Mercati: tutti i nodi arrivano al pettine

Una settimana fa la forbice apertasi tra i rendimenti del nostro e quelli del mercato americano.

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Per molti motivi (non ultimi quelli politici, ovviamente…) siamo giunti laddove i nodi incrociano i denti del pettine. Prima di veder come ci siamo arrivati, converrà tuttavia riprendere quel che s’era detto in passato, nonché le immagini che l’hanno accompagnato.

I grafici che vi proponiamo qui sotto sono gli stessi che v’avevamo fornito nel numero della scorsa settimana e le parole usate, in fondo, quelle espresse dal sottoscritto già qualche tempo fa:

Focalizziamo il nostro sguardo su quant’accaduto all’Argoritmo della Gru del Vecchio Mondo nel solo 2018:

  • con la sua violazione della linea dello zero s’è posto un autentico sigillo sugli eventi futuri.

Già lo scorso mese (in coincidenza con tal evento, N.d.R.) c’eravamo spinti tuttavia ben oltre, aggiungendo:

  • se si vuol davvero cercar di capire quel che potrà accadere in futuro, sarà meglio che la nostra attenzione si focalizzi esclusivamente sullo “S&P500-Vecchio Mondo” ed il “FTSE MIB-Profeta del Nuovo (?)”: sappiamo che la cosa farà sorridere “i più”, ma forse sta per finire il tempo in cui un raffreddore a New York è destinato a diventar sempre e comunque una polmonite a Milano!

Alla luce di quel che si vedeva all’inizio di maggio, di fatto possiamo dire che

  • senza dubbio, quello di New York è ancor solo un raffreddore (o, al massimo, un’influenza)