari della Legge 104.

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