S’era scritto alla fine di marzo:
Il nostro Argoritmo non parrebbe granché ottimista su quel che potrà accadere al Vecchio Mondo nei primi giorni d’aprile:

Nulla di decisivo, intendiamoci, ma oggi l’Impulso (giallo) è scivolato di nuovo sotto l’Inerzia (verde) e questo non è mai di buon auspicio per il futuro più immediato dei corsi.
Il quadro odierno sull’Argoritmo del Vecchio Mondo conferma appieno i timori d’allora:

l’Impulso, infatti, è scivolato ancor più in basso e di buoni auspici, all’orizzonte, non se ne vedono.
A destar maggiore preoccupazione è soprattutto la distanza tra Inerzia ed Impulso, perché col trascorrere dei giorni la stessa tende a farsi sempre più ampia e, senza un colpo d’ala dell’Impulso già nei prossimi giorni, il rischio che possa trasformarsi in qualcosa di “incolmabile” potrebbe farsi davvero molto elevato.
Una settimana fa v’avevamo mostrato un grafico “kagi” (tecnica giapponese) dello S&P500 su base settimanale e quel che segue era stato il nostro commento a tal proposito:
È ormai evidente che, se il mercato americano dovesse scivolare all’improvviso sotto i 2475 punti, il quadro da “semplicemente critico”, quale in fondo ci appare oggi (era l’8 aprile, N.d.R.), diventerebbe invece “piuttosto pesante”.