Proprio come una settimana fa, anche oggi ripartiremo da quel che s’era scritto alla fine di marzo:
Il nostro Argoritmo non parrebbe granché ottimista su quel che potrà accadere al Vecchio Mondo in aprile:

l’Impulso (giallo) è scivolato sotto l’Inerzia (verde) e questo non è mai di buon auspicio per il futuro dei corsi.
Il quadro odierno sull’Argoritmo del Vecchio Mondo non solo conferma i timori di marzo, cosa che in fondo c’era già chiara la scorsa settimana, ma li rende ancor più concreti di quel che forse si sarebbe potuto pensare dopo una settimana priva di particolari criticità come l’ultima:

l’Impulso, infatti, non solo è scivolato ulteriormente verso il basso, ma in corso di settimana ha persino bucato la propria linea dello zero. Alla fin fine se l’è cavata, ma che tale recupero potrà reggere anche a quel che vorrà accadere nei prossimi giorni non è per nulla scontato, anzi…
Ancor una volta, a destar gran preoccupazione è la distanza tra Inerzia ed Impulso: col trascorrere dei giorni, infatti, la stessa s’è fatta sempre più ampia ed il rischio che, ormai, possa diventare qualcosa d’incolmabile s’è fatto invero molto, ma molto alto.
Da qualche settimana vi proponiamo un grafico “kagi” (tecnica giapponese) dello S&P500 che ha la peculiarità di metter tra parentesi lo scorrere del tempo al fine di lasciar emergere, tra i diversi dati, solo quelli di maggior rilievo. In particolare, l’ultima volta a proposito dello stesso s’era detto: